18 pagine di topic mi sembra siano sufficienti per tirare le somme; non me ne vogliano gli altri ma per senso pratico userò gli interventi degli autori più estremisti (Renato e Blackmore) e che hanno avuto esperienze con il medesimo strumento (Celestron C11).
Dalla discussione sono emerse sia impressioni (che sono soggettive) che dati incontrovertibili, ad esempio che il C11 soffre di torsioni se montato a sbalzo, cosa che ne penalizza la perfetta collimazione.
Renato utilizza un C11 CPC che lavora in altazimutale, vale a dire un tubo fissato in 4 punti e lavorante in elevazione con 2 fulcri opposti; in queste condizioni di lavoro, un tubo non flette neppure se lo realizzi con della carta da cucina!!

e come se non bastasse un SC che opera in altazimutale compie movimenti elementari che difficilmente stanano l'eventuale mirror flop. Aggiungiamo:
- il tubo di Renato (evidentemente) fa parte della percentuale di tubi ben riusciti, con un centraggio assiale delle ottiche ben inferiore alla tolleranza
- Il C11 di Renato opera principalmente in postazione fissa, di conseguenza un
delta T capace di mettere in crisi l'acclimatamento delle ottiche non si verifica mai.
Poi c'è Blackmore, che ha utilizzato un C11 per lungo periodo posizionandolo su una EQ6: lavorando a sbalzo il tubo flette e la collimazione (praticabile solo agendo sul secondario) è sempre un compromesso che potrebbe essere insoddisfacente. Inoltre:
- Il tubo di Blackmore potrebbe far parte di quelli nati male, che oltre alla flessione patologica annoverano image shift e mirror flop (ci sono passato, praticamente un inferno...

)
- Blackmore deve montare e smontare il set up tutte le volte e in tali circostanze un tubo esigente in tema di acclimatamento termico è poco indicato; Guido comprati o un tubo aperto o un rifrattore!
