Nicola ha scritto:
L'ETX,essendo stato comprato dall'offerta Lidl,offriva oculari di qualità a dir poco pessima.Non avevano neanche la marca,niente di niente. Addirittura la Luna aveva i bordi viola. Per non parlare del sistema scomodissimo di messa a fuoco,che richiedeva forti vibrazioni del tubo ottico senza poter quindi capire quando l'oggetto veniva realmente messo a fuoco. Con l'altro storico Bresser invece vedeve tranquillamente le bande principali di Giove con i suoi 4 satelliti galileiani e Saturno era una meraviglia. Qualche bell'ammasso aperto sono riuscito a scorgerlo con soddisfazione. Come dice Fede effettivamente con il Mak avrei problemi di condensa. Vabbè ho capito, 12 anni di passione astronomica me lo confermano, non ho i soldi per poter fare astronomia.
Vero che i soldi per fare astronomia non bastano mai, ma è un'altro discorso: non demordere.
Stiamo ai nostri strumenti, altrimenti ci viene da piangere. Secondo me, a questo punto è possibile che tu sia incappato in un ETX difettoso e hai comunque 5 anni di assistenza. Ti parlo così perché li possiedo entrambi ed essendo moderatore in un forum che parla soltanto di ETX, ho presente una certa casistica. Ma la comparazione con lo Skylux l'hai fatta coi due strumenti di fianco o in serate diverse? Certo che sullo Skylux vedi meglio luna, pianeti e anche il sole, ma sul deep è l'opposto. Parlo sempre con gli accessori originali che, tranne il 4 mm troppo scuro, non sono totalmente da buttare: Meade MA. Con dei semplici Plossl Celestron acquistabili per pochi dollari per corrispondenza dagli USA, le cose migliorano ulteriormante.
Per quanto riguarda i tuoi guai segnalati:
- L'alone blu è prerogativa di tutti gli acromatici a corta focale (motivo per cui lo vedi meno con l'altro) e lo puoi limitare (non eliminare se no non venderebbero più gli apo) con un filtro adeguato
- Il focheggiatore è effettivamente stato progettato da un tecnico con gravi problemi esistenziali, ma è eliminabile: a) svitando il fermo con l'apposita chiave a brugola di passo inglese e serrando dopo aver regolato il gioco, b) poi inserendo come prolunga un tubino di gomma a pressione nel pomello; sempre negli Usa vendono anche prolunghe ad hoc per 6 o 7 euro, molto più estetiche.
La foto che ho postato parla da sola e in più posso dirti che con un amico, in una serata primaverile di seeig veramente buono, ma dalla periferia di Ravenna, con il 4mm in dotazione, che è tutto dire, abbiamo visto la Cassini su Saturno. A tal proposito ne approfitto per far presente che questo oculare forse è stato maltrattato oltre i suoi innegabili demeriti (sicuramente non è un Nagler e un buco di serratura è più comodo!), perché usandolo si va sovente oltre il limite teorico dello strumento rispetto alle condizioni di osservabilità. Inoltre posso confermarti che non c'è mai stata da parte mia osservazione su Giove dove non abbia visto le bande, a volte anche in condizioni sfavorevoli.
Da tutta la vicenda non vorrei che i tuoi giudizi un po' frettolosi ti facessero trovare male con qualsiasi strumento: Col Mak il deep fa schifo, il Newton non sta collimato, la montatura del Dobson non è fluida...
Oltre che potenzialmente costosa, l'astronomia necessita di pazienza e un briciolo di manualità.
Ciao
Maurizio