1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Ma no, non fa schifo.
Semplicemente, per me, non è osservazione visuale...
Ma, per dob, per esempio si.

L'Unistellar ha un sensore a colori, IMX224, che fa live stacking in uno schermetto (di cui non conosco le caratteristiche) che è messo in un oculare.
Vedi le colonne della creazione in un 114mm. Colorate. Piccole. Un po' pixelate.

Tutto questo non ha proprio nulla a che vedere con l'osservazione visuale come la concepisco io.
Preferisco passare mezz'ora in un ammasso di galassie a trovare le cacchette invisibili.
Preferisco trovarmele io le colonne della creazione, sforzando l'occhio.

Ma è una pura questione di prospettiva.

Ora, magari, questo SmartEye darà una sensazione diversa... vedremo...

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volpetta.com
Astrofilo sul campo dal 1997

Se lo schermo è simile a quello dei moderni mirini elettronici potrebbe essere una bella esperienza.

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 75edhf su ms3.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos takahashi tpl 25, 18, 12.5, 9, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.

Anch'io penso che ci si potrebbe adattare velocemente a questo sistema, se l'approccio rimane quello di portare l'occhio ad un oculare, seppur elettronico. Speriamo che questi dispositivi possano avere un veloce sviluppo e dunque anche un sensibile calo di prezzo. Sarebbero una bella arma per combattere cieli sempre più inquinati.

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Stefano
Binocoli: Nexus 100; Vortex Vulture 10x50; Pentax Papilio 6,5x21
Telescopi: Dobson GSO 300 deluxe; WO Zenithstar 66SD

ritengo che osservare da uno schermo pc, ed osservare su un mirino con relativa lente, dia una percezione di immersione totalmente differente e molto simile all'osservazione visuale, poi sono opinioni ovvio, ma io lo trovo molto interessante .

I primi miei anni lavorativi li ho passati in televisione usando i mirini delle telecamere professionali, gli ultimi venti anni, grazie all'arrivo delle mie figlie, utilizzando i mirini elettronici delle fotocamere sony con le mirrorless sono diventati Oled.
Penso di poter dire che ho una buona idea di cosa voglia dire usare un mirino elettronico, sicuramente ci ho passato molte più ore che a guardare nell'oculare di un telescopio.
Non è vero che guardare da un buco è più immersivo, è forse nostalgico verso l'oculare.
Nelle telecamere, se si era in studio, si usavano monitor montati sopra, e non il viewfinder, nelle fotocamere ci sono i monitor posteriori, anche se il viewfinder si vede meglio di giorno ed è di maggiore qualità, proprio per comodità. Se poi parliamo di telescopi ci son le torrette binoculari proprio per aumentare l'immersività ma soprattutto per poter usare entrambi gli occhi.
L'uso di un viewfinder nell'EAA serve solo per dar l'impressione di usare un telescopio classico, non certo per immersività o per qualità. Se proprio si volesse avere una visione immersiva si dovrebbe usare un monitor di grandi dimensioni utilizzando entrambi gli occhi.
L'oggetto è carino e sembra ben ingegnerizzato, però non mi sembra che porti nessun vantaggio rispetto ad una camera con un raspberry ed un cellulare oltre al formfactor che lo può rendere più accettabile a tanti utenti spesso contrari all'EAA.

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ES ULD 16' Gen II
Bresser Messier 6'
Vixen A70Lf su Porta Mini
APM XWA 100° 20, 13, 9, 7, 5, 3.5
ES 82° 30, 18, 11
PLOSSL Vixen 20 6,3 Tecnosky 9
Kellner Bresser 25 9
ES UHC OIII e ND variabile da 2"
Radiant SQML GSO Coma Corr.

A guardare un monitor non c'è niente di immersivo, si fa prima a caricare un'immagine presa da internet.

Ricordo anni fa, nel mio gruppo astrofilo c'era un simpatico astrofilo che collegava il telescopio ad un monitor per tramite di una camerina.
Se il sistema era perfetto per i fini divulgativi, si riusciva infatti a far osservare ad un mucchio di persone contemporaneamente, dall'altra parte la sensazione percettiva era aberrante: uno schermo luminoso, in mezzo ad un prato in montagna, cancellava tutta la magia e il contatto diretto con il cielo che solo con il buio silenzioso e rispettoso dell'osservazione visuale si riesce ad avere.
Poi ognuno fa le proprie considerazioni, in merito a cosa gli piace fare e a come vive quest'hobby.

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 75edhf su ms3.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos takahashi tpl 25, 18, 12.5, 9, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.

Non mi son spiegato, quello che voglio dire che la visione di qualsiasi cosa in monoculare attraverso un viewfinder non si può definire immersiva. Per avere una visione immersiva, di una qualsiasi cosa, serve osservare con entrambi gli occhi con un angolo di visione che un viewfinder non può, ad oggi, garantire.
Quindi dire che questo oculare possa dare visioni immersive mi pare un iperbole, dubito fortemente che possa darle.
Certo, andrebbe provato prima, ma avendo usato estensivamente i viewfinder oled sony sono molto dubbioso.

La EAA con un monitor od un proiettore per divulgazione può essere una gran cosa, anche se però, secondo me, poi va spento e va fatta fare un po di osservazione all'oculare.

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ES ULD 16' Gen II
Bresser Messier 6'
Vixen A70Lf su Porta Mini
APM XWA 100° 20, 13, 9, 7, 5, 3.5
ES 82° 30, 18, 11
PLOSSL Vixen 20 6,3 Tecnosky 9
Kellner Bresser 25 9
ES UHC OIII e ND variabile da 2"
Radiant SQML GSO Coma Corr.

Posto che sono un visualista incallito, penso che un oggetto del genere possa essere molto giocoso, nel senso più bello del termine, ma anche con tutti i suoi limiti.
Riguardo "l'immersione", tieni conto che le specifiche danno un afov di 90°, pertanto secondo me si potrebbe avere un discreto majestic factor, alla televue.

Ragazzi, chi lo prova per primo e racconta a tutti come va?

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 75edhf su ms3.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos takahashi tpl 25, 18, 12.5, 9, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.

x me....

in termini di "User experience" guardare dentro un oculare, poco importa come si forma l'immagine poche sia in tempo quasi reale, produce l'esperienza della osservazione visuale. Con un dispositivo NV, è un po' come avere una apertura maggiore, però il regime è mesopico e le varie tecniche per cogliere dettagli ancora si possono usare (per esempio mi sono dotato di un Zoom Baader 8-24 per cambiare velocemente ingrandimento e cogliere ora questo ora quello. Immagino che con il Pegasus, si starà là a guardare immagini in formazione cercando di cogliere dettagli di tipo "visuale".

Guardare uno schermo, che sia table, PC, smartphone, l'esperienza è quella di guardare una fotografia.

PS Prima di comprare il mio inten sificatore, ho provato a usare la fujifilm allungando i tempi di esposizione e alzando gli ISO (la preview diopende da questi). Il problema è che c'è una soglia di sensibilità sotto la quale viene tutto coperto da riìumore. Questa soglia è infinitamente più alta del rumore in un sistema NV. LO Snmart Eye non so come faccia, presumo stacking per una decina di secondi ma temo che sia ancora sotto le prestazioni di un NV.

non sono d'accordo è molto più immerso osservare nell'oculare che in un monitor, le sensazioni trasmesse sono ben diverse, comunque ognuno di noi è fatto a se, di conseguenza ci sarà chi predilige vedere (purtroppo) sempre meno all'oculare fatto di sole lenti, visti i cieli sempre peggiori, chi preferirà il monitor (io per esempio no), e chi preferirà avere la sensazione immersiva dell'oculare, con il grande aiuto dell'elettronica , infatti penso proprio che per il deep Sky, acquisterò questo Smart eye, qualcosa mi dice che lo userò parecchio.
Per l'alta risoluzione invece rimarrò fedele all'oculare nudo e crudo, ed anche quà sempre per un gusto mio personale