Trovo che dal punto di vista pratico è abbastanza normale notare una differenza di nitidezza fra un lambda/4 da un lambda/8 o più, specie nei minimi particolari planetari spinti ad alto ingrandimento senza impastarsi.
Ovviamente permettendolo il seeing e l'acclimatazione (oppure l'equivalente asportazione dello strato limite turbolento).
Basta avere a disposizione un telescopio fatto bene da sè oppure da un professionista, che possieda quella migliore qualità certificata, e in un confronto "all'americana", mettendo l'occhio sullo stesso particolare attraverso i due strumenti, una differenza sarebbe certo evidente a chiunque.
Le ottiche in genere sono ormai decenti, cioè diffraction limited lambda/4, anche le cinesi, salvo casi sfortunati sempre possibili....(ma c'è la garanzia....).
A fare la differenza in negativo è molto più facile che sia la rugosità superficiale che in genere affligge a livello quasi molecolare le ottiche di grande serie, lavorate senza tanti complimenti, E questo succede anche se esse hanno un lambda migliore anche di molto al minimo lambda/4.
In tutti i casi, già lo star test è in grado di far notare che il primo anello attorno al disco di Ayri, è troppo grande e luminoso. E questo è già un sintomo della dispersione della luce fuori della tacca di diffrazione, che sottratta al centro va a potenziare il primo anello allargandone il diametro, e così diminuendo la puntiformità delle stelle in una macchia più larga, che toglie infine anche contrasto ai minimi particolari ad alto ingrandimento.
Le cause possono essere più di una, ma ci sono e vanno approfondite.
Attenzione che questo fenomeno succede anche per specchi lambnda/10 che hanno magari una sola zona che non ha il raggio di curvatura giusto per riflettere all'interno della tacca di diffrazione.
Piuttosato di basarsi sul solo lambda/n elevato, è molto meglio avere un certificato RMS 1/30 oppure 1/40 con il rapporto Strehl di 0.95 o quasi 1 (la perfezione è 1) , che toglierebbero ogni dubbio su una buona ottica...(ovviamente sempre che non sia stato di proposito taroccato).
Comunque impratichisi sullo star test è interessante, istruttivo e utile.
Abbiamo la fortuna di avere gratitamente a disposizione la "bibbia" di questo argomento quì:
http://www.eacocon.it/wp/ebooks/downloa ... scopes.pdfPasso e chiudo
Un amico su un altro Forum ha fatto rifigurare il suo primario da un bravo artigiano, il quale avendo individuato bene le zone da correggere le ha corrette anche superlucidandole (come si fa sempre a mano libera) senza toccare il resto dello specchio, che perciò ha mantenuto la sua originale seppure infinitesima rugosità. Quindi allo star test lo specchio mostrava ancora il primo anello un poco più grande del normale...Ed in questo caso vi era la certezza che fosse a causa della dispersione generata dalla rugosità della superficie non ritoccata dello specchio in quanto perfettamente parabolica.
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