1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: mercoledì 10 maggio 2006, 17:00 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 10:44
Messaggi: 51
Località: Verbania
Sono pienamente d'accordo nel criticare la messa a fuoco elettronica dell'RCX (c'è anche la possibilità di collimarlo elettronicamente :shock:! ... forse come optional metteranno anche il leva tappo/copriottiche elettronico :P ), ma penso che non sia per un problema di comodità quello, quanto per avere la possibilità di messa a fuoco automatica (con CCD) o comunque per una messa a fuoco di precisione... accessorio direi superfluo per un visualista :D !

So di non rappresentare l'astronomo D.O.C... anzi... ma lasciatemelo dire W IL GOTO... a me lo star hopping non è mai piaciuto e sinceramente non m'ha mai dato soddisfazione... che ce posso fà :D !

Sarà poi che per me l'astronomia più che una sfida è un modo per rilassarmi la sera ammirando le meraviglie celesti... mi sa che più che astronomo... sono un astro-esteta :D !!!

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MessaggioInviato: mercoledì 10 maggio 2006, 17:02 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:25
Messaggi: 7923
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
E bravo tami, W la poltrona eh? :D :D A me lo star-hopping è sempre piaciuto, mi ha entusiasmato fin da piccolo, sarà perchè il 50-700 non aveva il go-to!!


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MessaggioInviato: mercoledì 10 maggio 2006, 17:09 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 10:44
Messaggi: 51
Località: Verbania
Marco Bracale ha scritto:
E bravo tami, W la poltrona eh? :D :D

Meglio se con il goto anche quella :P !!!

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MessaggioInviato: mercoledì 10 maggio 2006, 17:19 
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 18:25
Messaggi: 1050
Località: Como
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ho avuto già modo di affrontare l'argomento GO-TO con gli utenti del mio canale di astronomia, in particolare mi sono trovato sostanzialmente daccordo con quanto espresso da Rick Deckard (che molti di voi conosceranno via rete)..

Come dicevo io sono invece "schierato" dall'altro lato della barricata, ovvero sono assolutamente contrario all'utilizzo dei sistemi Go-to. Per carità non li metto certo al bando, anzi sono conscio che tali sistemi possano risultare estremamente utili in molti casi particolari (astrofili anziani, serate pubbliche, programmi che prevedono osservazioni sistematiche di molti soggetti...).

Non li raccomanderei invece mai al neofita o al "comune" astrofilo. Un sistema go-to non permette di prendere dimestichezza con i concetti base di geografia celeste, e rappresenta la tendenza consumistica attuale dell'avere e ottenere subito tutto, senza sforzo o apllicazioni alla materia.
Sinceramente un astrofilo che non sa nulla di geografia/meccanica celeste lo paragono ad un pilota che non sa come funziona la sua macchina.

Poi signori, siamo sinceri.. in cielo ci sono tantissimi oggetti ma contemporaneamente ce ne sono anche ben "pochi"..
Tralasciando luna e pianeti (per i quali spero nessuno necessiti di go-to), la visione degli altri soggetti con strumenti ordinari non ci permette certo di godere di visioni da favola.. spesso e volentieri quello che più ci emoziona é il sapere che stiamo osservando oggetti elusivi, lontanissimi, vecchissimi, etc.. l'immagine in se non é invece spesso propriamente esaltante.
La fatica che mettiamo quando cerchiamo un oggetto nel cercatore contribuisce a dare un valore aggiunto non trascurabile all'appagamento della visione stessa.

Con un Go-To, nell'arco di una sola serata limpida siamo in grado di "bruciarci" tutti gli oggetti interessanti che parimenti avremmo avuto modo di osservare magari nell'arco di due-tre mesi.. rischiando di ritrovarci a saltellare freneticamente da un soggetto all'altro, per "collezionare" un numero di osservazioni..

Mi sono espresso non molto bene, ma questo é il mio pensiero ;)

Saluti
Marco

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MessaggioInviato: mercoledì 10 maggio 2006, 17:19 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
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tami ha scritto:
Sono pienamente d'accordo nel criticare la messa a fuoco elettronica dell'RCX (c'è anche la possibilità di collimarlo elettronicamente :shock:! ... forse come optional metteranno anche il leva tappo/copriottiche elettronico :P ), ma penso che non sia per un problema di comodità quello, quanto per avere la possibilità di messa a fuoco automatica (con CCD) o comunque per una messa a fuoco di precisione... accessorio direi superfluo per un visualista :D !
...


Infatti immagino sia essenziale per astrofotografia, ma mi pare di aver letto su una recensione americana (Cloudy Nights), che sia possibile focheggiare SOLO elettricamente...non mi sembra una gran furbata, ma magari mi sbaglio

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Claudio

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MessaggioInviato: mercoledì 10 maggio 2006, 17:25 
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Anche io mi considero un "esteta" più che un vero astronomo-amatoriale, però...
...però anche io sono stato tentato dal go-to (ETX 70 al LIDL), e quando smadonno per cercare qualcosa...magari averci il go-to! Mi viene da pensare.
Ma poi mi conosco, e siccome capita che a volte passino anche mesi tra una osservazione seria e l'altra, mi accorgo che nel frattempo mi sono "dimenticato" qualche punto di riferimento, qualche costellazione minore (Delfino, Freccia, ecc...), e non sono contento finchè non prendo la cartina e la ritrovo!!! Ecco, io personalmente avrei paura di impogrirmi troppo col go-to, e di arrugginirmi ulteriormente. Quando mi accorgo di queste mie lacune, mi dà un po' fastidio.

Però, come dicevo, questa è la MIA filosofia, e non è detto che tutti debbano condividerla. Se io sono masochista, non vedo perchè negare la soddisfazione della poltrona-go-to a qualcun'altro! :lol: :lol: :lol: :lol:
Se non ci si diverte, ognuno a modo suo, che hobby è???

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MessaggioInviato: mercoledì 10 maggio 2006, 18:02 
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Beh indubbiamente il go-to ha i suoi enormi vantaggi...penso che chi lo abbia, debba fare un po e un po:se c'è una serata in cui non deve fare fotohgrafie o riprese, perchè non concedersi la sfida dello star-hopping?


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MessaggioInviato: mercoledì 10 maggio 2006, 20:48 
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Località: Pescara
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ricordo una sera quando ancora avevo il c5 +, mi divertii tantissimo a cercare e trovare solo 2 oggetti. Una volta trovati,con gran fatica, ero li ad osservarli ben bene sapendo che una volta spostato il tele, non li avrei più trovati facilmente.Ora con lo skyscan tutto è troppo semplice, inquadrato un oggetto,gli dai una sbirciatina fugace e via su un altro.
E' come avere una tavola piena di leccornie, assaggi un pò di tutto ma non ti gusti nulla veramente appieno.
Nicola


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MessaggioInviato: mercoledì 10 maggio 2006, 22:46 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:06
Messaggi: 4146
Località: Siracusa
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Enobarbo ha scritto:
Il Celestron CPC 800 XLT è l’ultima versione del famoso C8 di casa Celestron. È un telescopio computerizzato Schimdt-Cassegrain, di 203 mm di apertura e 2032 mm di focale: in questo l’ottica ha le stesse caratteristiche dei precedenti modelli.
Ma c’è una cosa in più, davvero notevole: il nuovo trattamento delle ottiche, che si chiama XLT.
A mio parere la Celestron ha superato se stessa perché rispetto al vecchio Starbright è molto più luminoso e non sembra un f/10.
Ho letto su diversi newsgroup inglesi i pareri di molti astrofili che hanno provato i Meade lx200 UHTC e le ottiche Celestron CPC con trattamento XLT.
A loro parere la formula UHTC Meade risulta equivalente al vecchio Starbright Celestron, quindi il trattamento XLT sembra davvero superiore.
Tuttavia, io non posso confermare queste ipotesi perché non ho mai usato un Meade e non ho avuto la possibilità di fare una prova comparativa. Mi limito solo a sottolineare la grande luminosità che caratterizza questi nuovi Celestron.

Prime impressioni:Il telescopio è davvero ben costruito: ha un robusto treppiede che si apre in pochi secondi, premendo semplicemente un tensionatore centrale. Il blocco ottica-forcella pesa intorno ai 19,5 kg ed è davvero pesante, però in compenso è massiccio. Per rendere operativo il CPC basta inserirlo dentro il relativo perno sulla parte superiore del treppiede, stringere le tre viti di blocco e si è pronti per iniziare la serata osservativa.
La base della forcella ha un diametro di 22 o 23 centimetri. Qui spiccano le varie porte per l’autoguida, la pulsantiera Nexstar e la porta PC che serve ad aggiornare il firmware dei motori. In più ci sono altre due porte per collegare accessori addizionali. La cosa che salta subito all’occhio sono le manopole delle frizioni: grandi e comode da usare, progettate per l’uso con i guanti. Anche la maniglia di trasporto è sovradimensionata, e la pulsantiera del Nexstar reca tasti altrettanto comodi. Si illumina di un tenue e gradevole colore rosso che ne rende possibile l’uso in piena oscurità senza dare fastidio all’osservatore. La forcella è molto robusta. Ha un design ergonomico ed è a mio parere la migliore forcella finora realizzata su strumenti commerciali, che spesso spiccano per le loro forcelle un po’ traballanti e sottodimensionate. Questo problema non esiste con il CPC. Il cercatore si innesta molto facilmente nel tubo grazie ad un sistema di tre anelli che sono protetti da un piccolo cuscinetto in gomma. Così non c’è pericolo di rigarlo quando si agisce sui pulsanti di collimazione.

Prova sul campo:Quando si accende il CPC per la prima volta, esso ci metterà un po’ per trovare il segnale GPS, che gli consente di acquisire in automatico le coordinate geografiche del sito osservativo e l’ora.
Una volta che la bussola elettronica interna ha “sentito” i satelliti necessari a chiudere la triangolazione parallattica per identificare la posizione del telescopio, appare sul Nexstar la scritta “GPS Linked”.
Esistono modalità di allineamento a tre stelle, a due, ad una singola stella e persino un allineamento con un oggetto del Sistema Solare, oltre alle modalità di allineamento in equatoriale (ma che si usano solo quando si monta la relativa testa equatoriale). Effettuare l’allineamento è semplice: il Nexstar ha una procedura guidata per indirizzare l’utente. Prima gli chiederà di centrare l’oggetto nel cercatore, poi nell’ottica principale. Niente paura, se per esempio volevate fare un allineamento a due stelle, e avete scelto per errore un pianeta ed una stella, tramite il menu “Identify” il CPC identifica l’oggetto prescelto per l’allineamento e prosegue
Una volta terminato l’allineamento, il telescopio è pronto per l’uso.

La prima luce col mio CPC:La prima osservazione ha avuto come oggetto la Luna in Primo Quarto. Usando l’oculare in dotazione, un x-cel 40 mm, oculare non eccezionale quanto a correzione ottica, ma dignitoso, ho ottenuto un immagine della Luna a x51 che mostrava già dettagli molto incisi anche se non contrastati. La luce che entrava nello strumento era eccessiva per il soggetto inquadrato e in questa occasione ho lamentato la mancanza di un filtro polarizzatore a effetto variabile.
Salendo ancora con gli ingrandimenti, ho usato un Baader Hyperion 5 mm, per sviluppare x406. Qui ovviamente si è fatta sentire la turbolenza, che affligge il C8 in serate non eccezionali, diciamo, dai x250 in su. Tuttavia la qualità ottica è notevole, e ne ho avuto la prova qualche sera più tardi, quando con lo stesso Hyperion 5mm ho puntato Giove in una serata di seeing discreto. Ho ottenuto un’immagine mozzafiato del pianeta gigante, ad un osservatore attento erano ben visibili la SEB e la NEB (Bande Equatoriali Sud e Nord), a dire il vero dettagli facili da vedere anche con strumenti di piccola apertura. Il maggiore potere risolutivo del C8 si è fatto subito sentire, in questo modo è stato possibile vedere anche alcuni festoni e alcune delle strutture più tenui del pianeta. Apparivano naturalmente prive di colori e in questo caso un buon filtro Baader Skyglow avrebbe esaltato il contrasto.
Ho osservato anche Marte nel periodo in cui il diametro apparente non era più generoso. Ho notato alcune tenui sfumature sul disco del pianeta e ovviamente niente di più, complice il cattivo seeing. Venere, invece, si è rivelato in tutta la sua bellezza mostrando distintamente la fase.
La cosa che mi ha impressionato favorevolmente è l’assenza di falsi colori anche attorno agli oggetti brillanti. Inoltre il sistema di messa a fuoco è morbidissimo, l’escursione del pomello è di 32 giri per arrivare da intra in extra focale.
Non posso parlare delle prestazioni del mio CPC sul deep-sky poiché vivo da un centro a forte inquinamento luminoso e finora non ho avuto occasione di spostarlo sotto cieli bui.

Accessori consigliati:Oculari Baader Hyperion, prisma diagonale XLT per sostituire il “cinesone” compreso nella confezione di acquisto. Paraluce, filtri polarizzatori a effetto variabile, filtri Baader Skyglow e UHC-S per tagliare le radiazioni parassite delle lampade stradali ai vapori di mercurio (se si ha la necessità).

Difetti:
Mancanza di cerchi graduati per il puntamento. Poiché il software dà la possibilità di spegnere – volendo – il GPS, sarebbe stato consigliabile averli.

L’alloggiamento in plastica della pulsantiera Nexstar, che si attacca sul braccio sinistro della forcella, è troppo sottile. Avrebbero potuto farlo più robusto, in considerazione della classe dello strumento.

Celestron non costruisce una valigia specifica per il trasporto. Bisogna acquistarne una JMI, davvero costosa.

Altri difetti… beh, non ne ho trovati! Complimenti alla Celestron per aver prodotto la serie CPC.


Complimenti per questa accura descrizione, molto chiara e ben scritta, rende molto bene l'idea dello strumento e delle sue potenzialità!
Sarebbe interessanante anche prove di oculari e di altre attrezzature che possono risultare utili ad altri astrofili!

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Diego Barucco
PNebulae


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MessaggioInviato: giovedì 11 maggio 2006, 13:42 
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Iscritto il: sabato 18 febbraio 2006, 10:55
Messaggi: 19
Località: Roma
Di nuovo salve a tutti, volerrei dire la mia su go-to ecc.
Prima di prendere il CPC avevo un SW200 su eq5 e devo dire che non potevo lamentarmi, se non pre il fatto che avevo un mostro dentro casa e quando ho provato a portarlo in giro la cosa non è stata così agevole. Inoltre ogni sera che osservavo (praticamente sempre da casa) dovevo perdere un sacco di tempo per l'allineamento dello strumento avendo un balcone esposto a sud senza la possibilità di osservare la polare. In pratica il tempo riservato all'osservazione pura era ditotto al minimo se non volevo fare lo zombie il giono dopo in ufficio.

Aquistando il CPC, oltre a fare un salto di qualità a livello ottico, ho conseguito questi vantaggi:

- dentro casa l'ingombro del tele è sicuramente ridotto;
- il tempo necessario all'allinemaneto si è ridotto drasticamente (2 o 3 minuti;
- il tempo lo passo prevalentemente ad osservare invece che a predere freddo inutilmente;
- se voglio utilizzo il go-to se no girovago per il cielo con il tastierino scegliendo varie velocità (con l'Unitron WideScan da 2" è un piacere);
- posso in ogni istante leggere le coordinate sul display del nextar se vogio avere la soddisfazione di trovare oggetti senza l'ausilio del go-to, sicuramente più leggibili rispetto ai cerchi della Heq5;

Quindi ora la percentuale di osservazione del cielo è salita a circa il 90%-95%, rispetto al 50% circa di prima. se capitasse qualche volta di avere un black out (per ora non mi è mai capitato) credo che riuscirò a sopravvivere.

Un saluto
astronick

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Celestron CPC 800 XLT - 2" Mirror Diagonal - Toucam Pro II - Ultima Series 7.5 mm - Wide Scan Type II 2" 30 mm - X-Cel 10mm - E-lux 40mm


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