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MessaggioInviato: mercoledì 24 gennaio 2007, 14:56 
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Iscritto il: martedì 8 agosto 2006, 14:51
Messaggi: 226
Io ho costruito la stella artificiale descritta su questo dove inotre viene data la formula per calcolare la distanza minima che, a quanto pare, dipende dal diametro della fonte di luce e da quella del tele.
http://digilander.libero.it/martinellicarlo/ARTIFICIAL%20STAR.htm

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MessaggioInviato: mercoledì 24 gennaio 2007, 15:08 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16955
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
La distanza minima è data dalla risoluzione teorica dello strumento.
Un c8 ha una risoluzione teorica di 0,57", se mi ricordo bene.
Per cui se il foro è di 1 decimo di millimetro dovrò posizionarmi a 40 metri di distanza per avere una sorgente con dimensioni superiori al limite di diffrazione dello strumento.
Se il tele è da 10 cm basta metà distanza in quanto la risoluzione teorica è superiore a 1".

Fino a questo punto siamo d'accordo tutti. Il discorso però verte sul fatto che se io ho una sorgente sufficientemente puntiforme da avere (anche alla distanza di 1 metro) una dimensione inferiore al limite di risoluzione dello strumento, la dovrò vedere a fuoco sia che sia molto vicina sia che si trovi a una distanza maggiore in quanto resterà comunque una sorgente puntiforme per la mia ottica.

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MessaggioInviato: mercoledì 24 gennaio 2007, 18:03 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
i raggi provenienti da una stella vanno a fuoco ad una distanza pari alla lunghezza focale della lente perché sono (praticamente) paralleli. Quelli che arrivano da una sorgente vicina, per quanto puntiforme, non sono paralleli ma divergenti, quindi convergono più in là

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MessaggioInviato: mercoledì 24 gennaio 2007, 22:14 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 21:36
Messaggi: 613
Località: Lago di Garda (BS)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Pennuto ha scritto:
Vittorio Amadori ha scritto:
Io ne ho acquistata una molto + economica di quelle da voi accennate ed è fatta davvero bene da un astrofilo che le realizza su ordinazione; anche con questa si può variare la luminosita del led e l'ho provata con successo con i miei 2 newton, è davvero utile.

Vittorio A.


Grazie della segnalazione, però dovresti anche dirci chi è e come trovarlo
Ciao
Maurizio


Chi vuole sapere come trovarlo, mi scriva pure in pvt.

Vittorio A.


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MessaggioInviato: giovedì 25 gennaio 2007, 14:53 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 18:31
Messaggi: 2143
Località: Toscana Villafranca Lunigiana
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Allora la stella Artificiale mi e' arrivata proprio ora insieme ad un alimentatore da rete stabilizzato da 13,8 V credo 4 A\H con il suo cavetto costruito per via del Polo centrale,adesso spero che mi arrivi presto il mio Relay box e filtro da 2 Baader O III e sono a posto per il momento eheheh :lol: .

Che dire la stella Artificiale mi sembra costruita molto bene il forellino da dove esce la luce mi sembra fatto a regola darte, ora non mi rimane che provarla per vedere se funge,pero' fuori il tempo e' un macello,ha finito di nevicare ora piove la neve si sta' sciogliendo insomma un macello,quindi aspettero' che migliori la situazione,in casa non ho a disposizione molto spazio pero' forse un tentativo lo faccio ugualmente non col C 11 ma con il Taka 102 piu' per uno sfizio,vediamo se la cosa e' fattibile,anche se smanio per vedere come e' messo il C11 a collimazione.

Davide

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MessaggioInviato: giovedì 25 gennaio 2007, 14:59 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:55
Messaggi: 10275
Località: Salento
Renzo_Del_Rosso ha scritto:
O mi sono bevuto il cervello o qualcosa non mi quadra.
Se una sorgente è tanto piccola da poter essere assimilata a una sorgente puntiforme non necessita di una messa a fuoco particolare ma dovrebbe essere a fuoco alla focale esatta del telescopio (messa a fuoco all'infinito) in quanto, proprio perché puntiforme, non è rilevabile la differenza a seguito della distanza.
Per cui non comprendo il discorso di impossibilità di messa a fuoco.
Spiegatemi il difetto del mio ragionamento (lo so che 2" non sono un punto ma da un punto di vista ottico cominciamo ad avvicinarsi)


comprendo il ragionamento..
in ogni caso le distanze consigliate da geoptik sono decisamente esagerate e ovviamente io non le rispetto... (a meno che non sono all'aperto)

in ogni caso il c9 non andava a fuoco...
mi serviva ancora un po' di spazio , e da stupido non ho provato a estrarre un po' l'oculare (magari era gia suff... visto che ero prossimo)

Tra l'altro Geoptik consiglia 2 distanze diverse per la collimazione e per il semplice star test..


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MessaggioInviato: giovedì 25 gennaio 2007, 15:19 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:45
Messaggi: 1048
Località: Bolzano
Anche a me non torna una cosa... e precisamente il fatto che teoricamente il telescopio dovrebbe funzionare con la messa a fuoco all'infinito e quindi con un'immagine di "entrata", passatemi il termine, costuitita da un onda piana, ovvero raggi paralleli, mentre una sorgente puntiforme, anche perfettamente puntiforme e quindi senza dimensione, posta non all'infinito produce un onda sferica, e quindi raggi divergenti.

Il problema quindi non è la dimensione del buco, che può essere più o meno grande a seconda della dimensione che voglio ottenere (1", 2" ecc. ecc. ) ma il fatto che comunque la stella artificiale è posizionata NON all'infinito e che quindi non ho i raggi paralleli ma divergenti e quindi non sono nelle condizioni di fuoco che ho durante l'osservazione.

Puoi sinceramente non capisco l'ultilità di collimare uno SCT di giorno quando possiamo farlo e al meglio di notte, anzì spesso cambiando posizione in cielo si potrebbero/dovrebbero addirittura apportare delle micro correzioni perche a causa della gravità passando il meridiano lo specchio si sposta e di fatto modifica la collimazione. (mirror flop, famigerato in fotografia, ma se vogliamo un po' dannoso anche per l'Hi-Res)

La stella artificiale la vedo più utile per un birdwatcher, ma chi una uno SCT per fare birdwatching? Se poi mi dite che è comoda perche se si smontano le ottiche poi è comodo comunque dargli una collimata al volo prima di rivolgerle alle stelle, daccordo con voi che può essere comoda, o al limite per fare degli star test al volo nel caso di acquisti, ma secondo me la cosa migliore è sempre il cielo, anche perchè se il cielo non mi permette di fare una ottima collimazione, difficilmente il seeing mi permette di apprezzare se la collimazione non è assolutamente perfetta.

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TELEVUE: Nagler Zoom 3-6, 9 T6, 13 T6, 22 T4, PL32, PL40 Powermate 2,5x
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MessaggioInviato: giovedì 25 gennaio 2007, 15:28 
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Ho compreso l'errore del mio ragionamento.
La stella artificiale deve essere alla maggior distanza possibile.
Per il discorso di comodità su uno SC sono d'accordo con Marco sul fatto che poi, alla fine, è sempre necessaria l'acclimatazione e la stella per i soliti problemi di shift del primario.
Ma su altri tipi di ottiche (e qui viene fuori il fotografo) può essere comoda anche in casa per predisporre la collimazione prima di usarlo.
Così è un problema in meno quando si fotografa (tanto ce ne sono pochi, di problemi)

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MessaggioInviato: giovedì 25 gennaio 2007, 15:32 
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come ho già detto diversi post fa (e non mi pare di aver detto fesserie, anche se non sono stato notato), la messa a fuoco non dipende dalla dimensione dell'oggetto ma dalla sua distanza. un oggetto puntiforme, se non è all'infinito, non va a fuoco nel "fuoco" dell'ottica, ma più in là.
viceversa, per il test dell'ottica è sufficiente una sorgente puntiforme, indipendemente dalla sua distanza. Ovviamente il concetto di "puntiforme" dipende dal diametro dell'ottica, come ben sapete, ed è proprio per ottenere la "puntiformità" che si deve portare la stella artificiale ad una distanza sufficiente.

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MessaggioInviato: giovedì 25 gennaio 2007, 15:39 
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certo, come osserva giustamente Marco, il fatto che si testi l'ottica in una configurazione (posizione del fuocheggiatore) diversa da quella valida per l'infinito, influisce in parte sull'analisi, ma non la compromette, perché equivale a sfuocare troppo la stella, quindi credo che problemi di disallineamento sarebbero al massimo evidenziati (chiaramente quanto detto non vale con specchi mobili(SC) o specchi/lenti ballerine che giustamente soffriranno sensibilmente la posizione diversa di collimazione).

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