fulvio mete ha scritto:
Mah, Emanuele, ho ripreso la stessa nebulosa in Ha con un Astronomik da 6 nm e gli aloni sono quasi inesistenti, o meglio si notano solo sulle stelle luminose sovrapposte alla nebulosità, il che è ammissibile, dato che la luce delle stesse è diffusa dalla nebulosità.
Hai ragione. Ma intanto il mio filtro e' da 13 nm e non da 6: anche se il produttore e' lo stesso non e' detto che non ci siano differenze. O che magari sia di una partita difettosa oppure ancora risultato di un processo produttivo, diciamo cosi', di vecchia generazione (il mio risale ai primi mesi del 2007, quindi ormai ha due anni e mezzo). In ogni caso, non mi sembra di essere l'unico ad aver avuto questi problemi con lo stesso filtro (da 13 nm).
fulvio mete ha scritto:
Prima di buttare la croce addosso agli Astronomik io esaminerei a fondo l'eventuale apporto ( e modalità di controllo) della radiazione IR da 700 a 1000 nm da parte dei vari filtri , del quale non si parla da nessuna parte in modo approfondito, e la cui caratteristica con strumenti a lenti è proprio quella di creare diffusioni ed aloni intorno alle stelle luminose, simili a quelli creati dalla aberrazione sferica e/o cromatismo o sferocromatismo degli obiettivi.
Giusta considerazione. Pero' l'apporto lo si puo' studiare solo guardando le specifiche fornite dal produttore (cioe' la curva di trasmissione), dato che non possiedo spettrometri o altri strumenti per sottoporre i filtri ad un'analisi rigorosa e quantitativa: e i dati "dati ufficiali" sono relativi a campioni, e non alla specifica unita'.
fulvio mete ha scritto:
Se a ciò si aggiunge la notevolissima sensibilità nell'IR dei sensori Kodak e la difficoltà, di ottenere un controllo totale dell'IR con gli strati anti riflettenti (compresi quelli delle finestre ottiche ST) forse la questione IR potrebbe contribuire al fenomeno.
Inoltre,considerato che gli ultimi Ha CCD Astronomik da 12 nm (recentemente usciti) hanno una estinzione totale IR sino a 900 nm ,è probabile che i precedenti da 13 nm dei quali mi sembra si discuta non presentassero tale caratteristica essendo più adatti per uso visuale e, specie se usati con sensori CCD tipo Kaf 1603 e 3200 vanno, a mio avviso, usati con un IR/UV cut.
Un paio di considerazioni su quanto scrivi sopra:
1) Non conosco i sensori Kodak, nel senso che non li ho mai usati personalmente. Comunque le foto che hai visto sul mio sito sono state prese con una Atik 16HR, che monta un Sony ICX285AL, CCD avente una sensibilita' al rosso-infrarosso apprezzabilmente inferiore ai Kodak (% di QE approssimative ricavate dalle curve di trasmissione):
KAF-3200: 600 nm 85%, 700 nm 77%, 800 nm 55%, 900 nm 30%, 1000 nm 10%
ICX285AL 600 nm 62%, 700 nm 45%, 800 nm 25%, 900 nm 13%, 1000 nm 5%
2) Il filtro da 13 nm non era per osservazione visuale, ma per CCD. E, in generale, non mi sembra che sia esplicitamente scritto da nessuna parte che filtri Astronomik debbano essere usati con un IR-cut.
fulvio mete ha scritto:
Certo , la problematica delle riflessioni e ghost images tra i filtri e tra questi e le finestre ottiche dei CCD in rapporto anche all'assialità dei componenti esiste: io tuttavia tendo a diffidare dalle ricerche e sperimentazioni effettuate dai rivenditori che tendono ovviamente a magnificare i propri prodotti a scapito degli altri.
Beh, ovviamente, "Cicero pro domo sua"

, pero' alcuni articoli io li ho trovati piuttosto interessanti. Se non sbaglio che un po' di tempo fa, su qualche rivista (forse Le Stelle o Nuovo Orione) era uscita un'interessante comparativa fotografica dei filtri H-alpha presenti sul mercato: sarebbe interessante andarla a ripescare...
Infine, non esistono solo gli Astronomik. Forse varrebbe la pena di dare un'occhiata, ad esempio, agli IDAS e ai Baader, tanto per rimanere su marche non eccessivamente costose.