fabio_bocci ha scritto:
Mi sembra che l'articolo citato da Mauro Narduzzi (che con l'occasione saluto) confermi appieno le esperienze che ho avuto sinora, il seeing influisce sempre nello stesso modo su telescopi di pari diametro, non importa se questi siano a lenti o a specchi, indipendentemente dal loro rapporto focale. Purtroppo c'è poco da fare, sino a quando non ci saranno a disposizione le ottiche adattive che esistono solo per gli strumenti professionali.
Per tutti: che quando si parla di seeing la discriminante col maggior peso sia il diametro penso che sia fuori discussione, però dal link postato da Mauro si evince anche questo:
depth of focus = 4*(1.22*lambda*(F2))
where;
F = focal ratio
lambda = wavelength of light.che dimostra che la profondità di fuoco è maggiore in presenza di f/lunghi e di conseguenza quel pugno di frazioni di mm in più di profondità di fuoco possono venire in aiuto in condizioni di seeing intermedie (ma beninteso che ben poco possono fare in condizioni di seeing pessimo...

).
Anche la lunghezza d'onda non va trascurata e un uso sapiente dei filtri colorati potrebbe dare quel cavallo in più, soprattutto se tagliano le lunghezze d'onda comprese fra i 490 e 510nm che son quelle vicine all'UV, notoriamente più turbolente e - quando si osserva con rifrattori Apo - poco inclini ad andare a fuoco correttamente, creando luci diffuse ben poco gradite. Acromatici e riflettori risentono un po' meno di quest'ultimo parametro.
Cristiano, volevi una situazione complicata? Eccola! Oppure monta uno skylight 1A o 1B purchè siano multitrattati e lavorati come si deve
