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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 9:35 
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mauro_dalio ha scritto:
Vicchio ha scritto:
.. diaframmare per adeguare l'apertura alla massima risoluzione consentita dal seeing è invece d'aiuto...


e invece è falso ed è spiegato benissimo nel lavoro di Fried


semmai Fried ha un'altra teoria, cos'è questa intolleranza manichea? :lol: :lol:


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 9:41 
[Rimosso come da richiesta del proprietario del messaggio]


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 10:10 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
Messaggi: 5486
Località: Mugello
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mauro_dalio ha scritto:
Le affermqzioni che citi vanno lette senza estrapolazioni: ll fatto che il seeing limiti la risoluzione (che è vero) non significa che inverta le prestrazioni e che quindi convenga ridurre il diametro. questo sillogismo è sbagliato e non lo troverai mai nei lavori scientifici rigorosi (c'è una eccezione ma non complichiamoci la vita che è ininfluente per noi). d'altra parte c'è la dimostrazione di quanto affermo nei lavori scientifici (teorici e esperimentali) a partire da Fried.


Francamente liquidare così su due piedi quanto generazioni di osservatori che hanno fatto la storia dell'astronomia hanno affermato sulla base delle loro esperienze sul campo, cioè che quando il seeing non permette agli strumenti più grandi di esplicare la loro potenziale superiorità si ottengono gli stessi risultati ( se non a volte anche risultati migliori) con aperture più piccole, non solo mi sembra una semplificazione ma contrasta anche con la mia esperienza osservativa pratica sul campo, e alla fine , per me e per quello che mi interessa, è quella che conta davvero, la teoria la lascio a voi, io sono là fuori a guardare le stelle :D

Poi a me potete raccontarmi che con il mio dobson da 10" i pianeti li vedo meglio che con il mio rifrattore da 4", come vorrebbe la teoria, io ti dico che in pratica, da quando li possiedo, ancora non ho mai nemmeno avuto un pareggio, e sempre a causa del seeing, quindi occhio a seguire solo la teoria, perchè poi nella pratica ci si potrebbe trovare tra le mani lo strumento sbagliato.

Potrai continuare a ripeterti come in un loop infinito, ma alle teorie credo di più quando posso verificarle con i miei occhi, che quando tenta di impormele qualcuno con i metodi di chiusura mentale e non-ascolto del prossimo..

il mattino ha l'oro in bocca

il mattino ha l'oro in bocca

il mattino ha l'oro in bocca

il mattino ha l'oro in bocca

il mattino ha l'oro in bocca

il mattino ha l'oro in bocca

il mattino ha l'oro in bocca

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Si fà così per sdrammatizzare :wink:

mauro_dalio ha scritto:
PS le mie condizioni medie, all'inizio e quando abitavo in un condominio erano il balcone e il tubo fuori per mezz'ora. Poi ho scoperto che bastava una rampa di scale e una ventolina per avere altrettanto "medie" condizioni che però hanno fatto la differenza fra un SC inusabile a 130x e uno usabilissimo a 250x.
Alcuni accorgimenti possono cambiare le condizioni medie anche senza grandi stravolgimenti nei modi di osservare.


e dàgli, duro eh?

si parla delle condizioni del cielo, dell'agitazione in quota degli strati dell'atmosfera sopra la nostra testa, non delle microturbolenze locali, ovviamente quelle facciamo tutti il possibile per migliorarle, si parla invece di quelle davanti alle quali abbiamo solo due possibilità: o si subiscono e si fà quel che si può, oppure si fuggono spostandosi in località migliori.


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 10:18 
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Iscritto il: sabato 14 luglio 2007, 18:14
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Vicchio ha scritto:
Poi a me potete raccontarmi che con il mio dobson da 10" i pianeti li vedo meglio che con il mio rifrattore da 4", come vorrebbe la teoria, io ti dico che in pratica, da quando li possiedo, ancora non ho mai nemmeno avuto un pareggio, e sempre a causa del seeing, quindi occhio a seguire solo la teoria, perchè poi nella pratica ci si potrebbe trovare tra le mani lo strumento sbagliato.


Fammi capire... in pratica stai affermando che, nelle tue "condizioni medie" e in base alla tua esperienza, le immagini planetarie offerte da un rifrattore da 100mm sono sempre risultate superiori ad un newton da 250mm ?

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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 10:21 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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mauro_dalio ha scritto:
ll fatto che il seeing limiti la risoluzione (che è vero) non significa che inverta le prestrazioni ...
E daje, Mauro, questo NON lo ha mai (ripeto MAI e poi ancora MAI detto NESSUNO)
mauro_dalio ha scritto:
...e che quindi convenga ridurre il diametro.
Ridurre il diametro invece (per molti, ma non per tutti evidentemente) conviene per il semplice fatto che (MIA esperienza personale) l'oggetto inquadrato in un 400 mm con seeing da 2", "balla la tarantella", cosa che a ME (mica a tutti, ma a me si) da molto fastidio, diaframmando ad esempio a 140 mm, so stesso oggetto "balla il tango", cosa che a ME (mica a tutti, ma a me si) da molto meno fastidio.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 10:22 
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scusate se mi intrometto :D
pero' il rischio è che, se uno non li segue con massima attenzione e "presenza costante", questi lunghissimi 3D alla fine diventano quasi una contrapposizione personale.
se mi permettete di riassumere la questione ora è questa:
premessa la caduta di prestazioni dovuta a cattivo seeing diventa tanto più importante quanto maggiore è l'apertura (e fin qua, pare si sia tutti d'accordo :D)

tanto premesso ci sono ora due "scuole di pensiero".

la scuola vicchio dice che da un certo punto in poi la caduta di presatzioni al crescere del diametro è tale che un diamtro minore sia da preferire ad uno maggiore

la scuola mauro invece afferma che, al limite, da un certo punto in poi aumentare diametro non serve a niente ma senz'altro non peggiora.

ho capito?

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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 10:24 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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proxima ha scritto:
Fammi capire... in pratica stai affermando che, nelle tue "condizioni medie" e in base alla tua esperienza, le immagini planetarie offerte da un rifrattore da 100mm sono sempre risultate superiori ad un newton da 250mm ?

Non superiori, più "calme" più gradevoli, non credo proprio con maggior risoluzione. :wink:

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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 10:39 
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il mio comunque è più grosso e più lungo del vostro e poi adesso che lo mando in orbita avrà anche performance migliori.......

Ma finitela, 12 pagine su una cavolata del genere è vero che le condizioni metereologiche sfavorevoli ci lasciano tempo per pensare alle cavolate ma qui sembra essere sul ring di buona domenica!

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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 10:42 
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tuvok ha scritto:
premessa la caduta di prestazioni dovuta a cattivo seeing diventa tanto più importante quanto maggiore è l'apertura (e fin qua, pare si sia tutti d'accordo :D)


A me non sembra che qui ci sia un accordo. Io qui ho capito che in verità il mito che la grande apertura risenta più del seeing viene fortemente contestato da Mauro. Il decadimento prestazionale sarebbe maggiore nello strumento con diametro più grande soltanto perchè questo non è in grado, in condizioni sfavorevoli, di sfoggiare il suo massimo potenziale.
Giusto ?

tuvok ha scritto:
la scuola vicchio dice che da un certo punto in poi la caduta di presatzioni al crescere del diametro è tale che un diamtro minore sia da preferire ad uno maggiore

la scuola mauro invece afferma che, al limite, da un certo punto in poi aumentare diametro non serve a niente ma senz'altro non peggiora.


Qui credo di aver capito come te :)

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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 10:46 
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