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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: domenica 16 ottobre 2016, 14:59 
Bene, dopo 15 pagine, grazie anche alla spiegazione di Raf, abbiamo stabilito che cogliere differenze visive tra uno strumento soltanto "diffration limited" (1/4 Lambda) e uno maggiormente corretto, a causa dei numerosi fattori in gioco (non ultima l'acuità visiva dell'osservatore) è molto difficile se non impossibile.
Siamo arrivati alla indiscutibile rivoluzionaria conclusione che in ogni caso è meglio avere uno strumento più corretto piuttosto che uno meno corretto :mrgreen: .


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 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: domenica 16 ottobre 2016, 17:00 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16143
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
skyni ha scritto:
Trovo questo 3d uno dei più interessanti che ultimamente siano apparsi nel forum. Probabilmente mi sono perso un po’ tra le pagine….. Ma il quesito posto da bardix non era mica sull’origine dei coefficienti numerici dell’equazione da lui esposta nel 3d?Esiste dunque un’origine scientifica per 88,3 ed elevato alla 0.5, oppure è solamente(come detto da Fabio a pag.#1)di origine “empirica”, o ”interpolando le opinioni di più osservatori”(come detto da Andrea a pag.#2)?
Un saluto
Francesco

Sono tutte decisamente empiriche, anche l'interpolazione delle opinioni di piu osservatori è empirismo. :wink:
Per tornare "in tema" riposto il precedente grafico con le formule che lo hanno generato.
Allegato:
Ingrandimenti telescopi.jpg
Ingrandimenti telescopi.jpg [ 447.83 KiB | Osservato 2590 volte ]

Raf584 ha scritto:
Angelo Cutolo ha scritto:
puoi indicarmi il testo da cui hai preso quel passo?

è il celebre Lunettes et telescopes, di Danjon e Couder, un testo bellissimo e secondo me irrinunciabile se si ha qualche interesse per l'ottica astronomica (è lì che ho trovato il dinàmetro di Ramsden :wink: ). Ne trovi diverse copie su Abebooks.

Grazie mille, me lo cerco. :thumbup:

EDIT
Ordinato.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: domenica 16 ottobre 2016, 19:29 
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Iscritto il: martedì 27 agosto 2013, 17:56
Messaggi: 931
Località: Mediolanum
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Angelo Cutolo ha scritto:
Per tornare "in tema" riposto il precedente grafico con le formule che lo hanno generato.

grazie. Sul Sidgwick ho trovato questo
Allegato:
magn.jpg
magn.jpg [ 80.27 KiB | Osservato 2580 volte ]

il diametro (in pollici) è in ordinate, l'ingrandimento in ascissa. Mr è l'ingrandimento risolvente, M' è l'ingrandimento minimo, M" è il massimo. Come si vede non c'è nessun consenso sulle diverse formule.

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Raf


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 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: domenica 16 ottobre 2016, 19:55 
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Iscritto il: lunedì 6 luglio 2009, 19:38
Messaggi: 3766
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cos'è la retta 60D?

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e ho visto i raggi b balenare nel buio


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 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: domenica 16 ottobre 2016, 21:31 
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Iscritto il: martedì 27 agosto 2013, 17:56
Messaggi: 931
Località: Mediolanum
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Sarebbe il massimo ingrandimento "pratico" secondo Sidgwick. D è in pollici.

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Raf


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 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: lunedì 17 ottobre 2016, 7:06 
Sarebbe il corrispondente "massimo ingrandimento utile", che nella mia esperienza è esattamente la formula reale. Ma attenzione, vale solo per l'osservazione di stelle doppie strette e solo in caso di ottimo seeing.


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 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: lunedì 17 ottobre 2016, 7:57 
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Iscritto il: martedì 3 gennaio 2012, 5:56
Messaggi: 721
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Tipo di Astrofilo: Visualista
L'ingrandimento pratico vale per le osservazioni planetarie, per le doppie è sensibilmente più alto e credo sia stato ampiamente dimostrato.
A ben guardare infatti per un 140mm, ossia 5.5 pollici il massimo ingrandimento pratico cade intorno ai 350x e intorno allo stesso valore viene riportato sulla formula data dal Ferreri per i rifrattori sul grafico fornito da Angelo.
Ho più volte detto come 350x rappresentino un ingrandimento perfetto per il mio OTA su Giove in serate perfette, mentre su Saturno con contrasti maggiori riesco a salire a 420x che sono appena troppi su Giove. Sempre su Giove in serate appena meno che perfette 280x danno l'impressione di poter salire ulteriormente mentre l'ingrandimento medio sotto il quale non ho mai trovato necessità di scendere è di 210x.

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Strehl number for my Tec is engraved on the internal rim of the first diffraction ring

Osservo con:

Rifrattore TEC140 APO su T-REX e treppiede Zeiss / EQ6-R
Zeiss Silvarem 6x30, Konus Japan 10x42, Fujinon 16x70
Lunt sl35hsa
ES 18mm 82°, Baader GO 5mm, Ortho UO 4mm, Ethos SX 4,7mm 110°, Swarovski zoom 7.7-23.1mm, Vixen LVW 3,5, Meade #140 barlow lens


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 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: lunedì 17 ottobre 2016, 8:25 
L'unica spiegazione è che che tu hai sempre un seeing sempre superiore a quello di tutti gli altri. E' esperienza comune che a causa del seeing nel planetario ci si possa spingere al massimo a 2x per millimetro di diametro, ma il più delle volte ci si deve accontentare di 1,5x e molto spesso anche solo di 1x. e questo vale sia per i riflettori che per i rifrattori.
In ogni caso è risaputo che spingendosi oltre i 2x non si veda di più, si vede solo più grande, perché tutta l'informazione visiva è già presente a 1x, anzi a rigore anche meno di 0,5x.


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 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: lunedì 17 ottobre 2016, 8:40 
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Iscritto il: martedì 3 gennaio 2012, 5:56
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140mm x 1.5 fa guarda caso 210x ed infatti non direi di avere un seeing superiore a quello di tutti gli altri, semplicemente ho un seeing medio in cui però l'immagine si rompe più tardi poiché, appunto, conserva ancora una piccola parte della correzione ottica di partenza.
140mm x 2 fa i 280 ingrandimenti che ottengo con seeing appena sotto l'ottimale su soggetti come Giove.
Se la serata è perfetta su Giove i 350 ingrandimenti costituiscono un valore di 2.5x che rimane in accordo con quanto detto sin qui e con alcune delle formule postate da Angelo e da Raf.
Verissimo che l'informazione ottica di risoluzione è già tutta presente ad ingrandimenti inferiori a quello massimo pratico, tuttavia quello massimo pratico è l'ingrandimento massimo che consente di leggere bene tale informazione senza che l'immagine cominci a degradare. Non è dunque del tutto corretto dire che si vede solo più grande, lo è formalmente, ma di fatto quel "più grande" aiuta l'occhio a leggere i dettagli più minuti.
Oltre l'ingrandimento massimo pratico invece quei dettagli ingrandendosi ulteriormente non offrono più guadagno e cominciano a perdere in nitidezza.

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 Oggetto del messaggio: Re: Una formula che non conoscevo
MessaggioInviato: lunedì 17 ottobre 2016, 16:32 
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Con la ragionevolezza del dubbio e che, le mie, sono opinioni dell'astrofilo della strada, con i miei catadiottrici ho sempre ritenuto con il seeing medio milanese di poter usare nel 90% delle serate almeno 1xD, nel 60% almeno 1,5xD, molto raramente i 2xD. E parlo esclusivamente di osservazione planetaria di giove, saturno e marte.

Onestamente non trovo nulla di trascendentale in quello che scrive Dedo, avendo comunque un telescopio sì di soli 140mm, ma che costa 4 volte il mio C11. Insomma, quel costo in qualche maniera deve pur valere qualcosa, o no? :D

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.


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