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 Oggetto del messaggio: Re: takahashi toa150
MessaggioInviato: sabato 15 novembre 2008, 9:56 
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Iscritto il: giovedì 4 settembre 2008, 8:10
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Ciao STEFANO!!!! secondo me ti conviene tenerti stretto i C9-1/4,chiunque lo ha venduto poi si è amaramente pentito!!!!! Corrado


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 Oggetto del messaggio: Re: takahashi toa150
MessaggioInviato: sabato 15 novembre 2008, 10:07 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
Messaggi: 6292
corradodinoto ha scritto:
Ciao STEFANO!!!! secondo me ti conviene tenerti stretto i C9-1/4,chiunque lo ha venduto poi si è amaramente pentito!!!!! Corrado


Ehm io non sono pentito :wink:

Guardare le immagini di Damian è come guardare una attrice o una velina in tv. Sono nelle migliori condizioni possibili tra luci, vestito, trucco, cure, ecc. E le immagini di Damian a seeing 9-10/10 devono PER FORZA essere strepitose!


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 Oggetto del messaggio: Re: takahashi toa150
MessaggioInviato: domenica 16 novembre 2008, 0:50 
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Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 14:07
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Località: Cogorno (GE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
fulvio mete ha scritto:
Ciao:
Cita:
per le foto si veda il topic: MAK 180 e C9e1/4, ve le ho postate lì.


Quanto al tema del topic, premetto di essere un profondo estimatore dei prodotti TaKahashi, dei quali ho posseduto un rifrattore da 128mm ed uno da 60 mm.Il Toa 150, seppur uno strumento con votazione fotografica dovrebbe quindi essere eccellente.
Ciò premesso, ho visto le foto postate da Paolo e la migliore come rifrattore mi è parsa quella di Giove del 178 ED Meade, che ho avuto peraltro modo di provare in più di una occasione, oltre che possedere il suo fratello minore da 130.In realtà, per inciso, il problema principale di tali rifrattori non erano le ottiche, tutto sommato abbastanza buone, a parte un residuo di aberrazione cromatica, ma le celle, spesso fatte male, che davano origine a frequenti scollimazioni ed astigmatismo.
Sono quindi andato sul sito di Damian Peach, che reputo il miglior astrofotografo in Hi Res, ed ho scaricato due sue foto di Giove effettuate col C9,25 e col C14, paragonandole in un collage a quella del 178 proposta da Paolo, collage che allego lasciando a voi ogni commento.Per quanto mi riguarda, mi sembra che quella col C9,25 sia la migliore.



Carissimo Fulvio,
mi hai anticipato sulla risposta.
Le foto fatte dal 178mm Meade sono state riprese dall'Africa con un seeing sicuramente eccellente per non parlare della trasparenza che probabilmente è superiore a Barbados.
Il diametro a parità di seeing ed anche di ottica, non ha paragoni. Il prezzo non c'entra assolutamente nulla, come ha detto Paolo.
Ho un amico americano, che è molto benestante, il quale ha diversi rifrattori e riflettori di ogni tipo. Fra questi un eccellente AP 7" ed un Takahashi Mewlon 250. Facendo un paragone dal suo giardino, montando l'AP 7" su di una AP900 ed il Mewlon su di una Takahashi EM200, con seeing valutato a circa 8/10 il risultato ha strabiliato anche lui: M13 ha molte più stelle risolte fino al cuore sul Mewlon, inoltre quest'ultimo ha una puntiformità stellare simile al rifrattore. Su Marte mi ha detto che è incredibile il miglior contrasto e la maggior risoluzione di dettagli. Ed altro ancora...
Ora se voi vi fate due conti, nonostante l'AP 7" sia più vecchio, quest'ultimo costa come minimo il triplo del Mewlon...ma come minimo!!!!!
Questo vuol semplicemente dimostrare che quando degli strumenti si equivalgono in qualità costruttiva o poco più, il diametro gioca un punto di forza enorme!
Ergo: fra un TOA 150, pur eccellente che sia, ed un ottimo C 9 1/4 (ricordiamoci che Damian si è scelto il modello fra decine e che il suo sicuramente non è paragonabile ai classici commerciali che si vedono in giro) in ripresa non c'è proprio paragone. Il TOA su Saturno a 6/7m di focale se riesce ad andare a 5fps ce n'è d'avanzo e chissà con quale abbassamento di luminosità!
Se parliamo invece di fotografia deep-sky, allora qui il paragone non si può proprio fare: il TOA è eccellente ed in questo caso il C 9 1/4 manco ci si avvicina!
Ricapitolando, per le riprese hi-res il diametro conta moltissimo ovviamente se è legato ad una giusta qualità ottica. Se poi uno riesce a procurarsi un rifrattore da 250mm, bhè allora le cose cambiano...chissà però su quale montatura viene messo!
Raf

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occorre guardare con occhi che vogliono vedere,
che credono in quello che vedono..."
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risoluzione dei telescopi" (Newton)
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 Oggetto del messaggio: Re: takahashi toa150
MessaggioInviato: domenica 16 novembre 2008, 6:03 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
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Ciao, Raf:

Cita:
Questo vuol semplicemente dimostrare che quando degli strumenti si equivalgono in qualità costruttiva o poco più, il diametro gioca un punto di forza enorme


E' esattamente quello che l'esperienza di possesso di una cinquantina di telescopi e quella di test di oltre un centinaio mi ha insegnato:
a parità di qualità costruttiva ottico-meccanica non c'è sostituto al diametro.

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 Oggetto del messaggio: Re: takahashi toa150
MessaggioInviato: domenica 16 novembre 2008, 10:24 
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e adesso vaglielo a dire a quelli che dicono che basta e avanza un buon 20 cm per l'alta risoluzione! Voi parlate di riprese, ma io ci metto anche il visuale (vedi il topic C9 vs Mak180).

A parte le polemiche, bisognerebbe capire le ragioni di osservazioni ed esperienze così tanto discordanti

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 Oggetto del messaggio: Re: takahashi toa150
MessaggioInviato: domenica 16 novembre 2008, 12:31 
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Iscritto il: martedì 19 giugno 2007, 9:03
Messaggi: 465
Raf ha scritto:
Ho un amico americano, che è molto benestante, il quale ha diversi rifrattori e riflettori di ogni tipo. Fra questi un eccellente AP 7" ed un Takahashi Mewlon 250. Facendo un paragone dal suo giardino, montando l'AP 7" su di una AP900 ed il Mewlon su di una Takahashi EM200, con seeing valutato a circa 8/10 il risultato ha strabiliato anche lui: M13 ha molte più stelle risolte fino al cuore sul Mewlon, inoltre quest'ultimo ha una puntiformità stellare simile al rifrattore. Su Marte mi ha detto che è incredibile il miglior contrasto e la maggior risoluzione di dettagli. Ed altro ancora...

Caro Raf,

A leggere i tuoi interventi, mi sembri persona molto assennata e con la testa sulle spalle, quindi mi permetto di darti un piccolo spunto di riflessione.

Il tuo amico “molto benestante” ha avuto un’esperienza osservativa. Benissimo.
Non conoscendolo, ne ho per default la massima stima e prendo la sua esperienza come tale.

Per quanto mi riguarda, ho una trentina d’anni di esperienze osservative (fatte coi miei propri occhi) che mi raccontano tutt’altra storia. Penso di averlo già detto una quantità innumerevole di volte: ho avuto negli anni accanto un C14 e un ED 178, un µ250 e un FS-152 (+ un EDT180), un C9 e un EDF155, un Mak250 f/20 e un AP152 f/12... arrivando fino a un Cassegrain da 24” con APO 6” in parallelo... parlo di strumenti utilizzati per giorni e giorni, non dietro cui ho buttato l’occhio tre minuti... strumenti miei o di cui ho avuto lungo uso continuativo. A me questi confronti continui hanno raccontato (e continuano a raccontare) tutt’altra storia. Per un µ250, l’FS-152 basta e avanza. Poi il 180 EDT non ne parliamo...

A poco a poco, i vari C14, Mak et similia, hanno cambiato proprietario. E non perché avessi bisogno di peculio, ma perché prendevano polvere in un angolo, e a me dispiace assai vedere uno strumento non utilizzato... Ti parlo quindi di tutte valutazioni fatte non su carta “prima” e/o “invece” dell’acquisto e relativo uso, ma sul cielo “dopo” l’acquisto e il relativo uso...

Accanto a me, sia in questo forum che altrove, ci sta una combriccola di altri fanciulloni che ha pari esperienze a riguardo (sempre con svariati strumenti di proprietà, non per sentito dire o letto sulle riviste).

Insomma, cosa ci vogliamo raccontare: che faccio parte di una schiera di visionari masochisti che danno via strumenti che vanno una meraviglia per tenersi stretti strumenti che vanno peggio...?!
Sinceramente, ti pare plausibile ciò...?!?!

Per inciso, torno dall’Osservatorio di Paris-Meudon dove accanto al Cassegrain da un metro di diametro ( f/eq = 22.1, primario f/3 ), c’è piazzato un bel rifrattore da 31 cm ( f/16.8 ) da 5 metri e venti di focale (ti accludo foto della culatta) sia per un utilizzo planetario in alta risoluzione che per altro ancora. Sono visionari e masochisti anche gli Astronomi di Meudon...?! Eppure hanno un metro di Cassegrain con zero termiche (primario esposto e a temperatura ambiente) lì accanto...

Dai su, scherzare va bene, ma crederci pure è diverso...;–)
Allegato:
MAX_6911.jpg [153.65 KiB]
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Da’ retta: se p.e. il tuo amico ha uno Starfire 178, è capace che dopo vent’anni d’uso possa necessitare una piccola messa a punto (le celle erano diverse dall'EDT180). Se chiama Christen gliela fa anche gratis.

Se poi, dopo il “service” di AP, il tuo amico continua a pensare che la puntiformità delle stelle sia equivalente al µ250 — faccio spesso esperimenti di focalizzazione e, credimi, ne so qualcosina di “puntiformità” delle stelle — suggeriscigli pure di scrivermi, ché lo sbarazzo volentieri di quel pezzaccio di vetro...;–)

Raf ha scritto:
Ricapitolando, per le riprese hi-res il diametro conta moltissimo ovviamente se è legato ad una giusta qualità ottica. Se poi uno riesce a procurarsi un rifrattore da 250mm, bhè allora le cose cambiano...chissà però su quale montatura viene messo!

Guarda, niente 250 al momento, ma se ti accontenti di due 200 ipercorretti, casomai un giorno vieni da me e qualcosina la puoi vedere coi tuoi occhi.
In gamba,

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: takahashi toa150
MessaggioInviato: domenica 16 novembre 2008, 18:37 
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Iscritto il: mercoledì 7 febbraio 2007, 10:07
Messaggi: 160
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grazie per i contributi che mi hanno senz'altro aiutato a capire. mi sembra di cogliere che ci sia una grossa differenza quando si parla di strumenti per il visuale e quando invece si parla di riprese fotografiche e la "battaglia" tra riflettori e catadiottrici viene vinta in dipendenza da ciò che fai da quale oggetto punti e da che condizioni hai al contorno. forse sto banalizzando troppo? ma ormai penso che ai miei livelli, per le riprese fotografiche, catadiottrici e rifrattori siano complementari e non confrontabili.

un saluto a Corrado che vedo anche lui ormai parte di questa famiglia! e... non ti preoccupare ho capito che il tutto va meditato in maniera più approfondita!

cieli sereni a tutti!

_________________
Stefano


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 Oggetto del messaggio: Re: takahashi toa150
MessaggioInviato: domenica 16 novembre 2008, 20:46 
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Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 14:07
Messaggi: 4758
Località: Cogorno (GE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao Max,
vorrei che prima della tua eventuale risposta legga attentamente quello che ti dico: non esiste un telescopio perfetto per ogni esigenza astronomica. Bensì esistono perfetti telescopi per ogni "singola" esigenza ed ognuno differisce dall'altro.
Quindi non metto in dubbio puntiformità e contrasto di un eccellente rifrattore...bensì metto assolutamente in dubbio la risoluzione, dinamica e luminosità! Di questo stavo parlando nel topic e di questo continuo a parlare e pensare. Il diametro raccoglie più luce e risolve dettagli più fini: questa è la matematica...I gusti poi sono una cosa oggettiva...
Veniamo ora alla tua risposta.



massimilianolattanzi ha scritto:

Caro Raf,

A leggere i tuoi interventi, mi sembri persona molto assennata e con la testa sulle spalle, quindi mi permetto di darti un piccolo spunto di riflessione.


Ciao Max,
ben volentieri...

Cita:
Il tuo amico “molto benestante” ha avuto un’esperienza osservativa. Benissimo.
Non conoscendolo, ne ho per default la massima stima e prendo la sua esperienza come tale.


Ottima persona e molto preparata, possessore anch'egli di un parco tele da fare invidia...

Cita:
Per quanto mi riguarda, ho una trentina d’anni di esperienze osservative (fatte coi miei propri occhi) che mi raccontano tutt’altra storia. Penso di averlo già detto una quantità innumerevole di volte: ho avuto negli anni accanto un C14 e un ED 178, un µ250 e un FS-152 (+ un EDT180), un C9 e un EDF155, un Mak250 f/20 e un AP152 f/12... arrivando fino a un Cassegrain da 24” con APO 6” in parallelo... parlo di strumenti utilizzati per giorni e giorni, non dietro cui ho buttato l’occhio tre minuti... strumenti miei o di cui ho avuto lungo uso continuativo. A me questi confronti continui hanno raccontato (e continuano a raccontare) tutt’altra storia. Per un µ250, l’FS-152 basta e avanza. Poi il 180 EDT non ne parliamo...


Beato te che ti puoi permettere tutti questi strumenti. Complimenti per le scelte...

Cita:
A poco a poco, i vari C14, Mak et similia, hanno cambiato proprietario. E non perché avessi bisogno di peculio, ma perché prendevano polvere in un angolo, e a me dispiace assai vedere uno strumento non utilizzato... Ti parlo quindi di tutte valutazioni fatte non su carta “prima” e/o “invece” dell’acquisto e relativo uso, ma sul cielo “dopo” l’acquisto e il relativo uso...


Sono certo che non gli hai venduti perchè bisognoso di peculio, come lo hai chiamato tu. Chi compra tutti questi gioielli non certo li rivende per soldi! Ce ne ha abbastanza per tenerseli pure tutti...Concordo comunque che è inutile tenere ciò che non si utilizza e nel caso della tua scelta in base alle tue esigenze astronomiche, hai fatto benissimo a darli via!

Cita:
Accanto a me, sia in questo forum che altrove, ci sta una combriccola di altri fanciulloni che ha pari esperienze a riguardo (sempre con svariati strumenti di proprietà, non per sentito dire o letto sulle riviste).


Beati anche loro...siete proprio fortunati :wink:


Cita:
Insomma, cosa ci vogliamo raccontare: che faccio parte di una schiera di visionari masochisti che danno via strumenti che vanno una meraviglia per tenersi stretti strumenti che vanno peggio...?!
Sinceramente, ti pare plausibile ciò...?!?!


Sicuramente no. E non mi permetterei mai di dirlo. Infatti concordo nel dar via ciò che non si utilizza. Spesso però succede che ciò che non va bene per alcuni, è perfetto per altri...Nel caso di Damian Peach se tu gli proponi un rifrattore apo da 200mm al posto del suo C14, te lo tira in testa tipo giavellotto! Come vedi non tutti abbiamo le stesse preferenze...e meno male!!!!!

Cita:
Per inciso, torno dall’Osservatorio di Paris-Meudon dove accanto al Cassegrain da un metro di diametro ( f/eq = 22.1, primario f/3 ), c’è piazzato un bel rifrattore da 31 cm ( f/16.8 ) da 5 metri e venti di focale (ti accludo foto della culatta) sia per un utilizzo planetario in alta risoluzione che per altro ancora. Sono visionari e masochisti anche gli Astronomi di Meudon...?! Eppure hanno un metro di Cassegrain con zero termiche (primario esposto e a temperatura ambiente) lì accanto...


Ma senti, all'osservatorio di Paris-Meudon, presumibilmente a Meudon(Parigi), hanno un seeing così performante da sfruttare a pieno un un metro di diametro? Mi sembra ovvio che un rifrattore di 31cm nel 95% delle serate sia meglio del fratellone no? Che discorsi dici? Cavolo stiamo parlando fra persone serie mica astrofiletti da 4 soldi che si divertono a far credere alla gente le belle favole no? Ovvio che se all'osservatorio capita una serata dove, e dico dove, il seeing vada oltre la risoluzione massima aquisibile del 31cm non c'è storia no? E sennò pure in Cile avrebbero tutti dei bei rifrattori da 30cm al posto di metri e metri di diametri no? Cerchiamo di non confondere la gente...

Cita:
Dai su, scherzare va bene, ma crederci pure è diverso...;–)


E chi scherza scusa? Sei davvero convinto che in una serata da 8/10 un 170mm risolva più dettagli di un 250mm? Cavolo qui stiamo andando contro le leggi della matematica...

Cita:
Da’ retta: se p.e. il tuo amico ha uno Starfire 178, è capace che dopo vent’anni d’uso possa necessitare una piccola messa a punto (le celle erano diverse dall'EDT180). Se chiama Christen gliela fa anche gratis.


E' molto amico di Christen e penso che lo abbia già fatto...poi tutto ci sta, magari era pure da riassettare un pò anche se non credo vista la sua maniacalità.
Figurati al riguardo che in un'altra serata di quelle ottime, per intenderci, in visuale il più bel Giove da lui osservato è stato da un dobson 18"!!!! E non dirmi che è meglio dello Starfire o altri AP che siano. Semplicemente con un seeing ottimo ed una buona lavorazione i 45cm si fanno seriamente sentire...

Cita:
Se poi, dopo il “service” di AP, il tuo amico continua a pensare che la puntiformità delle stelle sia equivalente al µ250 — faccio spesso esperimenti di focalizzazione e, credimi, ne so qualcosina di “puntiformità” delle stelle — suggeriscigli pure di scrivermi, ché lo sbarazzo volentieri di quel pezzaccio di vetro...;–)


Non ho MAI scritto che è equivalente. Ho scritto "simile" e quindi c'è differenza. L'ostruzione che ha il Mewlon non lo aiuta in questo ma ciò non vuol dire che il Mewlon ha una puntimorfità "refractor-like" come del resto dicono in tanti, me compreso.

Cita:
Guarda, niente 250 al momento, ma se ti accontenti di due 200 ipercorretti, casomai un giorno vieni da me e qualcosina la puoi vedere coi tuoi occhi.
In gamba,

Max


Mi accontenterei eccome...il problema è che non me ne faccio nulla. Continuo a preferire il mio "modesto" Ariete 12,5" perchè continuo fermamente a credere che il diametro in ripresa è fondamentale ovviamente rispetto al seeing della serata!
Stai in gamba Max e divertiti con i tuoi bestioni! A me basta molto ma molto meno!
Raf

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 Oggetto del messaggio: Re: takahashi toa150
MessaggioInviato: domenica 16 novembre 2008, 22:28 
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Ciao, Max:

Cita:
Per inciso, torno dall’Osservatorio di Paris-Meudon dove accanto al Cassegrain da un metro di diametro ( f/eq = 22.1, primario f/3 ), c’è piazzato un bel rifrattore da 31 cm ( f/16.8 ) da 5 metri e venti di focale (ti accludo foto della culatta) sia per un utilizzo planetario in alta risoluzione che per altro ancora. Sono visionari e masochisti anche gli Astronomi di Meudon...?! Eppure hanno un metro di Cassegrain con zero termiche (primario esposto e a temperatura ambiente) lì accanto...

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A questo punto sembrerebbe che i vari riflettori da 2-3-4-5-6-8- 10 metri e più che equipaggiano gli osservatori di tutto il mondo, più il telescopio spaziale, siano degli autentici svarioni, meglio i rifrattori da un metro tipo Yerkes, o quello (ottimo) Zeiss da 40 cm della specola vaticana, che ho avuto modo di vedere a marzo di quest'anno in una visita di tre giorni presso la Specola.
Io ci andrei cauto: una cosa sono le preferenze, un'altra i dati oggettivi, come le immagini che ho postato.
Sul piano delle preferenze e della godibilità della visione diretta e delle immagini, i rifrattori sono al top, ma quando si tratta di ricerca,specie di quella in lunghezze d'onda esotiche, è il diametro che conta: dopotutto non mi risulta che la Specola Vaticana abbia spostato il suo eccellente Zeiss da 40 cm sul monte Graham in Arizona, ma adotti un molto più utile specchio da 1,8 mt specializzato per l'IR.
Diciamo quindi che sul topic sono in perfetta assonanza con la posizione di Raf.

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 Oggetto del messaggio: Re: takahashi toa150
MessaggioInviato: lunedì 17 novembre 2008, 19:31 
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Ribadisco che il vantaggio dei grossi diametri non è tanto la maggior risoluzione (limitata dal seeing che c'è in quel particolare momento) ma la visione più contrastata, più colorata, più satura che si ha di tutti quei particolari che hanno dimensioni maggiori del limite risolutivo.
Ma insomma le bande di Giove si vedono più colorate in un 100mm (anche se super-iper-mega-apo) o in un 400 mm (anche se ostruito)?
Riporto una osservazione fatta col 45 cm (di legno!!)

"5-5-2003: meravigliosa osservazione di Giove col 45. Giornata molto calda per il periodo (>25°), preparo il dob già all'imbrunire. Senza attendere nulla per la stabilizzazione termica, carico l'SWA 13,8 a 140x, metto a fuoco e l'immagine di Giove si presenta subito nitidissima e contrastata; passo poi subito a 315x con l'LV 6: l'immagine sfuocata è assolutamente ferma, tranquilla, senza nessun ribollimento. A fuoco Giove si presenta con una visione paradisiaca, da sogno: il seeing è quasi perfetto , il contrasto altissimo, il bordo netto, i dettagli e le sfumature innumerevoli. Ho l'impressione di vedere una immagine da web-cam come livello di dettaglio ma la delicatezza delle sfumature di colore rendono l'immagine visuale ancora più bella."

Tanto per restare negli esempi citati: non posso assolutamente credere che Giove si veda peggio (nel senso che ho detto all'inizio)nel Cassegrain da 1 m rispetto al rifrattore da 30cm

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