1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Il primo forum di astrofili per astrofili, nato nel 2000!
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MessaggioInviato: mercoledì 9 agosto 2006, 14:06 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
Messaggi: 1623
Località: trivero
Shedar ha scritto:
Scusate se ripesco questo vecchio post ma vorrei dire la mia :)


Ad oggi, a quel prezzo, con standard qualitativi così elevati GARANTITI, non esiste niente di paragonabile. Bisogna spendere almeno il doppio o scendere considerevolmente di diametro.
Non c'è davvero nulla con cui potere confrontare i gladii a parità di prezzo ....inutile tirare in ballo robine come i TEC o i Taka (ricordo che un Mewlon da 30 cm costa 17 mila INGIUSTIFICABILI euro e che il Mak TEC da 25 ...25!!! ...cm ne costa 12 mila altrettanto ingiustificabili)

L'unico vero prob, comune a tutto il materiale astronomico made in italy è l'eventuale rivendibilità. Ma penso che nel nostro settore questo aspetto sia l'ultimo da considerare.





dando per scontato che si tratta di un ottimo prodotto, e la reputazione di Lazzarotti mi pare già di per se una garanzia, ti ringrazio di spiegarmi vista la mia inesperienza, quali sono questi standard qualitativi cosi elevati, a parte l'ottica Royce corretta a 1/10. Il resto è profilato metallico sicuramente di qualità e ben lavorato. Ma sta proprio nella sua semplicità la sproporzione. Hai idea di quanto è più costoso produrre un taka? Lo facciamo un conto delle ore di lavoro e del numero di componenti usati?
Che poi i Taka e i Tec abbiano costi un po' troppo esagerati d'accordissimo, ma occorre anche considerare che sul prezzo finale di questi prodotti importati incidono dei costi (che non giustificano il prezzo di vendita ovviamente) immateriali che un prodotto europeo non ha:
10-12% di costi finanziari (trasporto,assicurazione,costi bancari, ecc.);
20-25% di ricarico dell'importatore
e se c'è un distributore locale mettici un'altro 20% a seconda delle situazioni di ogni prodotto o di ogni casa.
Comunque - secondo me - parteggio ovviamente per i Gladio che considero un po' cari, non tanto per le prestazioni che offrono di tutto rispetto, ma per le motivazioni sopra esposte. Poi comunque prima di urlare al miracolo vorrei vedere questi strumenti usati da astrofili "normali", e cioè senza le capacità e indiscusse competenze di Lazzarotti.
Questo non per spirito di polemica, ma solo per indicare un punto di vista che non vuole assolutamente farsi travolgere da test prefabbricati o facili entusiasmi.
ciao
Massimo


p.s. ripeto: parteggio per i Gladio

_________________
non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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MessaggioInviato: venerdì 11 agosto 2006, 22:53 
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Iscritto il: domenica 30 luglio 2006, 10:06
Messaggi: 1476
Io invece non parteggio, quando si tratta di soldini cerco solo di spenderli bene :)
Poco mi importa del ricarico di costi da accolare ai taka o ai tek ....nemmeno se fossero intubati in oro, dal mio punto di vista, varrebbero la cifra a cui son venduti!

Quello che io cerco in un tele è la qualità dell'ottica ed una meccanica che mi consenta di sfruttarla fino in fondo (niente fronzoli strani quindi ..)
Ma ripeto, non pretendo di avere la verità in tasca! Questa è solo la mia opinione.

Cmq perchè non spostare qui' la discussione?

http://www.lazzarotti-optics.com/forum/default.asp

Magari potremmo avere tutti qualche chiarimento...oltre che qualche altra informazione (non ti nascondo che un pensierino sul Gladio lo sto facendo da un po).

_________________
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Video divertentissimo di Corrado Guzzanti


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MessaggioInviato: sabato 12 agosto 2006, 8:32 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4613
Località: Padova
Del 'Gladio' se n'è già parlato parecchio qui ed in altri Forum astronomici.
Quasi tutti convengono che 6000 € per:

- uno specchio primario DK da 315 mm
- uno specchio secondario
- un focheggiatore
- un profilato metallico che sostiene il tutto


siano decisamente troppi, anche se la qualità delle ottiche sembra ottima!
In sostanza mi piacerebbe vedere uno strumento della stessa apertura ma autocostruito (= molto più economico) e dotato di ottime ottiche artigianali (Giacometti? Zen?) in mano ad un astrofilo esperto di hi-res sotto un cielo eccellente (ovviamente con la 'Lumenera'): si noterebbe la differenza?

Donato.


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MessaggioInviato: sabato 12 agosto 2006, 8:41 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9618
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Il prezzo del Gladio secondo me è invece
giustificato per via dell'originalità del disegno,
anche se è stato ripreso da un vecchio
progetto esistente, dalla leggerezza e dalla sua estrema
semplicità. Trovate in giro un 315mm realmente
trasportabile, potete portarlo persino in aereo
come bagaglio a mano (bhe almeno era possibile
prima dell'10 agosto...), potete montarlo su una
montatura Eq6 (quale altro 315mm può essere
retto?) e fare l'HiRes al livello del Lazzarotti che
abbiamo visto e conosciuto. E' vero, i soldi da
pagare sono molti per il "materiale" che si compra,
ma è un prodotto made in Italy che varcherà i nostri
confini, pensato soprattutto per il mercato USA.
Per chi volesse esclusivamente fare l'alta risuluzione
ed è costretto a muoversi per le migliori postazioni
[seeing], il Gladio è una scelta sicuramente indovinata.
Poi, per chi fosse autocostruttore, l'idea da sfruttare
è servita su... un piatto d'argento! :wink:
Cari saluti

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: sabato 12 agosto 2006, 9:39 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 18:08
Messaggi: 1383
Gladio sarà pure un ottimo strumento ma un f/25 è super specializzato insomma uno strumento utilizzato da pochi astrofili ancor meno degli APO (ottimo prototipo ma poco commerciale)
Il Gladio non è paragonabile al Mewlon per via del rapporto focale differente e poi non scordiamoci che lavorare specchi a f/25 non è la stessa cosa che lavorarli a f/10 - f/ 15.
A mio avviso è un prodotto comunque caro.


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MessaggioInviato: sabato 12 agosto 2006, 9:40 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4613
Località: Padova
Danilo Pivato ha scritto:
Poi, per chi fosse autocostruttore, l'idea da sfruttare è servita su... un piatto d'argento!

Veramente molti anni fa esisteva già un'idea simile (l'hai detto anche tu) e ricordo negli anni '80 su S&T un articolo di un cassegrain (?) dalla struttura 'essenziale'. Probabilmente prima o poi qualcuno 'copierà' l'idea, magari utilizzando un bel tubo in fibra di carbonio al posto del profilato in metallo.

Donato.

P.S.: penso anche che quella del trasporto del telescopio in aereo sia la preoccupazione di una minuscola percentuale di astrofili (la EQ6 dove la metto?).

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MessaggioInviato: sabato 12 agosto 2006, 10:04 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 18:08
Messaggi: 1383
doduz ha scritto:
P.S.: penso anche che quella del trasporto del telescopio in aereo sia la preoccupazione di una minuscola percentuale di astrofili (la EQ6 dove la metto?).


Esattamente , ma poi quanti di noi viaggiano in aereo alla ricerca di siti osservativi migliori ?
Per me nessuno e comunque sussiste il problema della montatura trasportabile...


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MessaggioInviato: sabato 12 agosto 2006, 10:10 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:02
Messaggi: 204
Opinione personale:
molti spingono sul fatto che sia trasportabile...
è trasportabile realmente uno strumento a f/25 che richiede una montatura ed un treppiede che pesa probabilmente più di me mentre vi scrivo?
:?:

Che senso ha rendere "trasportabile" uno strumento da postazione fissa, il vantaggio potrebbe essere piuttosto la leggerezza, questo si, fa faticare meno le montature, ma vi sfido a portarlo in giro con una montatura adatta ed un treppiede adatto e poi riposizionare tutto per farlo lavorare bene con quelle focali.


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MessaggioInviato: sabato 12 agosto 2006, 10:19 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9618
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
>penso anche che quella del trasporto del telescopio
> in aereo sia la >preoccupazione di una minuscola
>percentuale di astrofili (la EQ6 dove la >metto?).

Alludevo al fatto che in alcune Farm astronomiche
(Namibia, Cile, Canarie e Arizzona sono una realtà)
al giorno d'oggi per pochi dollari affittano montature
equatoriali già in Polare. Giungerci con il Gladio alla
mano potrebbe essere un nuovo modo di pensare e
fare l'HiRes.
Sono fra le migliori postazioni al mondo che offrono
alte percentuali di notti serene e soprattutto un
eccellente seeing.
Quindi un 315mm laggiù verrebbe sfruttato degnamente! :wink:
Aggiungete poi che fare HiRes qui in Italia è
frustrante: aspettare quelle 2 o 3 notti all'anno in grado
di sfruttare il potere separatore di un 315mm potrete ben
capire che l'idea non è poi tanto malsana...
Ciao, Danilo

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MessaggioInviato: sabato 12 agosto 2006, 11:08 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
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Località: Padova
Danilo Pivato ha scritto:
Alludevo al fatto che in alcune Farm astronomiche
(Namibia, Cile, Canarie e Arizzona sono una realtà)
al giorno d'oggi per pochi dollari affittano montature
equatoriali già in Polare.

Se io avessi la possibilità di andare regolarmente in Namibia, Arizona, Cile ecc. non lo farei certo per guardare Giove o Saturno poco meglio di come appaiono 2/3 volte l'anno a casa mia (cosa impossibile per il deep ormai da mezzo secolo)!

Donato.


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