1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: domenica 9 luglio 2006, 15:59 
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Iscritto il: sabato 8 luglio 2006, 13:56
Messaggi: 208
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Si.
Sia PE che AT escono "di serie" con il tripode #884 DeLuxe.
A detta dei possessori, è adeguato, considerando anche che non è un tele da fotografia astronomica (extra-peso).
Pare che i problemi di stabilità siano più a carico delle forcelle: di plastica nelle prime versioni, ora sono in alluminio, e pare che siano ok (boh...).

Un'opzione potrebbe essere quella di comprarmie una seconda montatura equatoriale "come si deve" da usare a Trieste dove sto più tempo, e portare a Roma quella di serie, probabilmente meno valida.
Poi quando dovessi rivendere l'ETX, mi tengo quella equatoriale per il C8.
Però cmq devo vedere quanto mi costa 'sta cosa (probabilmente troppo...), e "confermare" che il mio infoiamento astronomico superi le frustrazioni iniziali, dimostrandosi un hobby duraturo!

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Roberto

LightBridge Deluxe 10" (1270-f/5)
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ETX 70AT (350-f/5)
Oculari Nagler T5 31, Vixen LVW 22, LVW 8, LVW 5, Nagler T6 2,5, LV 40
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MessaggioInviato: domenica 9 luglio 2006, 16:12 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:25
Messaggi: 7923
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
r.felici ha scritto:
Un'opzione potrebbe essere quella di comprarmie una seconda montatura equatoriale "come si deve" da usare a Trieste dove sto più tempo, e portare a Roma quella di serie, probabilmente meno valida.
Poi quando dovessi rivendere l'ETX, mi tengo quella equatoriale per il C8.
Però cmq devo vedere quanto mi costa 'sta cosa (probabilmente troppo...), e "confermare" che il mio infoiamento astronomico superi le frustrazioni iniziali, dimostrandosi un hobby duraturo!


Non ho capito...cosa intendi fare?

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"A Los Angeles hai perso i tuoi privilegi..."


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 Oggetto del messaggio: Re: ETX 125 vs. C6
MessaggioInviato: lunedì 10 luglio 2006, 11:17 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16146
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
r.felici ha scritto:
[CUT]
P.S. Ultima domanda: qualcuno sa se un telescopio può viaggiare come "bagaglio da cabina" in aereo, dal punto di vista del passaggio al controllo di sicurezza?!

Si se rispetta le misure per i colli a mano, per darti un'idea sono ammessi bagagli con (circa) le misure di una valigetta "48 ore"; comunque queste informazioni sono presenti sui siti delle compagnie aeree, visitali per sapere le dimensioni precise.

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Il Cielo a domicilio
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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: lunedì 10 luglio 2006, 11:36 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
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Meglio se in borse non troppo rigide e spesse e dalle forme strane, che potrebbero difficilmente adattarsi alla rigidità degli scomparti sopra la testa, in cui vanno posizionate.

Cieli sereni !

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
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Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi


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MessaggioInviato: lunedì 10 luglio 2006, 12:26 
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 18:25
Messaggi: 1050
Località: Como
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Intervengo un attimo per esprimere un mio modesto parere..

Non capisco tutte le preoccupazioni relative al puntamento dei soggetti astronomici! Ma cosa sta succedendo, stiamo diventando tutti così intellettualmente pigri da non poter più fare quel minimo di fatica per imparare il puntamento manuale?

Passi per il deepsky "debole", ma per i pianeti!

Forse sbaglio, ma credo che per un astrofilo sia Essenziale saper effettuare un minimo di puntamento manuale!
Per me è come il dover acquistare una automobile e mettere subito in conto di acquistare il cambio automatico e il navigatore, perchè si ha paura di non imparare a cambiare o di imparare le strade delle nostre zone.

Le "vie" del cielo sono essenziali per ogni osservatore della volta celeste, impariamo a percorrerle autonomamente.

Non ce l'ho con te r.felici, per carità, il mio è uno sfogo verso una moda del go-to che a mio avviso sta annichilendo la "brillanza" intellettuale degli astrofili.

Ma forse sono io ad avere una visione antiquata e troppo "romantica" dell'astronomia amatoriale.. eh si che non son vecchio, ho 24 anni! :)

Saluti
Marco

P.s = non aborro in toto il go-to, ma ne aborro l'utilizzo in situazioni che non lo necessitano affatto!

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Astronomy, Ham Radio (IZ2), Sci-Fi, History, Philosophy, Speleology, Chemistry.
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"Nascentes morimur, finisque ab origine pendet"


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MessaggioInviato: lunedì 10 luglio 2006, 13:27 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
Messaggi: 5198
Località: Savignano sul Rubicone (FC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Starend, sono totalmente d'accordo con te.
Secondo me l'utilità dei sistemi go-to è da considerare quando si vuole fare astrofotografia e, al limite (anche se personalmente non lo adotterei) quando si fanno osservazioni pubbliche per velocizzare il puntamento.

Ma nell'osservazione visuale in genere, una buona parte del divertimento sta proprio nel sapersi districare tra stelle e oggetti minori fino ad inquadrare ciò che si sta cercando, avendo sempre presente la sua posizione relativamente agli altri oggetti in cielo, anche quelli che sono visibili ad occhio nudo.

Inoltre, una volta che un oggetto è stato trovato due o tre volte mediante star hopping, da quel momento in poi il suo puntamento diventa incredibilmente veloce. Anzi, i più esperti certamente faranno addirittura prima di qualsiasi sistema go-to.

Non solo, ma penso anche che chi ha fatto un po' di pratica nello star hopping, in mancanza di telescopio (ad esempio in vacanza, tanto per dirne una) può trovare grandi soddisfazioni anche solo nell'osservazione ad occhio nudo o con un normale binocolo, ovviamente sotto cieli bui.
Invece temo che i go-to dipendenti si troverebbero in questi casi come pesci fuor d'acqua... o come un'auto senza benzina!

Io resto della mia idea "romantica" del astrofilo visualista: "cos'è quella serie di stelline che vedo lassù? Aspetta che provo a vedere se lì in mezzo, proprio lì, c'è quel famoso anello di fumo che qualcuno chiama nebulosa planetaria ad anello..."
Sai che divertimento a puntare M57 scrivendo sulla tastiera della pulsantiera, e aspettando che il tele in automatico si punti chissà dove verso l'alto, mentre io guardo da un buco della serratura, magari con la testa rivolta verso l'erba del giardino....!

Poi ognuno faccia ciò che preferisce...

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Fabio Babini osserva con: Rifrattore AT80/550
http://www.sbab.it
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MessaggioInviato: lunedì 10 luglio 2006, 14:16 
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Iscritto il: martedì 30 maggio 2006, 11:32
Messaggi: 733
Località: Monopoli
Anche se mi sono avvicinato da poco a questo mondo, condivido gli ultimi due interventi.. il goto cmq ha senso se si vuol fare deep e magari non si ha a disposizione un tele luminoso.. cercare un oggetto deep in questo caso può diventare snervante. Se poi si vuol fare fotografia, come nel mio caso, allora assume ancor più valore.. inutile perdere tempo nel cercare l'oggetto da fotografare, meglio il goto. Il tempo lo si perderà poi per ottenere buoni risultati in fotografia.
Ma nel visuale, sia per il deep che a maggior ragione per pianetri, sono altri i fattori importanti da tenere in grande considerazione piuttosto che il goto.. in effetti in una serata può essere davvero piacevole e divertente cercare e trovare un unico oggetto, con calma e con i propri occhi.

E' un pò come fare una piavevole scoperta.

Ciao
Piero


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MessaggioInviato: lunedì 10 luglio 2006, 14:29 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:25
Messaggi: 7923
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Quello che dico anche io, infatti non vedo l'utilità di mettere un go-to su un 5", che sul deep non è che rende come un 20cm newton, ma nemmeno come un 15, per me è sprecato.

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MessaggioInviato: lunedì 10 luglio 2006, 14:59 
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Iscritto il: sabato 8 luglio 2006, 13:56
Messaggi: 208
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Beh, timidamente, provo a offrirvi una prospettiva diversa sul "GoTo"...

Concordo sul fatto che non possa essere considerata una funzionalità "chiave". E questo soprattutto per l'osservazione in alta risoluzione.
Concordo anche che dedicarsi seriamente all'astronomia significa darsi l'obiettivo di CAPIRE il cielo.

Però all'inizio è assai utile - per un neofita come me - puntare si MANUALMENTE un puntino luminoso che si pensa essere il "pianeta x" (magari non la luna, ovviamente...!) o la "stella y", ma poi averne conferma dall'AutoStar.
Come sapete infatti tutti meglio di me (che sto iniziando), questi sistemi funzionano anche al contrario (ti dicono cosa stai effettivamente osservando), cosa abbastanza "educativa" quando si osserva da soli, senza l'assistenza di amici "esperti", e magari con un background culturale diversissimo (io faccio marketing... le stelle per me sono "roba che brilla..."!).

Provate a considerare l'idea che non tutti quelli che acquistano un tele ci arrivano "ben preparati", ossia con le appropriate competenze e magari qualche esperienza pregressa.

C'è anche gente come me che comincia da zero, con tanta buona volontà, e che vive "in una botta sola" la ENORME complessità di acquisire le conoscenze necessarie per: i) scegliere il tele da acquistere, ii) farlo funzionare, e iii) osservare. Il tutto magari dopo 13 ore di ufficio! :cry:

La curva di apprendimento non è banale, e - personalmente - penso che la tecnologia - se USATA e non SUBITA - sia in se una cosa sempre positiva.

Probabilmente non sono (né sarò mai...!) un purista.... :D

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Roberto

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MessaggioInviato: lunedì 10 luglio 2006, 15:26 
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Secondo me, una volta che avrai in mano il giocattolino automatico finirai inevitabilmente per far fare tutto a lui....

Sempre secondo me, l'ideale per un principiante sarebbe quello di:
1- imparare a riconoscere il cielo a occhio nudo e con un binocolo
2- cominciare a frequentare un'associazione di astrofili che ti facciano provare i loro telescopi e che ti diano, oltre al supporto teorico necessario, anche la motivazione ad uscire per una serata osservativa quando magari, se fossi stato da solo, avresti preferito restare in poltrona a vedere la tv!
3- uno strumento che ti permetta in tutta comodità di "toccare con mano" (ma con la tua mano, non quella del computer) ciò che hai imparato (o letto) solo in teoria.

Ovviamente mi riferisco solo all'osservaione visuale.

La mia paura è che, avendo un sistema go-to, ci si stanchi molto presto di osservare il cielo. Cosa farai quando avrai visto in una sera, diciamo, tutti gli oggetti di Messier visibili con il tuo telescopio? Li riguarderai la sera successiva? E quella successiva ancora?

In ogni caso le osservazioni che ti sono state fatte sono anche in relazione al tipo di telescopio che hai scelto, che, seppur ottimo strumento nel suo campo applicativo, è di per sé un controsenso se abbinato ad un sistema go-to: i pianeti sono talmente semplici da puntare che non serve a nulla il goto; d'altra parte 125mm di apertura sono talmente pochi per il deep che anche quando il sistema avrà puntato M51 e andrai a vedere nell'oculare, non vedrai praticamente nulla se non un abbozzo dei due nuclei delle galassie.
A questo punto, perché non spendere invece quei 1300 o 1400 euro in uno strumento che almeno ti faccia vedere qualcosa?

Ritengo che la spesa sarebbe meglio investita in un etx70 con autostar, che intanto costa 300 euro (quando non lo si trova in offerta al lidl) e poi sta in uno zainetto.

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