Aggiungo una piccola nota, perché l'abitudine di nascondere un concetto semplice dentro un termine nebuloso, magari anglofono, non è che sia di mio gradimento.
Ho indagato, spinto dalla curiosità.
Il termine
stiction nasconde un "mistero", si fa per dire, ben poco misterioso.
Detto in italiano: è il passaggio dall'attrito statico all'attrito dinamico e viceversa.
Lascio che a spiegarlo sia questo video (semplice, ma ben fatto).
Con un dinamometro (una molla) e un mattoncino voi stessi potete ripetere l'esperimento su un tavolo.
https://www.youtube.com/watch?v=8Y-bWUCoUrcLa forza limite che serve per iniziare il movimento tra due superfici a contatto è più grande di quella che serve a mantenerle in movimento relativo. Mediamente è all'incirca doppia.
Facile, no? Provate per credere, ma è assai logico ed intuitivo.
Le conseguenze sono a volte molto dannose per due motivi:
1. Vengono generate forze variabili, impulsive, improvvise, incontrollate
2. Si instaura instabilità nelle regolazioni fini
(Il principio viene sfruttato vantaggiosamente "alla rovescia" nell'ABS dell'automobile, cercando di non far perdere "aderenza" alla ruota. Quando la ruota "pattina sull'asfalto", la frenata è meno efficiente).