xenomorfo ha scritto:
Il senso è che la gran parte dei confronti che si leggono in rete è fatta per telescopi che hanno sostanzialmente le stesse caratteristiche e si finisce spesso per leggere che questo è meglio dell'altro mancando di notare che con la differenza di costo sarebbero state possibili altre soluzioni quasi sempre ancora migliori.
I telescopi si confrontano a parità di... costo, vuol dire questo.
Potrebbe essere un discorso condivisibile...dipende.
Come altamente condivisibile potrebbe essere, per la maggior parte degli astrofili, lo scopo principale per cui in primo luogo si fa un confronto:
abbiamo una certa aspettativa in termini di dettagli, visibili direttamente o registrabili elettronicamente.
Ora, quando si parla di costi, rappresentati dal denaro, da un assegno ecc., in realtà parliamo di energie spese in un dato tempo nella propria professione per avere in cambio un prodotto astronomico.
Ma tali energie, lavoro, impegno mentale... non si fermano all' ottenere le risorse finanziarie per l'acquisto; ci sono anche spese per accessori, spese di viaggio (dell'albergo, della cena fuori casa, del gasolio, ecc.);
inoltre continuiamo a impegnare energie per poter sfruttare il prodotto (fatiche collimatorie, maledizioni per raccordi che non si raccordano, viti che non avvitano, specchi che non raffreddano, attese...Un lavoro non retribuito ma pur sempre un lavoro).
Perciò per me:
"costo(x)" = "sforzo psico-fisico per guadagnare i soldi per l'acquisto(y)" + "sforzo psico-fisico per utilizzare il prodotto(z)"
x= y+z
Se invece riduciamo x a y, si può correre il rischio di imbattersi in una z dispendiosa in modo inaccettabile e non prevista.
La valutazione del costo in tal senso è piuttosto personale e dipende anche da altre priorità che si hanno nella vita. Qualcuno non bada particolarmente a 5000 euro in più o in meno, qualcun altro bada anche a 20 euro..
.I principianti talvolta badano poco al "prezzo z", ossia al "costo" successivo all'acquisto: lo sforzo per l'utilizzo del prodotto.Personalmente il confronto, teso ad ottenere una prestazione pari o superiore a ... secondi d'arco,
lo faccio principalmente a parità di prestazione. 0,4 secondi d'arco per me sono sufficienti ma se avessi di più non sarebbe male.
A questo punto però ho speso(costo y) per un 12" "perfetto" più di quanto avrei speso per un 16" commerciale,
proprio perchè ho fatto una stima del costo z (non direttamente in dollari), ossia delle "maledizioni post acquisto durante l'uso".
Non credo sia un errore spendere 6 o 7 k euro per un Takahashi o un Northek di 25 cm...sono scelte che alcuni fanno ed hanno anch'essi le loro ragioni... La stima dei costi, nel senso lato di sforzi, è molto soggettiva, come soggettiva è la destinazione del telescopio.
Pietro