Giugno 2007 dal deserto del Nubian, in Sudan.
Fra non molto posto qualche foto analogica (pellicola fotografica) fatte proprio da li.
Mi trovavo nel deserto di borotalco, polvere finissima bianca, dove non c'era
luce artificiale per il raggio di centinaia di chilometri. Le stelle di 4^ magnitudine sfilavano
- molto ben visibili ad occhio nudo - praticamente all'orizzonte, mentre la Via Lattea con
Giove (il pianeta gigante si trovava a quell'epoca poco sopra Antares), proiettavano ombra!
Estinzione atmosferica ai minimi possibili.
Tutt'intorno al paesaggio c'era un'atmosfera "ovattata" che in seguito non ho ritrovato da
nessun altra parte, minimamente paragonabile a quando nevica - sensazione particolarissima.
Di giorno, al Sole, si superavano +50° di temperatura con un tasso di umidità pari al 20%.
Di notte la temperatura scendeva poco sotto +20°. Un'escursione termica di oltre 30°!
Immaginate le difficoltà, ma anche l'incredibile natura circostante.
In linea d'aria e non particolarmente distante da dove eravamo, c'era il luogo dove in passato
era stata registrata una delle temperature più alte in assoluto della Terra: quasi +60°, se ben
ricordo. Questo a detta delle nostre guide!
Due Contax RTS III diverse volte si erano inceppate (il "borotalco" finito nell'otturatore!), mentre
la Mamiya RZ67 (formato 120) ha si magnificamente funzionato, ma la montatura equatoriale
una HEQ5 è sempre sprofondata per il peso sulla sabbia finissima creando nel corso delle riprese
fotografiche notturne "difetti" nel puntamento Polare! Nonostante fossero state prese le giuste
precauzioni!!
Cari saluti,
Danilo Pivato