Personalmente, sulla collomazione dei newton, penso che l'unica fase dove si deve investire un po di tempo è sull'offset del secondario (oltre ovviamente all'orientamento di questo verso il fuocheggiatore), cosa che si fà raramente e dopo la prima volta, solo dopo particolari "traumi" subiti dallo strumento.
Non dico sia cosa semplicissima, ma anche con un disegno in scala dello schema ed un righello (se non si vogliono fare calcoli, anch'essi abbastanza semplici

), si possono calcolare i valori necessari e con un po di pratica e di pazienza, sistemare il secondario nella maniera corretta.
Fatto ciò, la collimazione vera e propria, quella che si fà agendo sul trittico di viti sul primario e secondario, dopo due o tre volte, diventa un automatismo da pochi minuti.
E francamente, come già altri hanno detto, la differenza di resa ad alti ingrandimenti tra uno strumento collimato a dovere ed uno collimato meno (
non scollimato, solo collimato con meno precisione 
), si vede immediatamente, a maggior ragione con i tipici rapporti focali tra 4 e 6 dei dobson.