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Autore Messaggio
MessaggioInviato: giovedì 13 febbraio 2014, 13:54 
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Iscritto il: sabato 22 dicembre 2012, 20:38
Messaggi: 55
Tipo di Astrofilo: Fotografo
devo trovare degli anelli adattatori che mi consentano di sistemare l'analyzer alla distanza specifica dalla reflex, ed nel contempo avvitare la ghiera t2 reflex al tubo del focheggiatore da 2" .
in modo da "catturare" il piano focale del newton con il sensore cmos.

Con la reflex ed il suo anello t2, t2 avvitato su di un anello che lo riporta a 2", e quest'ultimo avvitato direttamente sul tubo del foc
riesco ad avvicinarmi bene ed a mettere a fuoco correttamente.
non potendomi distanziare di più dal secondario, dovrei poter installare lo star analyzer alla giusta distanza nel treno ottico appena descritto. ovvero è un gran casino.

Non so come fare, a meno che esista un anello con tre filetti , di cui uno da avvitare al t2, uno più esterno da 2" per agganciarmi al focheggiatore, ed uno interno da poterci avvitare un naso e una prolunga da 31,8 per sistemare eccentricamente al focheggiatore
lo star analyzer

boh

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Newton Bresser Messier nt-203 / 1000 F/5 cu equatoriale SW AZ EQ6 - Canon EOS 450d modifica Baader - Guida : ASI120mm ST4 - 70/500 SW - Flip Mirror -
Spettroscopia con Star Analyzer 100 l/mm e 200 l/mm


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MessaggioInviato: giovedì 13 febbraio 2014, 20:43 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
devo trovare degli anelli adattatori che mi consentano di sistemare l'analyzer alla distanza specifica dalla reflex, ed nel contempo avvitare la ghiera t2 reflex al tubo del focheggiatore da 2" .
in modo da "catturare" il piano focale del newton con il sensore cmos.


Devi fare una scelta: non esiste una "distanza specifica o ottimale" variando la distanza in più, ossia allontanando lo SA dal sensore aumenta la dispersione (e quindi si ottiene uno spettro più lungo) e diminuisce la luce in arrivo, quindi occorre un pò più integrazione, si crea inoltre, su un sensore formato APS, l'inevitabile vignettatura, tanto maggiore quanto più lo SA è lontano dal sensore.
C'è comunque da dire che, una volta posta la stella di interesse al centro del campo, la vignettatura non importa molto (anche perchè la flat è d'obbligo).
Si tratta di fare quindi delle prove.Mettendo lo SA al termine di un riduttore T2/ 31,8 maschio e considerando il tiraggio della reflex, lo SA si troverebbe a circa 70 mm dal sensore che è già una distanza ragionevole.

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2014, 1:31 
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Iscritto il: sabato 22 dicembre 2012, 20:38
Messaggi: 55
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Caro Fulvio, riapro la questione, perché ho fame di conoscenza e del tuo sapere.

stavo cercando di capire alcune cose :
vorrei tirare al massimo la risoluzione angstrom/pixel , per cercare di rilevare transiti extrasolari con la tecnica delle velocità radiali, misurando per effetto doppler lo red o blu-shift del "dondolio" dal centro di massa comune della stella madre + pianeta che indicherebbe appunto la presenza di un pianeta in orbita.

So che con lo star analyzer si possono misurare con facilità per cosi dire velocita di qualche migliaio di km/s
come per le QSO o più comunemente chiamate quasar, o comunque per oggetti molto distanti le quali per la legge di hubble , hanno una velocità direttamente proporzionale alla distanza...

Ovviamente per una variazione cosi piccola, occorerebbe una spettrofotometria professionale, perché occorre comunque un alto potere risolutivo... ma voglio tentare lo stesso...
gia ho fatto la curva di luce con la reflex del transito extrasolare del pianeta HAT-P-20-B rilevando 6 millesimi di magnitudine e non mi sembra affatto male (non centra nulla con la spettrometria)

Ora, con il mio schema ottico composto da :
OTA NEWTON 203/1000
Cmos di ripresa con pixel 5,2 micron ed una larghezza di 4272 pixel,
star analyzer 200l/mm

secondo il calcolatore on line per aver al massimo del tiraggio l'immagine di ordine 0 + ordine 1 che investono l'intera larghezza del sensore, devo collocare lo spettroscopio a diffrazione da 200 ad una massima distanza di 142mm. in questo setup, avrei una risoluzione di 1,8 angstrom per pixel, teorica o pratica non mi è dato sapere... ma non riesco a capire se si tratta del potere risolutivo teorico (che non tiene conto del fatto che la luce dello spettro di ordine 1 non abbraccia tutta la larghezza di 26 mm dello staranalyzer) o se nel calcolo
se ne tiene conto .

ti chiedo lumi in merito
ed anche ad un altro quesito :
ipotizzando che io voglia il massimo della risoluzione, non considerando il compromesso da tenere per avere un discreto SNR, e faccio in modo di riprendere solo l'ordine 1 quindi con l'ordine 0 fuori dall'immagine,
posso lavorarci su con i vari software, oppure mi serve l'ordine 0 per avere un qualche offset di misura da dare al software in questione ?

spero di essermi spiegato
grazie 1000

andrea

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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2014, 18:23 
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Iscritto il: giovedì 5 luglio 2012, 17:28
Messaggi: 24
Ciao

Anche io mi interesso di questioni "scientifiche" annesse e connesse al nostro hobby e una di queste è la spettroscopia. Circa i CCD io ho una SBIG ST-7 XME che non ha nessun antiblooming. L'unico limite se cosi vogliamo dire, rispetto ai CCD SONY è che i sensori hanno molti hot pixel e un certo rumore di lettura. Tuttavia l'efficienza quantica è notevole in particolare nella parte rossa e infrarossa dello spettro che i CCD sony non hanno. Il FOV è quello che è, ma i sensori di dimensioni generose si pagano cari.
A questo link trovi un bel report su diversi sensori incluse informazioni sulla risposta spettrale.

http://www.astrosurf.com/buil/isis/noise/result.htm


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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2014, 18:34 
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Iscritto il: giovedì 5 luglio 2012, 17:28
Messaggi: 24
iz1nei ha scritto:
Caro Fulvio, riapro la questione, perché ho fame di conoscenza e del tuo sapere.

vorrei tirare al massimo la risoluzione angstrom/pixel , per cercare di rilevare transiti extrasolari con la tecnica delle velocità radiali, misurando per effetto doppler lo red o blu-shift del "dondolio" dal centro di massa comune della stella madre + pianeta che indicherebbe appunto la presenza di un pianeta in orbita.
...

Ora, con il mio schema ottico composto da :
OTA NEWTON 203/1000
Cmos di ripresa con pixel 5,2 micron ed una larghezza di 4272 pixel,
star analyzer 200l/mm



Credo che stiracchinado così il fascio di luce l'unica stella da cui potrai tirare fuori uno spettro usabile sarà Sirio :) Del resto uno dei motivi per cui i telescopi sono così grandi è proprio perchè con la spettroscopia la luce si diluisce parecchio.

Per il discorso della rilevazione spettrografica dei sistemi doppi è certamente interessate, ma servirebbe uno spettroscopio a fessura, se no il seeing impasta tutto e le righe per discriminare le due stelle in movimento non so che fine farebbero. Non so se qualcuno abbia mai tentato, ma se ci provi tienici informati.


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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2014, 19:04 
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Iscritto il: sabato 22 dicembre 2012, 20:38
Messaggi: 55
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ricevuto.
Allora parto con le sperimentazioni .. ovviamente partirò con transito noti

In merito alla debole luminosità dello spettro dovuto allo stiramento
Per tutta l estensione ne ero consapevole ma pensavo di cavarmela con la somma di più frame.

Solo una cosa che non riesco a capire. per l'analisi spettroscopica
Occorre l'immagine della stella di ordine 0 o posso farne a meno ?
Grazie ancora
Buona serata

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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2014, 20:40 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
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Caro Fulvio, riapro la questione, perché ho fame di conoscenza e del tuo sapere.

stavo cercando di capire alcune cose :
vorrei tirare al massimo la risoluzione angstrom/pixel , per cercare di rilevare transiti extrasolari con la tecnica delle velocità radiali, misurando per effetto doppler lo red o blu-shift del "dondolio" dal centro di massa comune della stella madre + pianeta che indicherebbe appunto la presenza di un pianeta in orbita.

So che con lo star analyzer si possono misurare con facilità per cosi dire velocita di qualche migliaio di km/s

Ciao, Andrea, alla prima domanda ti sei risposto da solo, lo Star Analyser ha un potere risolutivo a mio avviso troppo basso per velocità radiali così piccole come quelle da te citate.


Cita:
Ovviamente per una variazione cosi piccola, occorerebbe una spettrofotometria professionale, perché occorre comunque un alto potere risolutivo... ma voglio tentare lo stesso...

Fare esperienza è sempre positivo, anche se non si hanno risultati

Cita:
Ora, con il mio schema ottico composto da :
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secondo il calcolatore on line per aver al massimo del tiraggio l'immagine di ordine 0 + ordine 1 che investono l'intera larghezza del sensore, devo collocare lo spettroscopio a diffrazione da 200 ad una massima distanza di 142mm. in questo setup, avrei una risoluzione di 1,8 angstrom per pixel, teorica o pratica non mi è dato sapere... ma non riesco a capire se si tratta del potere risolutivo teorico (che non tiene conto del fatto che la luce dello spettro di ordine 1 non abbraccia tutta la larghezza di 26 mm dello staranalyzer) o se nel calcolo
se ne tiene conto .

ti chiedo lumi in merito

Gli 1,8 A/pixel di cui parli è la dispersione; la risoluzione, è pari, in teoria, al (n. di linee x mm) x (n. ordine) x superficie del reticolo bagnata dal fascio ottico, ovvero dall'immagine stellare.


Cita:
ed anche ad un altro quesito :
ipotizzando che io voglia il massimo della risoluzione, non considerando il compromesso da tenere per avere un discreto SNR, e faccio in modo di riprendere solo l'ordine 1 quindi con l'ordine 0 fuori dall'immagine,
posso lavorarci su con i vari software, oppure mi serve l'ordine 0 per avere un qualche offset di misura da dare al software in questione ?

L'Ordine 0, l'immagine stellare reale, non è necessaria, tuttavia è comoda quando hai molti frames e devi fare lo stacking

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MessaggioInviato: lunedì 24 marzo 2014, 20:47 
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Cita:
Per il discorso della rilevazione spettrografica dei sistemi doppi è certamente interessate, ma servirebbe uno spettroscopio a fessura, se no il seeing impasta tutto e le righe per discriminare le due stelle in movimento non so che fine farebbero. Non so se qualcuno abbia mai tentato, ma se ci provi tienici informati.

In linea di principio quello che dici è giusto, lo spettroscopio a fenditura permette di non dipendere dal seeing e migliora l'immagine spettrale, tuttavia in questo caso è ancora più importante il potere risolutivo dello spettroscopio e del reticolo in primis.
Infatti io sono riuscito a sdoppiare Beta Aurigae (doppia spettroscopica) con uno strumento senza fenditura, ma con un reticolo da 900 l/mm.

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Molto interessante la questione di beta auriga, nonostante sia un assiduo frequentatore
del tuo sito, me l'ero perso lo studio su beta auriga.
Uno spettroscopio simile sarebbe realizzabile anche con un reticolo a rifrazione?


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MessaggioInviato: martedì 25 marzo 2014, 13:04 
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io pensavo alla possibilità di applicare la fenditura sul reticolo staranalyzer

c'e qualche progetto in giro in rete ?

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