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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 30 aprile 2016, 16:35 
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Iscritto il: giovedì 21 gennaio 2016, 14:23
Messaggi: 594
Tipo di Astrofilo: Visualista
Bazzico anch'io spesso osservatori anche di grido, ma finora in cupola ho trovato sempre strumenti poco soddisfacenti per la turbolenza itrafocale.......Evidentemente non sonno facili da acclimatare.
Giuro che già un 250 bello lucido acclimatato e collimato mostra una differenza di dettagli, adesempio nei transiti su Giove che si può solo sognare con in diametro più che dimezzato. Un 400 renitente a quel punto, è sicuramente da curare.

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MessaggioInviato: sabato 30 aprile 2016, 17:19 
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Iscritto il: giovedì 14 gennaio 2016, 0:08
Messaggi: 81
Diciamo che la percezione soggettiva può ingigantire o minimizzare certe differenze a piacere...

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Rifrattore 152/760, mak 102/1400, acro 80/600, bino 10x50 usm, Spotting Scope 20-60x60
ortoscopici GO 5 mm, Fujihama 4 mm, TS 10,5 mm; Hyperion Baader 3,5 mm


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MessaggioInviato: sabato 30 aprile 2016, 17:32 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
Messaggi: 1405
Località: Veneto
tuvok ha scritto:
La mia esperienza è che quasi sempre cielo "tersissimo" equivale a seeing "pessimissimo"

appunto!
Ieri sera qua in Veneto il cielo era molto terso ma c'era anche jet-stream e in questi casi meglio lasciar perdere i pianeti, non a caso un bel gruppo di dobsoniani si sono ritrovati sul delta del Po nell' oasi di Ca Mello per osservare il profondo cielo.

@ Andrea85: ma sei andato all'osservatorio di Sant'Apollinare ?Se è quello, quel 400 va bene ma dentro a una cupola, come ha detto Giulio, bisogna sapere certe cose per farlo andar bene in hi-res: se ci batte il sole tutto il giorno poi il calore fa fatica a uscire (se non è ben ventilato, sono anni che non vado la , non ricordo ...). Insomma quegli astrofili avrebbero dovuto metterti in guardia che le condizioni erano molto lontane dall'essere ottimali (altro che Giove "magnifico") e il fatto che non fossero molto esperti (senza offendere nessuno) è che ti hanno fatto vedere M13 a 50 e 100x!! Ma scherziamo ? Anche con cattivo seeing in un 400mm con 200 o 300x vedi M13 completamente risolto fino al centro . A meno che l'inquinamento luminoso fosse molto forte (ma io ricordo che quell'osservatorio è in aperta campagna) in quella direzione e hai detto che M13 era basso ....ma anche qua, perchè non hanno puntato M3 che è più alto e più lontano dall'inquinamento luminoso ?

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Osservo con:
Dobson 450/1900, Travel-Dobson 250/1000, mini-dobson 150/600 autocostruiti



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MessaggioInviato: sabato 30 aprile 2016, 17:45 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10633
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
franciskhan ha scritto:
Diciamo che la percezione soggettiva può ingigantire o minimizzare certe differenze a piacere...


indubitabilmente, figuriamoci poi andando a memoria!

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MessaggioInviato: domenica 1 maggio 2016, 8:20 
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Iscritto il: giovedì 21 maggio 2009, 9:35
Messaggi: 79
Località: Chianti Fiorentino
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao Andrea85.

Sicuramente il 40 cm. non era ottimizzato al massimo ed al tuo desiderio di osservare con telescopi di grande apertura ti espongo brevemente alcune mie passate esperienze:

- dobson 72 cm. (circa..) a 1400 m.s.l.m. puntato su M82 visione quasi fotografica.
- dobson Reginato 60 cm. sempre a 1400 m.s.l.m. M51 illuminava il buio dell'oculare e la visione pareva il disegno esatto che Lord Rosse fece attraverso il telescopio con specchio metallico da 80 cm.
- dobson Ariete da 50 cm. a 1100 m.s.l.m. mi persi in un cielo nero pieno di batuffoli ovattati bianchi, galassie a non finire.
- dobson 40 cm. Lightbridge dalle campagne del Chianti, ma tra due lampioni pubblici,: M13 risolto splendidamente anche se immerso nel fondo cielo luminoso (sotto i lampioni si possono vedere solo oggetti "stellari" stelle, ammassi..).
- Newton 25 cm. dalle campagne del Chianti M13 risolto in tante stelle e stelline mentre a 1100 m. di quota sul Monte Labro risolto in un brulichio di stelle e sempre da qui Giove si mostrava eccezionale con festoni bianchi e dettagli abbastanza fini (..coda dei presenti al telescopio attrezzato con oculari Nagler).

Se provi ad osservare con grandi diametri poi nasce la voglia di diametro.

E sennò perché gli istituti di ricerca costruiscono telescopi dal diametro sempre più gigante?

Cordiali saluti e cieli sereni.

Mario

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http://mariomarinoblog.blogspot.com/


Dobson 40 cm., Newton 25 cm. - Coronado PST - EQ6
Oculari NAGLER, Panoptic ed ortoscopici vari.
Canon 6D, Asi 120 mm.


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MessaggioInviato: domenica 1 maggio 2016, 8:51 
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Iscritto il: martedì 22 maggio 2007, 8:42
Messaggi: 236
Località: Provincia di Rovigo
Ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza Mario. Spero di poter presto toccare con mano anch'io.


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MessaggioInviato: domenica 1 maggio 2016, 11:20 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10633
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
considera anche che osservavi dalla pianura, mentre Mario parla di osservazioni montane.

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MessaggioInviato: domenica 1 maggio 2016, 11:57 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2882
Località: LV426/Acheron
Andrea85 ha scritto:
In breve, giove a 117x nel riflettore era ovviamente piu luminoso ma i particolari erano i medesimi che abitualmente osservo nel rifrattore (nello specifico, ieri sera più che le bande equatoriali non si vedeva).


Ma che senso ha 117x. Un 400 mm se il seeing è appena decente dovrebbe consentire di raggiungere almeno il 250x (sempre che il seeing non sia pessimo e sempre che l'ottica sia buona - e su questo, fidati che ci sono in giro molte ottiche anche di gran nome che non sono affatto buone).

Avresti dovuto condurre il test a 300x e se il 400 mm non ci arriva mai o è sul tetto di una centrale termica oppure non pè buono.
Il fatto che si vedessero solo le bande e nessun dettaglio conferma che o il seeing era pessimo o il telescopio non è buono o non hai usato gli ingrandimenti che avresti potuto e dovuto usare nel 400.

Andrea85 ha scritto:
La differenza è che qui abbiamo poi potuto spingerci a 500x (cosa impensabile nel rifrattore che già a 200x è a corto di luce) senza un decadimento apprezzabile di luminosità. Tuttavia i particolari visibili erano esattamente gli stessi che a 117x.


E dunque o il seeing era pessimo o il telescopio non è buono. Ma hai provato un ingrandimento intermedio?

Andrea85 ha scritto:
Poi M13 (prima a 50x poi a 117x). Qui la differenza con il rifrattore era molto più netta. Dove nel rifrattore vedevo solo un batuffolino di luce, qui vedevo una palla lattescente dall'aspetto granuloso in cui si distinguevano qui e lá stelline isolate fino al centro.


Palla lattescente?!? A 117x le stelline devono essere perfettamente puntiformi su M13 che deve sembrare una esplosione di stelle. Comunque M13 va osservato a ingrandimenti ben maggiori (il massimo possibile avendo stelle puntiformi).

PS in ogni caso un osservatori chiuso con cupola di solito ha enormi problemi termici. Tanti anni fa, sul monte Zugna ho confrontato la visione dal telescopio nella cupola (credo 40 o 50 cm) su Marte con un Meade 8" SC fuori. Era straevidente che la cupola era calda e creava non pochi problemi termici con correnti da dentro a fuori (e quando mai il telescopio avrebbe potuto raffreddarsi in una cupola a sua volta non fredda?).


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MessaggioInviato: domenica 1 maggio 2016, 15:28 
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sorge spontanea una domanda? come fanno negli osservatori professionali in cupola? (ci ho pensato spesso...)

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MessaggioInviato: domenica 1 maggio 2016, 16:28 
C'è cupola e cupola, quelle serie come la mia, una PULSAR, anche quando è completamente chiusa permette un ampio arieggiamento interno lungo tutta la circonferenza. La costruzione è in vetroresina, questo permette a cupola chiusa l'ottimale isolamento dal caldo diurno, con 35C° esterni ho 25C° interni. Di notte una con una temperatura esterna ad esempio di 5C° la temperatura interna è di 8C°. Con lo sportello di osservazione aperto la temperatura è pari a quella esterna e il telescopio va in temperatura praticamente in tempo reale.
Ci sono invece cupole mal progettate sotto il profilo dell'arieggiamento che soffrono del cosidetto "effetto camino",
ma non è il caso delle cupole professionali.


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