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MessaggioInviato: martedì 31 luglio 2007, 13:27 
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Iscritto il: martedì 19 giugno 2007, 9:03
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Ciao a tutti !

Solito piccolo report dal W/E a Refractorland e grande questione aperta.


Ho osservato prima Giove e poi la Luna col 130 f/6 Astronatura, il 105 f/6 AP Traveler e col 108 f/14.8.

Ricalco quanto già scritto in passato. Negli APO Giove è visibilmente più luminoso, pulito e screziato di vari colori. Numerose le formazioni atmosferiche ben visibili nel 130 e poi osservabili (praticamente tutte, ma non con la stessa decisione) nel Traveler. Il 130 ha un ovvio vantaggio di luminosità che permette una miglior immediata percezione di dettagli fuggenti. Dettagli che a posteriori si reperiscono comunque col 106. Osservo "straight thru" — come sempre — prima senza e poi con la torretta binoculare. Quest'ultima attenua notevolmente la luminosità ma permette un immediato nettissimo vantaggio di risoluzione percettiva.

Passo al 108/1600. Mi sto innamorando di questo strumento...

Memore della dimenticanza del test col Wratten 8 mi metto il filto summenzionato sul piano porta-accessori e comincio ad osservare col 10mm Abbe straight senza filtro.

Allora, a voler fare i bastardi il colore c'è. Si vede un tenue alone viola scuro intorno a Giove. Sfuoco in e out e le immagini di diffrazione hanno un lievissimo bordo colorato rispettivamente blu scuro e rosso scuro. Questa descrizione però è fallace nel suo non riuscire a rendere quanto *lievissimo* è quest'alone. Per intenderci, si vede qualcosa del genere in molti SCT come residuo cromatico della lastra. Ecco, qui ce n'è un pelino di più. E' veramente veramente poco. E, soprattutto, non disturba l'osservazione.

Monto il Wratten 8 (...sempre in attesa del Semi-Apo...). Ovviamente il tenue alone scompare, ma non vedo meglio. Quindi l'obiettivo va una favola. Sono solo io che sto facendo il bastardo e mi concentro sul colore residuo invece che sulle immagini.

Per mettermi l'anima in pace faccio un primo "Test Vestale". La pazientissima Vestale alla mia inquisitoria richiesta di "cosa vedi" risponde "Giove, che bello, tante bande colorate!". "Nulla che ti disturba?!", "No... ogni tanto l'aria tremola un po'... ma che bello...!"

Ecco, questo per far capire che, quando ci affanniamo a criticare il lieve colore residuo di un acromatico di alta qualità, entriamo a pieno titolo nel dominio dell'onanismo teoretico. Il 108/1600 ha un residuo cromatico ridotto di oltre il 50% rispetto ad un Vixen 102M che, come tutti quelli che ci hanno guardato dentro sanno, è un altro strumento superbo. Con buona pace del suo visibile spettro secondario.

Bene. Ora monto la torretta binoculare. In virtù sia dell'allungamento della focale 1.6 che della ridotta luminosità per lo sdoppiamento prismatico, l'alone scompare totalmente. Sospetto, a dire il vero, che la lente negativa della torretta c'entri anche qualcosa. Ritesto questo w/e con delle barlow invece che con la lente negativa.

Comunque, adesso a 256x Giove è impeccabile, tranquillo, bellissimo e marmoreo. Uno spettacolo. Si vedono facilmente — ancorché assai più tenui — tutte le formazioni atmosferiche visibili nel 130. Bello bello bello.

Poi esamino le sferette dei Medicei — che, insisto, qui non sono dischetti come nel C9, sono proprio sferettine — e mi accorgo di qualcosa. Qualcosa a cui, sinceramente, in anni di osservazioni non avevo fatto caso. Intorno a Giove, nel campo dell'oculare, ci sono tre satelliti. Bene, percepisco che due sono tra me e Giove, mentre uno è dietro. Non ci sono transiti né occultazioni in atto, ovviamente. E' pura percezione visiva. Mi stacco dagli oculari, riposo gli occhi e riprovo. Idem. Rifuocheggio. Idem. Mi stacco e, questa volta considero il calice di Müller Thurgau che mi sta accanto... Forse è perché sto al terzo e ancora non si parla di cena...;-)

S'impone un nuovo TV ("Test Vestale"). La summenzionata, premurosa e *soprattutto* paziente [...in effetti *sa* che i test su Giove sono il "prezzo" per lasciarle poi usare a piacimento il telescopio sulla Luna...], arriva e si mette alla torretta. Che bello qui, che bello là, etc etc etc. Poi le chiedo se vede qualcosa "sui" satelliti. Mi risponde che "No, non si vede niente. Si vede solo che due sono più vicini e uno più lontano"...!!!!!

Qua la faccenda si fà seria... Smonto la torretta, metto la BarCon dietro al 130 e quindi ottengo praticamente lo stesso ingradimento del 108/1600. Sempre Zeiss Abbe 10mm. Bene, niente da fare. Giove è più risolto, decisamente più luminoso, con le formazioni atmosferiche marcatamente più colorate ed i Medicei sono là, con tutta la loro sferetta. Come sempre l'immagine è più nervosa rispetto al 108/1600 ma, soprattutto, tento e ritento, ma niente. Non riesco a dire quale è più lontano e quale più vicino. Non riesco a percepire la stessa profondtà.

Assai perplesso vado al Mac e interrgo Starry Night Pro. Centro Giove e clikko sulle info. E, per la miseria, SNP conferma in Unità Astronomiche belle cifrate che Io ed Europa stanno di qua, Giove è nel mezzo, e Ganimede sta più oltre...!

E giù un altro calice del Müller...! ;-)


Allora, sinceramente è la prima volta che ho una tale nitida percezione di profondità.
Mi farebbe sapere se tale esperienza è condivisa da qualcuno con altri strumenti.
A voi !


Massimiliano


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MessaggioInviato: martedì 31 luglio 2007, 14:10 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
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ehila'! :-)
Gli APO hanno un prezzo, e qui non mi riferisco al peso sul portafogli, mi riferisco al prezzo computazionale che si paga per un sistema a lenti che da' dei colori reali e gelidi quasi come uno specchio. Something's gotta give. Qualche pezzo di informazione (scusate l'anglicismo orrendo) deve andare perso, soprattutto in visuale - un'elaborazione accurata e carica delle informazioni che gia' abbiamo implicitamente (p. es. che giove e satelliti sono piu' o meno distanti uguali ma hanno un range di distanze plausibili assai limitato... vedasi mio post su immagini e realta'...) potrebbe recuperare, forse, la profondita'. L'occhio, che non e' fatto per processare apo ne' specchi, ma il cristallino - e di quella roba nera davanti alla retina vogliamo parlarne? - ha difficolta' a farlo in automatico.... mentre con un acro, per cosi' dire, gioca in casa.
Visto che mi hanno etichettato come nemica dei dobson e dell'apertura, mi permetto di darti un consiglio controcorrente. Mentre guardi in uno dei tanti meravigliosi tubi e sorseggiando la giusta quantita' di alcool, lascia che un paio di volenterosi collimino alla perfezione un bello specchione, che so, un 40"? :-D Fatto questo, e avendolo puntato su giove (a spostarlo ci vuole una mezz'oretta, no non a traslarlo, a puntarlo dove vuoi!!), sali sulla scala e guardati l'immagine, strana, fastidiosa, ma dettagliatissima luminosissima e ad una risoluzione da paura. Lascia che il cervello e la retina (che poi sono la stessa cosa) acquisiscano. Dopo, scendi dalla scala, siediti, e la quantita' di dettagli che diventeranno visibili - e BELLI - ti travolgera'. Spero che con questa uscita non mi sia giocata per l'eternita' l'accesso a refractorland... ma prova :-)


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MessaggioInviato: martedì 31 luglio 2007, 15:45 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
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Località: Magenta (MI)
Massimiliano, ciao ! ho una domanda :
a che servono oculari da 80 e da 113mm se sono in barilotto da 2" visto che il campo reale è comunque limitato da quei 46/47mm di buco utile detto field-stop che già un Panoptic 41 ad esempio sfrutta completamente ?... ma forse mi sono perso qualche pezzo di questo lungo topic e me ne scuso... :)

Ora invece ho un tentativo di risposta :

osservo con la sorellina economica della Baader/Zeiss e con tutti i rifrattori acromatici su cui l'ho provata (ad esempio posseggo ora il Celestron 80/900 ed il Vixen 120NA) ho notato un netto calo dell'aberrazione cromatica.
Credo non sia un caso, poichè ogni occhio riceve il 50% scarso della luce totale e quindi ogni occhio nota meno l'alone residuo che è di solito proporzionale all'intensità luminosa... poi nel ricombinare l'immagine il cervello ci metterebbe del suo...!?

Questo volevo dire, stop, quanto al tuo super rifrattorone ti faccio i miei migliori auguri, deve essere una impresa affascinante...

Cieli sereni e soprattutto (visto che si parla di pianeti) fermi !

Alessandro Re

_________________
Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi


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MessaggioInviato: martedì 31 luglio 2007, 15:49 
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daniela ha scritto:
ehila'! :-)
Gli APO hanno un prezzo, e qui non mi riferisco al peso sul portafogli, mi riferisco al prezzo computazionale che si paga per un sistema a lenti che da' dei colori reali e gelidi quasi come uno specchio. Something's gotta give. Qualche pezzo di informazione (scusate l'anglicismo orrendo) deve andare perso, soprattutto in visuale - un'elaborazione accurata e carica delle informazioni che gia' abbiamo implicitamente (p. es. che giove e satelliti sono piu' o meno distanti uguali ma hanno un range di distanze plausibili assai limitato... vedasi mio post su immagini e realta'...) potrebbe recuperare, forse, la profondita'. L'occhio, che non e' fatto per processare apo ne' specchi, ma il cristallino - e di quella roba nera davanti alla retina vogliamo parlarne? - ha difficolta' a farlo in automatico.... mentre con un acro, per cosi' dire, gioca in casa.
Visto che mi hanno etichettato come nemica dei dobson e dell'apertura, mi permetto di darti un consiglio controcorrente. Mentre guardi in uno dei tanti meravigliosi tubi e sorseggiando la giusta quantita' di alcool, lascia che un paio di volenterosi collimino alla perfezione un bello specchione, che so, un 40"? :-D Fatto questo, e avendolo puntato su giove (a spostarlo ci vuole una mezz'oretta, no non a traslarlo, a puntarlo dove vuoi!!), sali sulla scala e guardati l'immagine, strana, fastidiosa, ma dettagliatissima luminosissima e ad una risoluzione da paura. Lascia che il cervello e la retina (che poi sono la stessa cosa) acquisiscano. Dopo, scendi dalla scala, siediti, e la quantita' di dettagli che diventeranno visibili - e BELLI - ti travolgera'. Spero che con questa uscita non mi sia giocata per l'eternita' l'accesso a refractorland... ma prova :-)



Non mi posso allontanare un attimo che la vipera ritorna all'attacco... :lol:

Sfondi una porta aperta: lo spazio a Refractorland c'è. Nessun problema a montare il Dobson da 40". Se qualche volenteroso vuole contribuire — non solo alla collimazione ma al parco ottiche — io sono ben felice.

Come ho scritto altrove, per l'anno prox potrebbe non essere improbabile trovare a Refractorland, casomai montata proprio ai confini ;-), una bella ottica Newton. Se Attilio accettasse di caricarsi un Dobson da 40 ad Agosto potrei anche dirti come si comporta. Qualcuno non vuole farsi vivo con un Truss? Più grande è e meglio è.

E, dal punto di vista dell'esperienza visiva con un 40", beh, nel '98 ero allo Yerkes per l'opposizione di Marte... e sì, c'era cromatismo...;-)


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MessaggioInviato: martedì 31 luglio 2007, 15:54 
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massimilianolattanzi ha scritto:
Ciao a tutti !

Solito piccolo report dal W/E a Refractorland e grande questione aperta.


scusa max ma il seeing di refractor mi sembra mediamente sempre buono! Qua da dove osservo io è mediamente schifoso......(prealpi e zona pedemontana).

Ho osservato prima Giove e poi la Luna col 130 f/6 Astronatura, il 105 f/6 AP Traveler e col 108 f/14.8.

Ricalco quanto già scritto in passato. Negli APO Giove è visibilmente più luminoso, pulito e screziato di vari colori. Numerose le formazioni atmosferiche ben visibili nel 130 e poi osservabili (praticamente tutte, ma non con la stessa decisione) nel Traveler. Il 130 ha un ovvio vantaggio di luminosità che permette una miglior immediata percezione di dettagli fuggenti. Dettagli che a posteriori si reperiscono comunque col 106. Osservo "straight thru" — come sempre — prima senza e poi con la torretta binoculare. Quest'ultima attenua notevolmente la luminosità ma permette un immediato nettissimo vantaggio di risoluzione percettiva.

Passo al 108/1600. Mi sto innamorando di questo strumento...

tant'è che neanche col mio miserabile 102 ed riesco a compiere osservazioni planetarie degne di qualche rilievo.....
Memore della dimenticanza del test col Wratten 8 mi metto il filto summenzionato sul piano porta-accessori e comincio ad osservare col 10mm Abbe straight senza filtro.

Allora, a voler fare i bastardi il colore c'è. Si vede un tenue alone viola scuro intorno a Giove. Sfuoco in e out e le immagini di diffrazione hanno un lievissimo bordo colorato rispettivamente blu scuro e rosso scuro. Questa descrizione però è fallace nel suo non riuscire a rendere quanto *lievissimo* è quest'alone. Per intenderci, si vede qualcosa del genere in molti SCT come residuo cromatico della lastra. Ecco, qui ce n'è un pelino di più. E' veramente veramente poco. E, soprattutto, non disturba l'osservazione.


si va bene ma mi sa che vai proprio a cercarti delle grane.......

Monto il Wratten 8 (...sempre in attesa del Semi-Apo...). Ovviamente il tenue alone scompare, ma non vedo meglio. Quindi l'obiettivo va una favola. Sono solo io che sto facendo il bastardo e mi concentro sul colore residuo invece che sulle immagini.

Per mettermi l'anima in pace faccio un primo "Test Vestale". La pazientissima Vestale alla mia inquisitoria richiesta di "cosa vedi" risponde "Giove, che bello, tante bande colorate!". "Nulla che ti disturba?!", "No... ogni tanto l'aria tremola un po'... ma che bello...!"

Ecco, questo per far capire che, quando ci affanniamo a criticare il lieve colore residuo di un acromatico di alta qualità, entriamo a pieno titolo nel dominio dell'onanismo teoretico. Il 108/1600 ha un residuo cromatico ridotto di oltre il 50% rispetto ad un Vixen 102M che, come tutti quelli che ci hanno guardato dentro sanno, è un altro strumento superbo. Con buona pace del suo visibile spettro secondario.

Pertanto il mio 102 ed vixen non dovrebbe essere cosi' carente in una locazione adeguata secondo te?
Bene. Ora monto la torretta binoculare. In virtù sia dell'allungamento della focale 1.6 che della ridotta luminosità per lo sdoppiamento prismatico, l'alone scompare totalmente. Sospetto, a dire il vero, che la lente negativa della torretta c'entri anche qualcosa. Ritesto questo w/e con delle barlow invece che con la lente negativa.

Comunque, adesso a 256x Giove è impeccabile, tranquillo, bellissimo e marmoreo. Uno spettacolo. Si vedono facilmente — ancorché assai più tenui — tutte le formazioni atmosferiche visibili nel 130. Bello bello bello.

Poi esamino le sferette dei Medicei — che, insisto, qui non sono dischetti come nel C9, sono proprio sferettine — e mi accorgo di qualcosa. Qualcosa a cui, sinceramente, in anni di osservazioni non avevo fatto caso. Intorno a Giove, nel campo dell'oculare, ci sono tre satelliti. Bene, percepisco che due sono tra me e Giove, mentre uno è dietro. Non ci sono transiti né occultazioni in atto, ovviamente. E' pura percezione visiva. Mi stacco dagli oculari, riposo gli occhi e riprovo. Idem. Rifuocheggio. Idem. Mi stacco e, questa volta considero il calice di Müller Thurgau che mi sta accanto... Forse è perché sto al terzo e ancora non si parla di cena...;-)

S'impone un nuovo TV ("Test Vestale"). La summenzionata, premurosa e *soprattutto* paziente [...in effetti *sa* che i test su Giove sono il "prezzo" per lasciarle poi usare a piacimento il telescopio sulla Luna...], arriva e si mette alla torretta. Che bello qui, che bello là, etc etc etc. Poi le chiedo se vede qualcosa "sui" satelliti. Mi risponde che "No, non si vede niente. Si vede solo che due sono più vicini e uno più lontano"...!!!!!

Qua la faccenda si fà seria... Smonto la torretta, metto la BarCon dietro al 130 e quindi ottengo praticamente lo stesso ingradimento del 108/1600. Sempre Zeiss Abbe 10mm. Bene, niente da fare. Giove è più risolto, decisamente più luminoso, con le formazioni atmosferiche marcatamente più colorate ed i Medicei sono là, con tutta la loro sferetta. Come sempre l'immagine è più nervosa rispetto al 108/1600 ma, soprattutto, tento e ritento, ma niente. Non riesco a dire quale è più lontano e quale più vicino. Non riesco a percepire la stessa profondtà.

Assai perplesso vado al Mac e interrgo Starry Night Pro. Centro Giove e clikko sulle info. E, per la miseria, SNP conferma in Unità Astronomiche belle cifrate che Io ed Europa stanno di qua, Giove è nel mezzo, e Ganimede sta più oltre...!

E giù un altro calice del Müller...! ;-)

ueeeeeeeee a me il Muller mi stronca immediatamente........

Allora, sinceramente è la prima volta che ho una tale nitida percezione di profondità.
Mi farebbe sapere se tale esperienza è condivisa da qualcuno con altri strumenti.
A voi !

si ammesso di avere gli strumenti cercheremo anche un sito........ :D

Massimiliano

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non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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massimilianolattanzi ha scritto:
daniela ha scritto:
ehila'! :-)
Gli APO hanno un prezzo, e qui non mi riferisco al peso sul portafogli, mi riferisco al prezzo computazionale che si paga per un sistema a lenti che da' dei colori reali e gelidi quasi come uno specchio. Something's gotta give. Qualche pezzo di informazione (scusate l'anglicismo orrendo) deve andare perso, soprattutto in visuale - un'elaborazione accurata e carica delle informazioni che gia' abbiamo implicitamente (p. es. che giove e satelliti sono piu' o meno distanti uguali ma hanno un range di distanze plausibili assai limitato... vedasi mio post su immagini e realta'...) potrebbe recuperare, forse, la profondita'. L'occhio, che non e' fatto per processare apo ne' specchi, ma il cristallino - e di quella roba nera davanti alla retina vogliamo parlarne? - ha difficolta' a farlo in automatico.... mentre con un acro, per cosi' dire, gioca in casa.
Visto che mi hanno etichettato come nemica dei dobson e dell'apertura, mi permetto di darti un consiglio controcorrente. Mentre guardi in uno dei tanti meravigliosi tubi e sorseggiando la giusta quantita' di alcool, lascia che un paio di volenterosi collimino alla perfezione un bello specchione, che so, un 40"? :-D Fatto questo, e avendolo puntato su giove (a spostarlo ci vuole una mezz'oretta, no non a traslarlo, a puntarlo dove vuoi!!), sali sulla scala e guardati l'immagine, strana, fastidiosa, ma dettagliatissima luminosissima e ad una risoluzione da paura. Lascia che il cervello e la retina (che poi sono la stessa cosa) acquisiscano. Dopo, scendi dalla scala, siediti, e la quantita' di dettagli che diventeranno visibili - e BELLI - ti travolgera'. Spero che con questa uscita non mi sia giocata per l'eternita' l'accesso a refractorland... ma prova :-)



Non mi posso allontanare un attimo che la vipera ritorna all'attacco... :lol:

Sfondi una porta aperta: lo spazio a Refractorland c'è. Nessun problema a montare il Dobson da 40". Se qualche volenteroso vuole contribuire — non solo alla collimazione ma al parco ottiche — io sono ben felice.

Come ho scritto altrove, per l'anno prox potrebbe non essere improbabile trovare a Refractorland, casomai montata proprio ai confini ;-), una bella ottica Newton. Se Attilio accettasse di caricarsi un Dobson da 40 ad Agosto potrei anche dirti come si comporta. Qualcuno non vuole farsi vivo con un Truss? Più grande è e meglio è.

e hai una bella faccia tosta eh? Sentiremo se Paolo (Diglit) - ma adesso lasciatelo stare è sposo novello e di stelle ne guarda altre - magari in un momento di confusione mentale decide di portare il suo 24"........
Io al massimo ma dico proprio al massimo porto un 10" tanto per farvi ridere un po........

E, dal punto di vista dell'esperienza visiva con un 40", beh, nel '98 ero allo Yerkes per l'opposizione di Marte... e sì, c'era cromatismo...;-)

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non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
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massimilianolattanzi ha scritto:
daniela ha scritto:
ehila'! :-)
Gli APO hanno un prezzo, e qui non mi riferisco al peso sul portafogli, mi riferisco al prezzo computazionale che si paga per un sistema a lenti che da' dei colori reali e gelidi quasi come uno specchio. Something's gotta give. Qualche pezzo di informazione (scusate l'anglicismo orrendo) deve andare perso, soprattutto in visuale - un'elaborazione accurata e carica delle informazioni che gia' abbiamo implicitamente (p. es. che giove e satelliti sono piu' o meno distanti uguali ma hanno un range di distanze plausibili assai limitato... vedasi mio post su immagini e realta'...) potrebbe recuperare, forse, la profondita'. L'occhio, che non e' fatto per processare apo ne' specchi, ma il cristallino - e di quella roba nera davanti alla retina vogliamo parlarne? - ha difficolta' a farlo in automatico.... mentre con un acro, per cosi' dire, gioca in casa.
Visto che mi hanno etichettato come nemica dei dobson e dell'apertura, mi permetto di darti un consiglio controcorrente. Mentre guardi in uno dei tanti meravigliosi tubi e sorseggiando la giusta quantita' di alcool, lascia che un paio di volenterosi collimino alla perfezione un bello specchione, che so, un 40"? :-D Fatto questo, e avendolo puntato su giove (a spostarlo ci vuole una mezz'oretta, no non a traslarlo, a puntarlo dove vuoi!!), sali sulla scala e guardati l'immagine, strana, fastidiosa, ma dettagliatissima luminosissima e ad una risoluzione da paura. Lascia che il cervello e la retina (che poi sono la stessa cosa) acquisiscano. Dopo, scendi dalla scala, siediti, e la quantita' di dettagli che diventeranno visibili - e BELLI - ti travolgera'. Spero che con questa uscita non mi sia giocata per l'eternita' l'accesso a refractorland... ma prova :-)



Non mi posso allontanare un attimo che la vipera ritorna all'attacco... :lol:

Sfondi una porta aperta: lo spazio a Refractorland c'è. Nessun problema a montare il Dobson da 40". Se qualche volenteroso vuole contribuire — non solo alla collimazione ma al parco ottiche — io sono ben felice.

Come ho scritto altrove, per l'anno prox potrebbe non essere improbabile trovare a Refractorland, casomai montata proprio ai confini ;-), una bella ottica Newton. Se Attilio accettasse di caricarsi un Dobson da 40 ad Agosto potrei anche dirti come si comporta. Qualcuno non vuole farsi vivo con un Truss? Più grande è e meglio è.


mi stai provocando????
E, dal punto di vista dell'esperienza visiva con un 40", beh, nel '98 ero allo Yerkes per l'opposizione di Marte... e sì, c'era cromatismo...;-)

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non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
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king ha scritto:
Massimiliano, ciao ! ho una domanda :
a che servono oculari da 80 e da 113mm se sono in barilotto da 2" visto che il campo reale è comunque limitato da quei 46/47mm di buco utile detto field-stop che già un Panoptic 41 ad esempio sfrutta completamente ?... ma forse mi sono perso qualche pezzo di questo lungo topic e me ne scuso... :)


Sì non c'è nessun aumento del campo. Siamo sempre a ca. 0.6 gradi effettivi, ossia come il 55 Plössl o il 41 Panoptic.

L'unico effettivo utilizzo può essere nell'osservare nebulose diffuse quando il fondo cielo sia molto nero. Allora l'aumentata pupilla d'uscita potrebbe portare a qualche minimo vantaggio.

L'ho fatto più per gioco che per altro. A 35 euro a oculare credo ne valesse la pena...;-)

king ha scritto:
Ora invece ho un tentativo di risposta :
osservo con la sorellina economica della Baader/Zeiss e con tutti i rifrattori acromatici su cui l'ho provata (ad esempio posseggo ora il Celestron 80/900 ed il Vixen 120NA) ho notato un netto calo dell'aberrazione cromatica.
Credo non sia un caso, poichè ogni occhio riceve il 50% scarso della luce totale e quindi ogni occhio nota meno l'alone residuo che è di solito proporzionale all'intensità luminosa... poi nel ricombinare l'immagine il cervello ci metterebbe del suo...!?


Credo anch'io si tratti di un insieme di ridotta luminosità e ricombinazione cerebrale dell'immagine. Ma, come dicevo, sospetto ci possa essere una qualche influenza dell'elemento negativo e/o dei prismi.

Provo e ti faccio sapere.


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massimilianolattanzi ha scritto:
...Passo al 108/1600. Mi sto innamorando di questo strumento...

accidenti, dovevo PRIMA fartelo provare, e POI parlare del prezzo... :wink:

Eros.


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MessaggioInviato: martedì 31 luglio 2007, 21:01 
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eros ha scritto:
massimilianolattanzi ha scritto:
...Passo al 108/1600. Mi sto innamorando di questo strumento...

accidenti, dovevo PRIMA fartelo provare, e POI parlare del prezzo... :wink:

Eros.


...mmm... ...ma è quello che era in mezzo alla piazzola dell'eliporto a Zoppè, in aprile?

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