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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: martedì 18 novembre 2008, 18:26 
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Iscritto il: venerdì 6 giugno 2008, 22:13
Messaggi: 1347
Località: via Berna Martellago (ve)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
io personalmente nn l'ho fatto l'estrattore d'aria(magari in futuro), se nn erro ,si immette aria all'interno del tubo e la si fa uscire ,con una seconda intercapedine forellata sul tubo da mettere nell'imbocco del porta oculari posteriore(senza diagonale hehe), se guardi nel sito di blakmoore mi sembra ci siano delle foto a riguardo, con soluzione facile ma allo stesso tempo ingegnosa.
per blackmoore sono daccordo con te ,io onestamente lascio sempre tre ore il tubo all'aperto, a quel punto di solito nn ho mai avuto sorprese,se in futuro con temperature molto rigide sotto lo zero dovesse succedere,allora decidero' l'autocostruzione o semplicemente usero' i rifrattori per fotografia, hehe :lol: .
per la qualita' starbright e xlt ,credimi io ho l'xlt e l'ho confrontato con i precedenti ,sono identici forse, a detta degli altri (per me quasi impercettibile),un pochino piu' luminoso, ma con contrasto pressoche' uguale.


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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: martedì 18 novembre 2008, 20:26 
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Iscritto il: lunedì 7 aprile 2008, 14:06
Messaggi: 1319
Località: Arezzo
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Blackmore ha scritto:
Se il tele non è in temperatura le prestazioni degradano molto. Siccome ho convissuto con questo problema per tutto il periodo in cui ho avuto e usato il mio c9,25 ti posso dire che dipende molto dai differenziali di temperatura. Ora non torno sui tempi che io ho calcolato e con i quali ho ripreso immagini e video delle piume per non scatenare l'ira :wink: degli altri utenti :D ma se guardi nel mio sito... c'è nero su bianco :lol: tutto quanto!
Col tubo non acclimatato notavo maggiore sfarfallio, stelle più pallettose, dettagli nettamente meno risolti (drammatico su luna e saturno) e... prova a collimare e guardare le figure in intra ed extra: col tubo non acclimatato sarà dura farlo perchè il secondario avrà una grandezza dell'ombra differente, in extra molto maggiore e in intra molto inferiore. Questo spiegherebbe anche il motivo per cui molto si lamentano degli star test degli sct. Nelle rarissime notti in cui potevo usare il mio c9,25 in temperatura (poi mi son fatto pure l'estrattore che consiglio vivamente) l'ombra del secondario era identica in intra - extra, nelle riprese dello star test proprio non si intuiva differenza, segno di una ottica più che decente.
Va bè, io parlo del mio singolo esemplare, che era uno starbright made in usa, non conosco la situazione degli attuali xlt cinesi, ma acluni mi hanno detto che hanno trovato esemplari buoni, altri meno buoni.
Onestamente devo dire che se non avessi avuto il problema delle temperature con le piumacce maledette mi sarei tenuto il 9,25 vitanaturaldurante, visto che è ancora uno strumento compatto e trasportabile, io dico prima di tutto diamo a cesare quel che è di cesare, e le prime serie di c9,25 erano molto buone. Con le attuali non saprei, ma spero che più in la riusciremo a fare questo confronto con un 9,25 "moderno" e il mewlon.
Scusate la lunghezza :wink:


Vedo solo ora il tuo sito complimenti vivissimi.
Scusate per o.t.

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: martedì 18 novembre 2008, 22:36 
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Iscritto il: martedì 19 giugno 2007, 9:03
Messaggi: 465
Raf ha scritto:
Ciao Max,
in realtà io non ho mai parlato di Christopher!!!!!!! Ho parlato di Damian, che è Damian Peach! Il primo ha un ottimo C11 mentre il secondo un eccellente C14...Ho notato quindi che nella risposta tu hai solo parlato di Christopher e come faccio io a darti altre risposte se stai parlando di una persona diversa?

Raf, scusami: devo essere stato un po' troppo ellittico senza volerlo.
Io parlavo esattamente di Damian, AKA il "nostro amico d'oltre Manica". Tutto quello che ho scritto è riferito a lui.
Avessi parlato di Chris (che ho usato come esempio alternativo e polo dialettico) avrei detto "d'oltre Oceano" visto che è Filippino.
Potevo senz'altro essere meno oscuro. Se ti rileggi il tutto con questa chiave di lettura dovrebbe esserti più chiaro.
Incluse le differenze nella produzione delle immagini.

Scusa di nuovo per il misunderstanding.

Raf ha scritto:
Anche Damian non parla mai del suo strumento ma se vai a guardarti il test che ha fatto al suo C14...bhè altro che parlarne bene...lo adora!!! Leggi qui infatti: http://www.damianpeach.com/celestronC14review.htm

Non parla mai del suo strumento...?!?! Non parla d'altro...!!!
Altro che se lo adora. Ma "non graziosamente", se mi permetti l'inglesismo (...mia nonna avrebbe detto "non aggràtisse"...;-))

Raf ha scritto:
Ti dirò che sono fermamente convinto del fatto che è proprio il seeing a comandare il tutto. nell'esempio di Damian il suo C14 non è, a mio parere, lo strumento definitivo per l'hi-res come scrive nel suo articolo. E' semplicemente un ottimo telescopio messo sotto un seeing 9-10/10!!!!! Ed in quelle condizioni ogni telescopio da il meglio di sè!

Assolutamente d'accordo, ci mancherebbe.
Ciao!

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: martedì 18 novembre 2008, 22:44 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
Messaggi: 6292
astrometeo ha scritto:
Blackmore ha scritto:
Se il tele non è in temperatura le prestazioni degradano molto. Siccome ho convissuto con questo problema per tutto il periodo in cui ho avuto e usato il mio c9,25 ti posso dire che dipende molto dai differenziali di temperatura. Ora non torno sui tempi che io ho calcolato e con i quali ho ripreso immagini e video delle piume per non scatenare l'ira :wink: degli altri utenti :D ma se guardi nel mio sito... c'è nero su bianco :lol: tutto quanto!
Col tubo non acclimatato notavo maggiore sfarfallio, stelle più pallettose, dettagli nettamente meno risolti (drammatico su luna e saturno) e... prova a collimare e guardare le figure in intra ed extra: col tubo non acclimatato sarà dura farlo perchè il secondario avrà una grandezza dell'ombra differente, in extra molto maggiore e in intra molto inferiore. Questo spiegherebbe anche il motivo per cui molto si lamentano degli star test degli sct. Nelle rarissime notti in cui potevo usare il mio c9,25 in temperatura (poi mi son fatto pure l'estrattore che consiglio vivamente) l'ombra del secondario era identica in intra - extra, nelle riprese dello star test proprio non si intuiva differenza, segno di una ottica più che decente.
Va bè, io parlo del mio singolo esemplare, che era uno starbright made in usa, non conosco la situazione degli attuali xlt cinesi, ma acluni mi hanno detto che hanno trovato esemplari buoni, altri meno buoni.
Onestamente devo dire che se non avessi avuto il problema delle temperature con le piumacce maledette mi sarei tenuto il 9,25 vitanaturaldurante, visto che è ancora uno strumento compatto e trasportabile, io dico prima di tutto diamo a cesare quel che è di cesare, e le prime serie di c9,25 erano molto buone. Con le attuali non saprei, ma spero che più in la riusciremo a fare questo confronto con un 9,25 "moderno" e il mewlon.
Scusate la lunghezza :wink:


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Grazie!

La ventola dovrebbe aspirare l'aria dall'interno che è più calda dell'esterno. Il problema è che per avere una soluzione veramente fatta bene si dovrebbe trovare il metodo di fare dei buchi in modo da far girare l'aria in maniera efficace. E io di bucare il tubo non me la son sentita proprio.

Se ci fai caso una soluzione del genere è applicata sui mak - cas e mak - newton intes che hanno dei buchi intorno al menisco e la ventola sul primario. Quelli son telescopi fatti per bene.


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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: martedì 18 novembre 2008, 23:10 
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Iscritto il: lunedì 7 aprile 2008, 14:06
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Blackmore ha scritto:
astrometeo ha scritto:
Blackmore ha scritto:
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Va bè, io parlo del mio singolo esemplare, che era uno starbright made in usa, non conosco la situazione degli attuali xlt cinesi, ma acluni mi hanno detto che hanno trovato esemplari buoni, altri meno buoni.
Onestamente devo dire che se non avessi avuto il problema delle temperature con le piumacce maledette mi sarei tenuto il 9,25 vitanaturaldurante, visto che è ancora uno strumento compatto e trasportabile, io dico prima di tutto diamo a cesare quel che è di cesare, e le prime serie di c9,25 erano molto buone. Con le attuali non saprei, ma spero che più in la riusciremo a fare questo confronto con un 9,25 "moderno" e il mewlon.
Scusate la lunghezza :wink:


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Scusate per o.t.


Grazie!

La ventola dovrebbe aspirare l'aria dall'interno che è più calda dell'esterno. Il problema è che per avere una soluzione veramente fatta bene si dovrebbe trovare il metodo di fare dei buchi in modo da far girare l'aria in maniera efficace. E io di bucare il tubo non me la son sentita proprio.

Se ci fai caso una soluzione del genere è applicata sui mak - cas e mak - newton intes che hanno dei buchi intorno al menisco e la ventola sul primario. Quelli son telescopi fatti per bene.



Comunque vada funziona anche senza buchi?
Hai un progettino per costruire l'estrattore?

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: mercoledì 19 novembre 2008, 15:15 
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kappotto ha scritto:
Continuo con i conti della servetta.

Mi sono calcolato, in base alla superficie "utile" che raccoglie luce, in pratica al netto dell'ostruzione, l'apertura di un ipotetico rifrattore di equivalente superficie "utile". Allego il file excell.
Il mak 180 dovrebbe essere l'equivalente di un rifra da 126 mm e il C9 l'equivalente di un rifra da 146 mm.


Interessante paragonare il tuo lavezzi col mio ferreri ;-)


Allegati:
Commento file: Tabella ferreri
Tabella confronto telescopi.jpg [99.46 KiB]
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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: mercoledì 19 novembre 2008, 15:37 
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
Messaggi: 11625
Località: Monza
Tipo di Astrofilo: Visualista
Vicchio ha scritto:
kappotto ha scritto:
Continuo con i conti della servetta.

Mi sono calcolato, in base alla superficie "utile" che raccoglie luce, in pratica al netto dell'ostruzione, l'apertura di un ipotetico rifrattore di equivalente superficie "utile". Allego il file excell.
Il mak 180 dovrebbe essere l'equivalente di un rifra da 126 mm e il C9 l'equivalente di un rifra da 146 mm.


Interessante paragonare il tuo lavezzi col mio ferreri ;-)



Il libro dei telescopi! E che se lo scorda? Un librone! Pensa che mi sono messo a leggerlo subito dopo essermi "inventato" lavezzi.

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.


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