Valerio Ricciardi ha scritto:
Adesso va di moda che nel rifrattore la parte più lunga sia il paraluce, e che il tubo sia una sorta di flangia di raccordo fra cella e focheggiatore... bé, godetevi 'sti capolavori...
In effetti io ho un apo trilente 105/735 che non gode neanche tanto della mia stima, però ho avuto modo di paragonarlo con strumenti a specchio di diametro simile ed uso altrettanto "maneggevole", come un catadiottrico Vixen 110 di cui non ricordo la sigla esatta, ma penso si capisca.
Ho molto rivalutato in quei confronti il rifrattore, a parte la nitidezza o il contrasto del cassegrain che erano abbastanza sorprendentemente ai livelli di certi miei datati rifrattori settantini, il riflettore in esempio aveva anche una ben evidente inferiore luminosità, e non me la aspettavo così evidente (anche se a fare due conti ogni superficie riflettente di uno specchio "normale" perde forse un 10% rispetto alla lente).
Non so quanto fosse meno luminoso, perchè non avevo rifrattori intermedi da paragonare (un ottantino sarebbe stato interessante).
Di fatto dopo anni non ho mai rivenduto il rifrattore, anche se volevo più diametro, dato che un riflettore di prestazioni analoghe o superiori, con le medesime caratteristiche di uso immediato ecc., non era allo stesso tempo altrettanto leggero, nè dal costo più contenuto.
Fatto salvo che la cifra del bestione in oggetto non è congrua per le tasche di un normale astrofilo...
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Mascalzon. Di Gran Croc.!
