Cita:
In realtà la scelta primaria è e rimane per un 0.8 metri anche per i costi ,con un telescopio strumento che pur rimanendo abbastanza versatile dovrà essere in primis costruito per esigenze di ricerca di asteroidi ed avere perciò caratteristiche che ben si sposano con questa attività.
Per questo non si vuole andare su focali medie o spinte degli RC rimanendo su una confifurazione Newton in maniera da avere un sistema veloce di acquisizione dati per oggetti poco luminosi e con elevati moti propi , attualmente con il 60 Paolo ha raggiunto la mag 21 (con difficoltà e in condizioni ottimali di cielo), cerchiamo uno strumento che ci faciliti il compito in quell'area ....
Sinceramente per un'attività fotografica di ricerca di asteroidi un telescopio da 0.8 metri o 1 mt di D mi sembra eccessivo; in configurazione Newton, poi è addirittura molto difficile da realizzare.Un tubo, anche aperto, da 4 o 5 metri sufficientemente robusto per non flettere è una vera sfida, comunque penso si possa realizzare.Il fatto è che sarebbe interessante vedere la differenza di resa del suddetto tubo con uno da 60 cm senza un'ottica adattiva degna di tale nome, secondo me, col seeing medio dell'Appennino, questa potrebbe essere talmente esigua da non compensare la spesa veramente notevole .A Campo Catino c'è un 80 cm RC realizzato da Marcon, ma anche lì il seeing è quello che è, al punto che qualche sera si osservava meglio Saturno con il 25 cm rifrattore apo messo in parallelo.Quindi il mio consiglio è, prima di effettuare una spesa considerevole (ma qual'è l'Ente che dovrebbe assumersela?) di effettuare una attenta valutazione costi/benefici.Per uno strumento da 1 mt una montatura potrebbe costare svariate centinaia di migliaia di euro, per un 80 cm molto meno, ma comunque cifre ragguardevoli.Quindi ripeto, in questi casi prima si trova la localizzazione con seeing ottimo, poi si valuta la fattibilità di un'ottica adattiva, poi si decide sul diametro.Fare al contrario non mi sembra saggio.
Cita:
Questo sarà possibile dotando il nuovo telescopio di una ccd con un campo ed una sensibilita maggiore di quella utilizzata attualmente e già sappaiamo che l'impatto economico del sistema di acquisizione sara importante nel computo totale della fornitura.
Certo , camere dall'elevata sensibilità e basso rumore di lettura sono l'optimum per la ricerca di NEO , ma quelle serie costano, una buona alternativa sono le Sbig, Apogee, Andor di fascia elevata.
Cita:
Oltre a questo il telescopio dovra essere remotizzabile ma in tal senso prima dobbiamo capire come eliminare al 99% i problemi inerenti a scariche elettriche da fulmini che sono frequentissimi in questa zona di Appennino dotandolo di un sistema di shut off veramente sicuro e che isoli in maniera totale la strumentazione.Abbiamo gia pagato il prezzo in passato con il telescopio inutilizzabile per alcuni mesi a causa di un fulmine pu avendo un sistema di protezione con parafulmine e gabbia di farady.
Certo, posizionare sistemi elettronici in zone di fulmini non è una barzelletta, l'idea della gabbia di Faraday è buona, ma non risolvente in toto, come avete sperimentato.
Cita:
Le tempistiche chiaramente sono quelle della P.A. percio intanto cominciamo a smuovere le aqcue con i produttori e ada llacciare contatti con universita e cetri di ricerca anche per una collaborazione duratura previa fornitura di fondi da destinare al progetto.
Beh, coi tempi che corrono, avere fondi dalle Università è una bella sfida, forse potrebbe andare meglio con l'INAF o il MIUR.