Cita:
Una volta che un astrofilo medio si ferma su uno strumento, la sua malattia si trasforma in qualcosa di più complesso e articolato, che molti chiamano "ocularite".
Dopo oltre due anni a provare qualsiasi tipo di oculare, ho oramai preso pericolosamente la china degli oculari di alta fascia ... ma oggi, guardando la mia cassettina, ho deciso che è ora di fare un po' di passi indietro
Secondo me il succo di tutto è proprio in queste righe del post.
Tralasciando i collegamenti alla fame nel mondo e a chi sta peggio (trasferibili ad ogni ambito della nostra vita, decisamente più agiata della stragrande maggioranza della popolazione mondiale) per non scadere nella facile demagogia, io mi concentrerei sulla necessità di avere per
utilizzo o per
possesso.
Parliamoci chiaro, abbiamo tutti tantissima roba che alla fine non utilizziamo, o utilizziamo talmente di rado da farne venir meno il rapporto costi/benefici. Io per esperienza so che utilizzo praticamente sempre quei 2/3 oculari e magari un filtro, il resto, sebbene non l'avessi, non mi cambierebbe di molto l'esistenza astrofila, ma a volte pensi che sia necessario per una sorta voglia di accumulo, decisamnente inutile.
Anch'io sto vendendo un po' di cose che mi son reso conto non mi risultano cosi indispensabili.
E' stato proprio l'ultimo mio acquisto a farmi pensare. Vi racconto l'episodio.
Ho preso da un ragazzo un vixen 90/1300 con montatura e tutti gli accessori. Era di suo zio, purtroppo scomparso da poco e lui non lo utilizzava. Mi ha detto
"ti do tutta la sua roba, perchè io non me ne faccio nulla".Allora, quest'uomo, che non ho conosciuto e che purtroppo non potrò più conoscere, ha osservato per vent'anni sempre con la stessa roba, il rifrattore, la montatura NP e gli accessori che aveva in dotazione: 2 oculari, un diagonale e un filtro!! Forse non avrà visto la galassia di 10a mag. non avrà visto il quintetto ma pensate che non si sia divertito? Boh, forse si tratta solo di altre generazioni ancorate ad altri tempi, ma questa storia mi ha fatto riflettere un pochino (molto).