Cita:
Attenzione che la sensibilità di un sensore non lo fà solo ed esclusivamente il picco dell'efficenza quantica.
la sensibilità GENERALE di un sensore lo fà l'area della curva complessiva del sensore il picco e solo un punto ben preciso ma se poi la camera prima e dopo quel punto decade, come efficienza, molto velocemente rispetto ad un'altra con una curva "piatta" verso valori alti (ma con picco, per esempio, più basso verso la prima) quest'ultima alla fine sarà realmente più sensibile.....a parità di dimensione dei pixel.
Qui sono d'accordo in parte, Ras:
La sensibilità in tutto il visibile (che tu chiami generale) è effettivamente l'area della EQ , però se un sensore ha pixel con EQ del 90 % a 656 nmn e devi fare una ripresa Ha (magari a banda stretta) , vale solo il picco in quella lunghezza d'onda e del resto non ti importa nulla.Ora, dato che in astronomia le frequenze che contano sono quelle dell'Idrogeno alfa e, in misura molto minore, dell'Hb e OIII, se una camera ha pixel con una EQ con picco nel blu a 450 nm, anche se l'area dell'EQ nel visibile è leggermente inferiore ad un' altra, che ha un picco a 650 nm, io preferirò senz'altro quest'ultima.E' il caso dei sensori KAI di cui parlavo prima, con buona parte dell'EQ nel blu-verde contro i KAF che l'hanno nel rosso.In una parola, l'area va bene, ma occorre considerare come è distribuita rispetto alle frequenze più importanti: certo, l'ideale sarebbe avere una curva col 100% di EQ da 400 a 670 nm, ma non è possibile.
Cita:
Non è un caso se la SBIG continua tutt'ora a produrre le nuove camere con questi vecchi sensori (KAF 1600 e KAF3200).
Aggiungerei facendole pagare molto più delle prime; per questo sono convinto che chi acquista una ST 8 o ST10 d'occasione fa un grosso affare.