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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 13 febbraio 2015, 14:05 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Se si vuole analizzare la cosa dal punto di vista tecnico, e lo si è fatto molte volte, si deve considerare il contrasto e non soltanto la risoluzione. Poi non si sta trattando di fotografia, mi pare, ma delle pure caratteristiche dell'ottica. Quindi il diametro da solo non basta, perchè si sa benissimo che all'aumentare dell'ostruzione centrale diminuisce il contrasto per effetto del rafforzamento del primo (e degli altri) anelli di Airy della figura di diffrazione. Non per nulla uno dei migliori strumenti per l'osservazione planetaria è l'Intes Micro MH78 che ha un'ostruzione centrale solo del 16%. E' però penalizzato nella praticità d'uso dalla struttura tipo Mak-Newton, con un pesante menisco anteriore. Un puro rifrattore sarebbe meglio, ma viene limitato dal modesto diametro e dal costo, se lo confrontiamo con i catadiottrici.

Anche il "Gladius" sarebbe stato uno strumento eccellente. Purtroppo la ditta che fabbricava gli specchi non è riuscita a mantenere nella produzione, la qualità che aveva mostrato nei prototipi.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: venerdì 13 febbraio 2015, 19:25 
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Iscritto il: mercoledì 14 gennaio 2009, 16:36
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fabio_bocci ha scritto:
......si sa benissimo che all'aumentare dell'ostruzione centrale diminuisce il contrasto per effetto del rafforzamento del primo (e degli altri) anelli di Airy della figura di diffrazione.

Non sempre diminuisce il contrasto con una ostruzione anche forte. Faccio un esempio nel separare una stella doppia, l'ostruzione può leggermente essere di beneficio.
Sulla luna l'effetto dell'ostruzione è praticamente nullo.
Sui pianeti Giove, Marte, Saturno l'ostruzione ha degli effetti deleteri, sono d'accordo.
Ma è pur vero che un'ottica con diametro D e ostruzione d sarà equivalente a un'ottica non ostruita con diametro D-d
Ergo un SC 8" con una ostruzione del 34% sarà equivalente a un rifrattore apo di 134 mm questo vale però solo per Giove, Marte e Saturno (Cassini escluso).


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MessaggioInviato: venerdì 13 febbraio 2015, 19:52 
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Iscritto il: venerdì 6 giugno 2008, 22:13
Messaggi: 1347
Località: via Berna Martellago (ve)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
è vero i Gladius non me li ricordavo più, votati proprio all'alta risoluzione


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MessaggioInviato: venerdì 13 febbraio 2015, 21:05 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
Non sempre diminuisce il contrasto con una ostruzione anche forte. Faccio un esempio nel separare una stella doppia, l'ostruzione può leggermente essere di beneficio.

E' vero, perchè le centriche sono più piccole, ma il discorso vale per le stelle doppie, non per le immagini di oggetti estesi come ad es. luna e pianeti, dove il minor contrasto indotto dal trasferimento di luce agli anelli si fa sentire.

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: venerdì 13 febbraio 2015, 21:07 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Pering dici che per separare una stella doppia l'ostruzione può giovare? Normalmente gli strumenti ostruiti mostrano il primo anello di diffrazione più marcato. Per le stelle doppie sbilanciate il fatto di avere il primo anello di Airy molto tenue è un vantaggio, non per nulla i rifrattori sono più forti in questi casi. Ci sono anche le eccezioni, io stesso ho separato la Delta Cyg (SAO 48796) col piccolo Maksutov ETX105, che mostrava la secondaria esattamente sul primo anello di diffrazione della primaria, però la secondaria si vedeva bene perchè l'anello di diffrazione aveva due interruzioni nere ai lati della secondaria, per effetto della combinazione degli anelli di Airy.
Per le doppie bilanciate strette vale il diametro e quindi i catadiottrici che sono spesso di più generoso diametro sono superiori ai rifrattori.

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MessaggioInviato: sabato 14 febbraio 2015, 10:08 
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Iscritto il: mercoledì 14 gennaio 2009, 16:36
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È vero che il primo cerchio chiaro si ispessisce aumentando l'ostruzione, ma è pur vero che la variazione del contrasto dipende dalla frequenza dell'onda.
Nel caso di frequenze alte, in sostanza colori come il blu l'ostruzione migliora leggermente il contrasto, nel caso di frequenze basse rosso, arancione e anche verde almeno la parte più vicina al rosso l'ostruzione peggiora il contrasto, ma vale sempre la formula empirica Deffettivo=D-d, per la verità la formula non dovrebbe essere lineare, in effetti per piccole ostruzioni risulta un po' cattiva.
Ora le stelle doppie hanno di solito una frequenza alta specie se sono giovani, la luna ha una luce riflessa abbastanza bianca e quindi con molto blu, anche Giove ha molto blu, anche se prevale il rosso


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MessaggioInviato: sabato 14 febbraio 2015, 11:59 
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Se la formula D-d fosse giusta col mio Meade 10" ACF non dovrei separare doppie da 0,5", invece lo posso fare. Si capisce nelle rarissime serate di ottimo seeing che non capitano purtroppo più da quasi due anni...

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MessaggioInviato: sabato 14 febbraio 2015, 13:29 
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fabio_bocci ha scritto:
Se la formula D-d fosse giusta col mio Meade 10" ACF non dovrei separare doppie da 0,5", invece lo posso fare. Si capisce nelle rarissime serate di ottimo seeing che non capitano purtroppo più da quasi due anni...

La formula empirica vale solo per per le basse frequenze, per le alte no, se rileggi attentamente ciò che ho scritto, detta formula è valida solo per i pianeti Giove, Marte e Saturno. Non è valida per la luna e per le stelle doppie l'ostruzione è un leggero beneficio.


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MessaggioInviato: sabato 14 febbraio 2015, 13:54 
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Quella non è una formula, è al massimo un promemoria. Una formula deve avere un applicazione generale ed essere basata su qualche principio fisico. Anche una formula empirica può venire accettata, ma è un pò "strana" se si applica a Giove, Marte e Saturno e poi basta. Anche perchè è facile essere un disaccordo, ad esempio nell'osservazione di Saturno si possono usare ingrandimenti mediamente più elevati che non per l'osservazione di Giove.

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MessaggioInviato: sabato 14 febbraio 2015, 14:55 
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fabio_bocci ha scritto:
Quella non è una formula, è al massimo un promemoria. Una formula deve avere un applicazione generale ed essere basata su qualche principio fisico.

Immagina di disegnare un grafico cartesiano, in ascissa metti la frequenza spaziale e in ordinata il contrasto. La curva relativa a un'ottica non ostruita avrà un certo andamento abbastanza lineare, mentre un'ottica ostruita sarà a basse frequenze più bassa e a alte frequenze pari se non più alta.
Ora se prendi un'ottica non ostruita di minor apertura essa seguirà per le basse frequenze quella di maggior apertura ma ostruita.
Quindi la formula empirica che ne consegue vale solo per le basse frequenze mentre per le alte vale deff=D.

Comunque queste sono considerazioni basate su test di laboratorio, poi nella pratica bisogna fare i conti con altri fattori ben più influenti.
L'acclimatamento
La collimazione
Il seeing
Il sensore di ripresa
Il metodo di ripresa
L'elaborazione dei filmati

Tornando all'ostruzione la risoluzione è data dall'anello più esterno dello specchio, la luminosità da tutto lo specchio, normalmente le ottiche economiche hanno il bordo poco curato, e quindi la qualità decade molto.
Giusto per fare un esempio esemplificativo, pensate a quei telescopi formati da tanti telescopi vicini a firmare un'unico complesso ottico di ripresa, ciò solo per aumentare la risoluzione.
Grafici rubati dal sito northek
Solo per dire che la formuletta non me la sono inventata io: http://www.trekportal.it/coelestis/arch ... 41210.html


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