1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 23 aprile 2010, 11:39 
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Iscritto il: venerdì 6 giugno 2008, 17:46
Messaggi: 520
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
ehehe fanno bene a fischiarti...ti ringrazio per il prestito!
no, non ho quella sfocatura, ma ho gli "sbuffi" sull'anello più esterno, anche un pò più pronunciati. comunque posso dire che non ci sono anomali localizzate solo in un punto.
se stasera il tempo sarà clemente, vedrò di scattare qualche foto accostando la fotocamera all'oculare


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MessaggioInviato: venerdì 23 aprile 2010, 11:53 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Giorgio, mi spiace ma non è possibile fare un'analisi sulla foto di un altro telescopio che "assomiglia" al tuo. :)
Dovresti trovare il modo di fare una fotina a quella figura di diffrazione. :)

_________________
Strumentazione
Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
Vixen NEXSXD - iOptron G70
Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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MessaggioInviato: venerdì 23 aprile 2010, 11:56 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
adriano66 ha scritto:
Giorgio....secondo me c'è qualcosa che non quadra, non puoi andare contro la fisica; se diaframmi non puoi vedere meglio.
Il seeing poi appiattisce le prestazioni di un grande diametro, ma non può assolutamente invertire le parti; NON puoi vedere di più con un diametro inferiore.
Hai messo bene il preservativo ventolinato in modo tale che lo strato limite sia stato risucchiato a dovere?
Hai aspettato le classiche quattro ore per mandare il tutto in temperatura?
Hai collimato bene, anzi benissimo?
Hai evitato di assumere sostanze psicotrope prima di osservare diaframmato?

Ma soprattutto levati dal cervello la malsana idea di comprare un rifrattorino.


Caro giorgio, mentre noi cerchiamo di aiutarti a capire il problema, ci sono risposte giusto per sprecare byte come quella sopracitata.
Appena il cielo te lo permette riprova a fare sia lo star test in intrafocale per vedere se noti una sorta di "ribollire" a forma di ragnatela.
Sono le celle convettive di calore che rovinano l'immagine e lo fanno funzionare praticamente come uno strumento con il diametro medio di quelle celle.

Oltre alla stabilizzazione termica se hai la possibilita' (visto che dici di usarlo dal balcone o immediate vicinanze a casa) di dargli una "raffreddata" sul primario con un piccolo ventilatore da casa.
Puo' darsi che ti si presenti un po' di astigmatismo per qualche decina di minuti(extra e intrafocale ovali e ruotate di 90°),ma vedrai che dopo la ventilazione riuscirai ad eliminare in parte il problema termico che ti crea un vero e proprio "cattivo seeing strumentale".
E saturno ti apparira' in tutta la sua gloria in rapporto al vero diametro di 20cm.
Poi e' chiaro che se vuoi la praticita' e l'immediatezza di un rifrattorino, fai benissimo a prenderlo.
Ciaooo!!!! :wink:


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MessaggioInviato: venerdì 23 aprile 2010, 12:40 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
Messaggi: 4103
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ma mi pare che, a parte la storia delle quattro ore e delle sostanze psicotrope, il resto sia esatto...


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MessaggioInviato: venerdì 23 aprile 2010, 12:47 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Si riesce a discutere senza sarcasmi e punzecchiature e cerchiamo di sorridere quando se ne presenta l'occasione? :)

Giorgio, fai le verifiche del caso. In ogni caso, anche a me danno fastidio gli spike come anche le "palloccole" dei catadiottrici. E' anche vero però che 200mm sono 200mm... Puoi ridurli a 80mm, se ti piacciono di più, ma un 80ino non può diventare un 200 :D

Questo per dire che l'80ino è uno strumento dedicato a certe osservazioni(*) con tutti i limiti del caso, non ci puoi fare deepsky con soddisfazione (a meno che non ti piacciano i campi larghi, ovvio) e portarsi un ulteriore strumento appresso non è comodissimo (ti serve pure una montatura...). Diverso è se lo usi da casa, te lo porti in uno zaino con la Porta etc. Altrimenti, tieniti la possibilità di diaframmarlo e chissenefrega.

Ovviamente, ripeto, verifica che tu non abbia un problema sullo specchio ;)

(*) Occhio che gli 80ED non è che sono tutti ottimizzati per l'hi-res...

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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MessaggioInviato: venerdì 23 aprile 2010, 13:08 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3944
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
L'apertura diaframmata ha i suoi perchè, io la uso da anni per il Sole (ovviamente filtrata) con un diametro di 78mm e mi passa immagini ottime. A volte la uso anche di giorno per venere e mercurio.
L'apertura diaframmata offre il vantaggio di essere libera, non ostruita e di conseguenza il contrasto è "refractor-like" per non dire meglio poichè di cromatismo residuo non ne può esistere.
Per contro però è utile ricordare che la distribuzione qualitativa del campo è disomogenea, o meglio ci si ritrova con il bordo N (che corrisponde al centro della piena apertura) qualitativamente perfetto pentre mano a mano che ci si sposta verso S la qualità degrada. Naturalmente viceversa se si dispone la mascherina girata di 180° 8)
Per finire, l'ottica che lavora fuori asse conserva sempre un po' di astigmatismo residuo e ci si ritrova spesso con la figura di Airy con gli anelli di diffrazione più marcati a croce. Almeno per il 90% dei riflettori commerciali è così, se invece si diaframmasse un newton che all'origine è f/10, con ogni probabilità sarebbe praticamente perfetto

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

"Le stelle non sbagliano e non si guastano" (G. Gualini)


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MessaggioInviato: venerdì 23 aprile 2010, 16:07 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
ciao, Giorgio.

non entro nel merito della cosa, prima di scatenare un putiferio.
volevo però confermarti che la divisione di cassini (almeno sulle anse degli anelli) si vede con il mio Pentax 85, così come un paio di bande sul pianeta e i rinforzi delle calotte.
E' vero che tra 85 mm e 72 mm ci stanno 13 mm. che potrebbero fare la differenza, però se il seeing è davvero stabile dovresti riuscire almeno a percepirla.
E' anche vero che un riflettore non ostruito non va allo stesso modo di un rifrattore ben fatto e corretto di pari diametro.

Altre considerazioni:
un 200 mm. è ancora un limite abbastanza sfruttabile per l'alta risoluzione quindi dovresti, almeno nei momenti di calma atmosferica, eguagliare e superare le prestazioni di un buon 8/10 cm.
Altra cosa: le ventole dovrebbero lavorare in aspirazione piuttosto che in soffiaggio sullo specchio.
Altra cosa ancora: accertati bene che lo strumento sia davvero collimato. immagino che il tuo dobson sia un 200 a f6 (che è molto meno delicato alla collimazione perfetta di un f4 o f4,5 - però non ne è immune). Se la collimazione non è davvero perfetta le immagini diventano un po' schifosette.
Molte volte il 250 f20 non riesce a superare in modo così schiacciante gli strumenti a lenti da 10 cm. che ho.
Se il seeing lo permette, la collimazione è perfetta (e non è mai facilissimo averla DAVVERO perfetta) e l'acclimatamento è ottimale, le prestazioni sono superiori.
Ti faccio un esempio:
La rima nella Vallis Alpes è palese e quasi facile nel 250 e davvero al limite "assoluto" per il 100 che la mostra solo in condizioni "assolute". Lo stesso dicansi per il numero dei craterini in Plato o per alcune "spolverate finissime" intorno ai crateri della Luna.


Sulle stelle doppie, poi, almeno quelle non strettissime, il rifrattore è un "altro pianeta".
L'altra sera facevo proprio dei paragoni tra il 250 (che è un f20 a ostruzione molto bassa, circa il 20%) e il piccolo 85mm a lenti.
Il 250 separa ovviamente la Zeta Bootis senza molte difficoltà (e siamo a 0,53") mentre nel 85mm la stella resta una e una sola (sono riuscito mesi fa ad allungarla appena con i 100 e 105mm apo a f10 alla fluorite e senza diagonale a 500 e 600x). Però la visione di doppie più larghe (vedi castore ad esempio ma anche decine di altre) è molto più bella, piacevole, romantica e indiscutibilmente preferibile nel piccolo rifrattore. Insomma: da una parte percepisci bene i colori e separi coppie molto strette, nell'altro caso fai più "turismo" piacevolissimo, con immagini secche e ferme e che sembrano disegnate.
Due strumenti per fare cose diverse, insomma: dipende da quale fini ti prefiggi durante l'osservazione.


Aggiungo che anche nel mio newton 200 f6 planetario (è un 1/14 di lambda con un valore di RMS davvero notevole) - che pure è inferiore come risoluzione massima rispetto al 250, le cose stanno un po' "così".


Ancora una cosa, riguardo agli "spikes".
In certi tipi di osservazione sono più utili che dannosi.
Nell'osservazione di sistemi multipli stretti e soprattutto MOLTO sbilanciati, la presenza degli spikes è utile a diluire la luminosità della primaria lungo i "fili di diffrazione" e ridurne quindi un poco l'alone aumentando la visibilità di una compagna debole nei pressi della primaria.
Io amo molto i sostegni a 3 razze poiché producono 6 spikes radiali molto sottili ed esteticamente belli, però mi piacciono sui riflettori di diametro medio/grosso.


Paolo

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http://www.dark-star.it


Ultima modifica di Angelo Cutolo il venerdì 23 aprile 2010, 16:35, modificato 1 volta in totale.
Uniti post consecutivi.


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MessaggioInviato: venerdì 23 aprile 2010, 16:55 
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Iscritto il: venerdì 6 giugno 2008, 17:46
Messaggi: 520
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Ragazzi, grazie a tutti per i vostri interventi!
Penso che le prossime prove saranno volte a verificare la collimazione ed insistere fino alla perfezione (almeno ci provo :mrgreen: ). Poi proverò ad invertire la rotazione della ventola aspirando aria dal tubo. Infine proverò il diaframma da 78mm soprattutto su Saturno e Marte alla ricerca di differenze rispetto alla piena apertura. Spero che i risultati non ottimali che ho avuto siano dovuti alla poca esperienza piuttosto che a difetti dello specchio :?

PS le prove le ho fatte da un ampio terrazzo. Vedrò in futuro di provare in campagna.


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MessaggioInviato: venerdì 23 aprile 2010, 17:54 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
Messaggi: 4103
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
cherubino ha scritto:
volevo però confermarti che la divisione di cassini (almeno sulle anse degli anelli) si vede con il mio Pentax 85
Ovviamente non parli di adesso.


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MessaggioInviato: venerdì 23 aprile 2010, 20:13 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 21:17
Messaggi: 432
Località: Asti
Tipo di Astrofilo: Visualista
Vedi che a forza di ripetere le cose fino allo spasmo, si sono convinti quasi tutti!

p.s. la Cassini è facile, l'ho vista anche ieri sera col 60mm f15 attraverso la coltre di nubi. :wink:

_________________
Mattia


Dobson 600mm f3.6 autocostruito
Riflettore 200 f5 autocostruito su eq5
Rifrattore Acuter 90ED f10

Gruppo Astrofili Astigiani Beta Andromedae


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