Finalmente sono entrato in possesso dell'Orion 80 Express e sono riuscito a fare una timida prova dalle 2 alle 3 di stanotte, ecco i miei pareri.
Trattasi di un rifrattore a due elementi con trattamento ED, 80mm di diametro e 480mm di focale (F6) dotato di fuocheggiatore crayford da 2", non demoltiplicato.
Come confermato anche da altri astrofili, la meccanica di questo piccolo strumentino è molto curata e ben fatta; a partire dal fuocheggiatore, il cui movimento è molto fluido (tipico di questo schema) anche senza il meccanismo di demoltiplica molto in voga oggigiorno. Una vite, posta al di sotto del pignone di messa a fuoco, permette il blocco del fuocheggiatore, mentre, e questa è veramente una chicca, una vite diametralmente opposta permette di ruotate l'intero fuocheggiatore: utile per reinquadrare un soggetto precedentemente messo a fuoco.
Come detto prima il crayford è da 2" e, cosa che ho apprezzato molto, è dotato di meccanismo di blocco dell'oculare tramite anello di ottone a strozzo; lo stesso sistema è adottato dal piccolo adattatore per oculari da 1"1/4.
Anche se si tratta di un puro vezzo che però non guasta, anche l'estetica è molto curata: il fuocheggiatore, in ogni parte, è realizzato in alluminio laccato nero, mentre tutte le viti e le manopole sono cromate. Queste ultime fanno pendant con l'anello che sta alla base del paraluce retrattile; questo accessorio scorre con estrema linearità lungo il tubo e risulta molto comodo per ridurre gli ingombri. Il tutto viene protetto anteriormente da un tappo, naturalmente, in alluminio anodizzato nero, la chiusura è assicurata intorno ad una piccola ghiera anodizzata che fa battuta sul bordo del tubo laccato, probabilmente per proteggerlo.
Insomma, sulla meccanica non c'è quasi nulla su cui obiettare, tranne forse per il poco ortodosso "piede" atto a fissare il tubo sull'eventuale supporto: trattasi di un, seppur massiccio, blocco sagomato dotato di 2 fori da 1/4" (passo fotografico) posti ad una distanza di 21mm (interasse). Ora, io non so se questa distanza sia uno
standard per qualche grosso cavalletto fotografico, ma nel mio caso, volendo usare il telescopio su una Vixen SP, ho dovuto violentare una coda di rondine comprata da Lolli, al fine di praticare un nuovo foro: per fortuna le brugole da 1/4" non mancano a casa mia.

Passiamo alla parte meno blasonata a di questo tubo: l'ottica. L'obiettivo della mia serata era di andare in montagna e provare a fare delle foto del profondo cielo con l'Orion, solo che alla fine ho dovuto ripiegare per un'osservazione casalinga della Luna a tarda notte. Come oculari ho usato dei Vixen LV da 1"1/4, da 20, 12, 9 e 6mm abbinati ad un diagonale Celestron #94115 sempre da 31.8mm. Devo dire che sono partito un po' provenuto, dopo aver letto in giro della dominante azzurra di questo obiettivo, infatti alla prima occhiata alla luna, appena prima del fuoco in extrafocale ho subito visto chiaramente il bordo illuminato da uno sfumato blu elettrico: lo sconforto mi ha invaso. Poi però ho dato un colpetto alla fuocheggiatura, passando in intrafocale, e mi sono accorto che l'alone cambiava in una specie di verde/ocra. Stupito da questo comportamento, facendo piccoli gesti, ho miglioriato la messa a fuoco e mi sono reso conto che lo spettro secondario emerge solo quando la fuocheggiatura non è perfetta. Ho verificato questo comportamento su non so quale stella del leone vicino alla luna.
Frenando però gli entusiasmi mi sono ricordato delle parole di Giovanni, ho fatto una serie di scatti della Luna con la mia Pentax K10D impostata a 100ISO. Ecco uno degli scatti con miglior bilanciamento dei dettagli (1/250"):
Allegato:
Commento file: La Luna a 480mm
20110123luna.jpg [ 302.46 KiB | Osservato 1163 volte ]
Insomma, il risultato non sembra male.
Ho poi puntato Saturno e, utilizzando il 6mm, ho notato una leggera ombra degli anelli sul disco. Purtroppo la dimensione ridotta del pianeta (a 80x) non mi ha fatto apprezzare la divisione di Cassini.
Una cosa invece che mi ha lasciato piuttosto interdetto è stato il comportamento con la Barlow Televue 2x: non sono riuscito ad utilizzarla con nessun oculare né con il diagonale e neanche con la macchina fotografica. Non riesco a raggiungere il fuoco.
Bon, è piuttosto tardi: spero che la mia piccola recensione vi sia gradita e spero di poterla integrare con delle foto deepsky nei prossimi giorni.
Simone