yourockets ha scritto:
"è proprio qui che volevo andare a parare. Sembra che molti vogliano difendere il deep sky visuale, ossia difendere le galassie simili ad aloni e le nebulose simili a nuvolette grigie, quindi difendere il fatto che quel poco che si vede non è per nulla poco e significa invece molto"
scusa ma in tutta sincerità: perchè ti metti al posto degli altri a spiegargli quello che fanno/non fanno vedono/non vedono.
io so benissimo cosa ho visto la prima volta che ho visto m31 e, francamente la mia esperienza, che è stata decisiva e mi ha spinto a comprarmi un telescopio non la puoi mettere in discussione tu.
"difendere le galassie simili ad aloni e nebulose simili a nuvolette grigie".... e se ti dicessi "difendere nebulose simili a vetrine di natale e galassie simili a girandole di carnevale"? sarei superficiale e offensivo nei confronti di quelli che amano un certo tipo di foto deep sky.
sinceramente resto allibito di fronte a un certo modo manicheo di affrontare discussioni su argomenti per giunta marginali. nessuno difende nulla, semplicemente ognuno fa e dice la sua... a me piace fare osservazione visuale, ti sembrerà strano o ideologico, ma da quando osservo le foto non mi interessano più. ma non faccio parte di una setta che si oppone ai fotografi o a un telescopio come questo. dico solo che è un tipo di esperienza che, in astratto, non mi attrae, ma so benissimo che potrei cambiare idea (magari con un visore e non con un simulacro di oculare)
Mai stato più d'accordo di così con un post!

anzi, solo un'altra volta, quando Fulvio ha scritto:
"..beccarsi direttamente sulla retina i fotoni del DSO.
Non è questione di essere puristi o di non accettare l'innovazione: Si parla semplicemente di due cose distinte"
La penso esattamente così, una cosa è il contatto fisico del cervello tramite il nervo ottico con una parte REALE di un oggetto lontanissimo, un'altra è la visione della sua immagine virtuale, tra l'altro le immagini elaborate , integrate, amplificate, sommate e compostate delle astrofoto non son del tutto "reali" nel senso che non sono un avvicinamento virtuale che ti mostra una galassia o una nebulosa come se fossi più vicino, cosa che invece avviene con al visione di pianeti e della luna, in realtà mostrano un'immagine che nella realtà non esiste (o meglio esiste ma non così) nel senso che da nessun punto dell'universo potresti vederla in quel modo, perchè mentre l'ingrandimento "avvicina" un oggetto mostrando l'immagine come se si fosse davvero più vicini, l'intensificazione somma deboli segnali amplificandoli fino a rendere percepibili contrasti e dettagli in realtà impercettibili, o quasi, e per farlo deve comunque ricrearne un'immagine in un certo senso "virtuale".
Mi scuso in anticipo per gli equivoci che potranno nascere, ma sto davvero cercando di spiegare un concetto piuttosto sfuggente, diciamo che il punto principale della faccenda è la differenza tra immagine reale ingrandita otticamente piegando i raggi luminosi e immagine "virtule" riprodotta intensificando elettronicamente dei segnali elettromagnetici. Banalmente potremmo dire INGRANDIMENTO VS. INTENSIFICAZIONE
Resta il fatto che se inventassero un "intensificatore elettronico" da mettere del fuocheggiatore e da poter usare con i miei telescopi ed i miei oculari da due pollici, lo comprerei sicuramente
