Vado avanti, anche perché poi durante la settimana non avrò molto tempo (questo thread va avanti nei week-end, visto che serve un po' di tempo per fare i calcoli dei post).
Ricapitoliamo. Abbiamo preso a riferimento uno schema ottico SC e abbiamo cominciato ad analizzare la sensibilità agli errori di allineamento ed eccentricità degli elementi ottici.
Finora abbiamo considerato:
- inclinazione della lastra
- eccentricità della lastra
restano da considerare:
- eccentricità del secondario (non l'inclinazione perché quella la regoliamo noi)
- eccentricità del primario
- inclinazione del primario
Questi sono tutti gli errori di posizione possibili. Quando li avremo esaminati tutti sarà possibile considerare il caso di combinazioni di errori (ma questo viene sempre dopo che si è stabilito l'effetto di ogni singolo fattore separatamente).
Dei tre che sono rimasti da analizzare, l'inclinazione del primario è forse il più interessante. Ed è questo l'argomento di questa puntata. Riprendiamo quindi il file dello SC imponiamo una inclinazione (dell'asse del primario).
Bisogna decidere quanto potrebbe essere storto il primario. Assumo 0.5° come un valore ampiamente cautelativo con queste considerazioni:
1) una inclinazione di 0.5° per il primario è sicuramente un grande errore di posizione: significa che rispetto al canotto del primario un bordo dello specchio è 2 mm più in alto dell'altro. Una cosa che sarebbe visibile ad occhio, ma sicuramente gli errori di parallelismo fra la faccia posteriore del primario (che appoggia sulla battuta del canotto) e la superficie ottica sono di gran lunga inferiori. Telescope Optics (willman-Bell) in tabella 17.1 riporta 0.1 mm come valore tipico di differenza di spessore su ottiche di 200 mm di diametro. Quindi con 0.5° stiamo immaginando qualche cosa come 20 volte peggio.
2) se ci fosse un mirror flop pari a 0.5° questo vorrebbe dire che il centro del campo si sposta sul bordo nel caso di un campo di 1°! Generalmente il mirror flop produce uno spostamento laterale che è una frazione del campo ad alti ingrandimenti. Quindi anche in questo caso possiamo pensare che assumendo 0.5° come inclinazione del primario stiamo prendendo un caso più che estremo.
Analizziamo quindi l'effetto di un disallineamento di 0.5° dell'asse ottico del primario. Applichiamo al primario una rotazione di 0.5° e correggiamo la posizione del secondario per riportarlo nella posizione iniziale come è stato spiegato al post 14
viewtopic.php?f=3&t=63334&start=14 (nell'applicare la correzione va considerato che quando si ruota uno specchio, l'asse ottico che segue ruota di un angolo doppio, mentre per le lenti ruota dello stesso angolo).
Ecco il telescopio con il primario inclinato di 0.5° e il secondario che rimane nbella posizione iniziale.

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ImageShack.usBene. Non resta che ri-collimare lo strumento e ri-centrare l'immagine come spiegato nei post precedenti. Con qualche tentativo si trova che il secondario va ruotato di -1.35° (portandolo a -0.35°) e che il telescopio va inclinato di -0.725° per ri-centrare il campo. Ecco il risultato, che ha quasi del miracoloso: la correzione ottica è del tutto paragonabile a quella dello strumento con primario perfettamente allineato
http://img683.imageshack.us/img683/4673/sc2c.png(ma in fondo non dovrebbe essere poi così sorprendente, se si riflette sul fatto che il primario è sferico e che le sfere, anche se inclinate, restano sfere).

Uploaded with
ImageShack.us Dunque, la conclusione è che un primario inclinato di 0.5° ha un effetto trascurabile sulla immagine, una volta che il telescopio viene ri-collimato. Detto in altri termini si può anche dire che il secondario, serve a collimare anche il primario.