Daniela Bigatti ha scritto:
Cari lettori quanto si legge qui sopra e' ambiguo perche' non e' chiaro se e' presente un prefiltro o meno, e Nik intendeva in associazione con un prisma di Herschel anche se non e' scritto.
E' scritto nel test

In ogni caso, riguardo il problema della luminosità, è vero, io osservo molto spesso in condizioni di luminosità molto bassa perché ho fastidio (non che sia pericoloso, ovvio) nell'osservare oggetti troppo luminosi, preferisco avere una luminosità bassa (non troppo da farmi perdere i particolari, ovviamente) nei soggetti luminosi, in questo caso il contrasto era debole ma lo permetteva.
Cita:
Un rifrattore in vetro o supervetro e' ben poco trasparente agli UV e anche chi avesse un rifrattore con un elemento in fluorite cristallina, quell'elemento sarebbe comunque accoppiato ad almeno un elemento in vetro; dopodiche' l'oculare con le sue superfici in vetro taglia ulteriormente l'UV, che quindi, come e' giusto, e' tagliato meglio ancora del visibile (e poi per giunta e' sfuocato). Non possiamo avere la pericolosa situazione di un taglio delle radiazioni visibili a un livello buono mentre gli UV passano indisturbati - possibilita che invece va accuratamente considerata se cerchiamo filtri per osservare il sole a occhio nudo (in tal caso oltre ai filtri dedicati, solo quelli per saldatori possono fornire protezione adeguata su tutto lo spettro).
Allora, anche io, nelle mie ricerche sulla rete (benché mi sia promesso di verificarlo "carta e penna") ho trovato che effettivamente l'UV viene parzialmente tagliato dai vetri alla fluorite sintetica (di cui il mio rifrattore ha almeno un elemento), oltreché da quella naturale. Ovviamente, non potendo fidarmi di informazioni parziali, avevo deciso di prendere un IR-UV Cut. Nella cascata di filtri a valle del prisma di Herschel avevo pensato all'ND 3.0 seguito dal Solar Continuum, il cui grafico è riportato di seguito:
Percentuale di trasmissione in funzione della lunghezza d'onda del Baader Solar Continuum(ringrazio fulvio per avermelo postato all'epoca, mi è stato molto utile)
Come si vede il Solar Continuum Baader taglia una grossa fetta di UV (non tutto) ma NON taglia (o quasi) l'IR. Quindi ho preferito affiancare ai filtri precedenti un IR-cut, ritenendo che l'UV fosse sufficientemente attenuato. Oltretutto la radiazione che arriva a terra (non trovo i dati, ma dovrebbero ritrovarsi sulla rete) è già parzialmente filtrata dall'atmosfera dal lato UV, quindi ritengo (col beneficio del dubbio) di poter stare tranquillo.
Riguardo l'Astrosolar, anche io ritengo che sia sicuro. Ritengo anche che utilizzare a valle di esso un IR-cut non possa di certo far danni ma aumenti la sicurezza di una pellicola che in fase di test avrà quelle caratteristiche ma, per la sua caratteristica delicatezza, "potrebbe" creare problemi per osservazioni prolungate. Non è scientifico, ovviamente, è prudenza

Cita:
Mi sembra che anche Thousand Oaks garantisca il suo film per uso visuale in assoluta sicurezza senza ulteriori filtri.
Le caratteristiche della pellicola TO sono, a parte la colorazione, esattamente le stesse dell'Astrosolar, nonostante, a quanto pare, abbiano prestazioni differenti.
Edit: Vorrei far notare, senza dubitare dell'onestà e buona fede dei rivenditori, che il grafico che ho riportano NON viene integralmente pubblicato sul sito Baader
http://www.baader-planetarium.de/sektion/s37a/s37a.htm#solar_continuumDal grafico che si legge qui sembra che il Continuum tagli tutto intorno al verde, cosa assolutamente non vera (dice soltanto "in combinazione con filtri in luce bianca").