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MessaggioInviato: venerdì 5 maggio 2006, 14:54 
Per quanto riguarda il 180 come diametro in schema Mak non lo considerei trascurabile.
Se ben fatto - e questo è il punto - un 180 Mak con ostruzione molto contenuta batte alla grande un C8 in high resolution. Una prova per tutti lo sono i magnifici Intes nei vari diametri e configurazioni...

Occhio che ho scritto "se ben fatto". Gli intes quanto a ottica, intubazione e diaframmi sono molto superiori ai comuni SCT, in generale. Quello che conta in high resolution non è tanto il diametro quanto l'ostruzione:

Tanto per essere chiari voglio portarvi un esempio su cui riflettere. La PSF, o funzione di trasferimento di un'ottica è la trasformata bidimensionale di Fouriere dell'apertura. Questa è sempre e comunque una sinc, funzione definita come sin(x)/x che presenta un lobo principale e una serie di lobi secondari che decrescono. L'altezza dei primi due lobi secondari a sx e dx del principale definisce il contrasto e la capacità di "scolpire" l'immagine in alta risoluzione. I Mak, in genere, avendo un secondario piccolo, trasferiscono poca luce nei primi lobi secondari e lasciano gran parte nel principale, permettendo così immagini più secche e contrastate.
Un SCT, in generale no: ma il secondario più grande permette un campo di piena luce di dimensioni maggiori e una curvatura di campo minore (caso estremo del C9.25, l'SCT con campo più piano tra quelli commerciali).

Quindi, matematicamente parlando, un Mak da 180 con una ostruzione del 19 / 20 % surclassa facilmente un SCT da 200 con ostruzione del 35 / 36 %.
Poi ci sono i "magici" MakNewton, ma questa è un'altra storia... ;-)

Stefano


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MessaggioInviato: venerdì 5 maggio 2006, 15:29 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
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Caio Stefano.
Bella la tua spiegazione ma hai voglia di spendere qualche minuto a compilare i due grafici con i numeri reali?
Mi è venuto un dubbio...

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Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
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MessaggioInviato: venerdì 5 maggio 2006, 16:10 
mah... uno specchio primario sferico da 180... non mi convince... anche se l'ostruzione è minima...


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MessaggioInviato: venerdì 5 maggio 2006, 16:28 
Ecco qua una velocissima simulazione "al volo" delle due PSF:

http://img363.imageshack.us/img363/3792 ... psf8yc.jpg

Ho ipotizzato un Mak con ostruzione del 20% e un SCT con ostruzione del 35%, è abbastanza evidente il valore dei lobi secondari...

Stefano


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MessaggioInviato: venerdì 5 maggio 2006, 17:49 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
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Scusami Stefano. Sono un idiota.
Mi son reso conto adesso che ti ho fatto fare un lavoro inutile perché i miei dubbi non erano sulla tua teoria ma sui valori che usavi come riferimento.
:oops:

L'ostruzione del Mak180 Skywatcher è del 29% (28 e rotti in alto) mentre quella del mio C8 è del 31% ma in rete si trova spesso il valore del 34% (devo controllare meglio il mio, magari ricordo male).

Scusami tanto per la fesseria che ho fatto. Se ti chiedo di rifare il grafico mi ci mandi? :D

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MessaggioInviato: venerdì 5 maggio 2006, 17:54 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
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Per la cronaca, ho fatto una veloce ricerca in rete.
Tutti i Maksutov Cassegrain SW (ho guardato dal 127 in su) hanno un'ostruzione del 29%.

I maksutov/newton invece hanno uno splendido 20%. Mi sa che sono questi che ti hanno condotto in errore e su di loro convengo che sono degli ottimi strumenti. Pesanti però, porca l'oca.

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MessaggioInviato: venerdì 5 maggio 2006, 18:18 
Nessun problema, anche se il grafico te lo faccio lunedì - su questo pc non ho installato il sw di analisi numerica ;-)

Per quanto riguarda i MakCass (quelli veri però - tipo il 7" Meade), avendo il secondario ricavato attraverso l'alluminatura di una zona del menisco è possibile ridurre tantissimo l'ostruzione anche a parità di dimensioni dello specchio secondario. Il motivo è molto semplice, non hanno una cella :-) e non sono collimabili, cosa che potrebbe essere anche interessante per i neofiti o per aumentare la velocità di osservazione.

Hanno elemnti ottici molto spessi, il menisco per primo, in modo da avere un campo ben corretto di dimensioni interessanti e questo comporta una inerzia termica importante - per questo motivo tanti MakCass hanno un sistema di ventialzione attiva. Inoltre, i diaframmi interni dovrebbero essere adagiati sul tubo attraverso fessure o fori, in modo da permettere un flusso laminare sulle pareti al momento dell'acclimatamento e quando si verifica un dT termico in modo da minimizzare le turbolenze interne. Ecco, gli Intes nonostante presentino un secondario con cella (schema Rumak se ricordo bene) hanno tutto il resto - e sono fatti ** bene **.

Comunque sia, dai grafici di prima si vedono due cose in controtendenza:

1. Il lobo principale è più piccolo nell'8" rispetto al 7", e questo si poteva ricavare facilmente anche dalla relazione di Dawes;
2. I lobi secondari sono più importanti nell'8".

Dal punto (1) si ricava una maggiore risoluzione intesa come capacità di separare oggetti puntiformi vicini, mentre dal (2) si ricava una minore concentrazione di luce nel centro della stella per l'8" e un sistema di anelli più vistoso, cosa che limita la capacità di risolvere stelle doppie strette o molto sbilanciate e contemporaneamente rende più difficile scorgere dettagli poco contrastati.
Ovviamente i risultati di cui sopra sono tutti teorici, assumendo collimazione perfetta e seeing inesistente. Nel mondo reale, comunque, i Mak vincono sempre per l'alta risoluzione. I MakNwt ancora di più!! :-)


Stefano ;-)


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MessaggioInviato: venerdì 5 maggio 2006, 18:48 
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Ciao stefano.
Anche per il meade viene riportato la stessa ostruzione perché è vero che non hanno la struttura ma hanno comunque il paraluce interno:

----
Cito da una recensione:
Il Meade è un Maksutov-Cassegrain da 178mm f/15 (focale 2670mm). Il menisco è realizzato in vetro ottico BK7 Schott trattato antiriflessi, lo specchietto secondario è ricavato dall'alluminatura di una porzione di 41mm al centro del menisco; ne risulterebbe un'ostruzione pari a 0.23 ma in realtà il valore di quest'ultima è ben maggiore in quanto il secondario è equipaggiato di un grosso paraluce tronco-conico interno al sistema ottico che dovrebbe aumentare il fattore di ostruzione a circa 0.30.
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Dicono tutti così e probabilmente abbiamo capito da dove SW ha copiato la struttura del secondario.
:)

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MessaggioInviato: venerdì 5 maggio 2006, 19:17 
La struttura del paraluce conico incollato sul menisco Maksutov è una soluzione antica, e sinceramente molto "furba".
La conicità per mette di seguire il percorso ottico e di fare contemporaneamente uno shaping del fascio, aumentando il contrasto; contemporaneamente le dimensioni e l'incollaggio riducono l'ostruzione al minimo rispetto a quanto sarebbe se fosse presente anche un cella... l'unico dubbio che ho sempre avuto è come viene incollato - è molto importante che non vengano fuori magagne o è un casino!

Per informazione, i vecchi MTO 500 e 1000 made in Russia (i veri Maksutov) avevano il secondario fatto in questo modo!

Stefano
PS: Questa soluzione è inolre intelligente perchè permette agevolmente di selezionare il fascio ottico e schermare la luce che dal davanti passa attraverso il paraluce del primario direttamente e colpisce il piano focale - per test, guardate dal visual back del vostro SCT senza oculari, tappo davanti aperto, e guardate se potete vedere, anche muovendo l'occhio ma comunque tenendolo attaccato al visual back, una strisciolina d'aria tra il supporto del secondario e il paraluce interno. Se questo fosse il caso, avreste individuato la prima causa di luce diffusa in alta risoluzione... ho notato che alcuni C9.25 ultima generazione soffrono di questo difetto. I vecchi no! :-)


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MessaggioInviato: venerdì 5 maggio 2006, 22:09 
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Il MAK 150 perde il confronto con un C 9,25!Se voui avere un telescopio facile da trasportare per scappare dai cieli inquinati il Maksutov della Sky-Watcher è un valido acquisto!Utilizzato in visuale può dare soddisfazioni.


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