Angelo Cutolo ha scritto:
Il libro penso di trovarlo nella biblioteca del Politecnico (le langue d'oïl le comprendo meglio di quelle sassoni

).
Eventualmente non si potrebbe provare con un ibrido?
Mi spiego, tubo e "piastre" in carbonio e profili angolari in alluminio (ergal) o titanio (tanto il Nostro, sembra non badare a spese) o ancora qualcosa di più esotico.
aaaaaaaaaaaaa allora anche tu sei uno di quelli che conosce meglio il francese dell'inglese come il sottoscritto? bella sfiga......
Se non lo trovi, visto che è una pubblicazione non scientifica ma riservata ai consumatori di carbonio, te lo procuro io sempre che sei disposto a scucire tutti quei euro.......
Tubo: ok in carbonio,
bè ma se ci mettiamo il carbonio nel tubo e l'alluminio negli angolari, non so come riusciamo a controllare le dilatazioni termiche radiali e assiali di uno e l'altro. Non so se funzionerebbe , ho seri dubbi , ci troveremmo un tubazzo che in relazione alla temperatura si ingobbisce (si dice cosi?).
Il titanio lo lascerei perdere, troppo difficile da lavorare indipendentemente dal costo.......si lo so è un bel materiale, ma o trovi ua officina con le p...e o spaccano un po di utensili e poi ti mandano a quel paese.Io non è che sono un esperto meccanico, so che nella off nostra consociata stanno facendo dei blocchi di titanio per la Boeing (blocchi nel senso pezzi che sembrano dei blocchi) e che comunque la macchina cnc e i relativi utensili sono tutti dedicati (il costo orario di lavoro è circa il doppio di quello di un pezzo in alluminio).
Soluzioni alternative: come ho detto il la soluzione per tubi fino a 2 mt ce l'ho ma per ora taccio, finchè nn sono sicuro che funziona non ne parlo.
Si puo' usare una tecnologia piu' semplice:
intubare con Honeycomb (interno a nido d'ape lato 5mmx5 mm in teflon), come fa la Dream negli stati uniti.
Ottieni valori di resistenza alle torsioni e flessioni molto elevata.
Pero' c'è un prezzo: non avrai mai una termostatazione adeguata (mai è una parola grossa, si puo' avere ....... ma costa tanto).
Cio' non toglie che 4 mt in ogni caso flettono un po' (bisogna fare i calcoli), se non avessimo il problema del peso ti direi usiamo uno strato di Vectran o carbonio vectran, ma dobbiamo stare sotto certi pesi mi pare.
Questa era l'opzione che mi tenevo di riserva......Mah giocando con il disegno del tubo:
tubo totale mm. 3800
prima sezione: 1650
composizione prima sezione. 600 mm in carbonio wrapping 2 mm su cui applichiamo la cella; il resto della sezione honeycomb 7 mm per mm. 1650-600=1050 + 100 mm. che è la porzione che entra nell'honeycomb per esservi incollata. Dovremo anche tenere presente il peso di un anello in alluminio (500 gr.) dove c'è l'innesto dei due tubi per evitare delaminazioni nel tempo.
seconda sezione:idem alla prima ma completamente in honeycomb
terza sezione. idem al primo progetto
Elemento aggiuntivo: osservando frontalmente il tubo (le due sezioni), vedremo disposti radialmente nr. 6 rinforzi (barre ottenute per temoformazione in carbonio, simili a una U - ma la forma puo' essere anche piu' armonica, tanto lo stampiamo) incollati internamente al tubo se abbiamo spazio, se no esternamente (una barra simile la vedi nel sito dream, sono barre normalmente usare per rinforzare pannelleria). Le barre sono facili da fare: stampo in alluminio(profilati commerciali) e tessuto di carbonio rivestito di ny66, portando il tutto a 120° e a 10-12 atmosfere ottieni la termoformatura (quindi non userei prepeg, ma questa tecnica un po nuova......nel carbonio, nuova perchè si ottiene depositando polveri che polimerizzano sul filo, polveri di vario tipo e anche fili di vario tipo, non è uno spalmato come quello prodotto abitualmente).
Tra l'altro queste barre - se stanno dentro il tubo - ci servono per fissare i diaframmi.
Tutto il carbonio è con gel coat trattato contro gli UV.
Per mangiare qualche etto possiamo anche fare la sezione del portaoculari di diametro piu' piccolo, calcolando adeguatamente rinforzi e spessori.
che ne dici?
ciao
max