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Autore Messaggio
MessaggioInviato: giovedì 14 aprile 2016, 7:58 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Tutto non si può avere contemporaneamente, difficile avere un telescopio ottimo per foto a medio campo e altrettanto valido per il planetario. Però in questo caso andrebbe provato davvero se è così. Perchè noi astrofili a volte ci facciamo suggestionare da delle teorie (che per la carità non contesto) alle quali diamo anche troppa importanza. Perchè per il planetario molti usano S.C. che però per il planetario stesso non sono altrettanto validi in visuale. Proprio i R.C. 6" sono stati snobbati da tutti perchè hanno una elevata ostruzione. Però ho visto foto fatte con l'R.C. 6" e sono ottime, se si considera poi che costa ora 450 euro... non ci si compra nulla con lo stesso prezzo, a parte un Newton neppure dedicato alla fotografia. Alla fine un Riccardi Honders ha una ostruzione ancora più grande, eppure nessuno dice che non è uno strumento valido per la fotografia. Sul discorso ostruzione, se fosse davvero tanto penalizzante, la Meade che avrebbe fatto a fare gli attuali S.C. f=8 ACF che hanno una ostruzione maggiore degli f=10 e molto simile a quella di questi R.C.? Per il perdurare costante del maltempo è tantissimo che non faccio foto, ma pensavo anche io di prendere un R.C. 6", avrebbe una focale ed un campo molto interessante.

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MessaggioInviato: giovedì 14 aprile 2016, 9:44 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10630
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
non parlerei tanto di teorie quanto di "voci" o "luoghi comuni" o abitudini...
le teorie come ben sai sono ben altra cosa :)

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dovrete espellere anche me


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MessaggioInviato: giovedì 14 aprile 2016, 10:01 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14850
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Beh, un po' teoria c'e', nel senso che l'ostruzione e' un problema. Certo c'e' da chiedersi quale differenza possa essere mai evidenziabile fra 37% e 50%...
Di seguito proprio un esempio fatto al volo con aberrator della differenza fra 0%, 37%, 50%, 80%


Allegati:
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MessaggioInviato: giovedì 14 aprile 2016, 13:38 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16953
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non dimentichiamo che l'approccio alla fotografia deep e le riprese planetarie è diverso.
Nel primo caso abbiamo necessità di uno strumento che permetta un certo grado di risoluzione ma sapendo benissimo che a causa delle lunghe esposizioni l'FWHM medio sarà molto spesso al di sopra della risoluzione teorica dello strumento.
Per cui più delle grandi aperture (ovviamente a parità di qualità ottica) magari cerchiamo basse aperture relative. Inoltre le ostruzioni, che tendono a diminuire il contrasto, sono meno fondamentali nelle fotografie deep rispetto al planetario dove magari si diventa matti proprio a cercare i dettagli più minuti.
Nelle riprese planetarie abbiamo la possibilità di riprendere un grande numero di fotogrammi e possiamo selezionare quelli con minori distorsioni dovute alla turbolenza, miglior seeing, ecc. ecc.
Poi il software a sua volta ci mette del suo mediando e sommando solo le zone migliori, applicando algoritmi matematici tendenti a migliorare questi dettagli ecc.
In questo contesto la ricerca della massima risoluzione nelle immagini di partenza è fondamentale e infatti non si cerca mai di usare uno strumento veloce ma uno strumento grosso.
Ma niente toglie che non si possa usare uno strumento grosso e veloce.
Ovviamente abbiamo uno strumento grosso che permette una migliore risoluzione ma con focale corta (che riduce la risoluzione in quanto spalma su un singolo pixel magari molti dettagli che verrebbero altrimenti registri separatamente. Ecco perché si ha necessità di lunghe focali. Per spalmare su più pixel tutte queste informazioni.
Su uno strumento veloce, cioè a focale corta, possiamo farlo aggiungendo sistemi ottici (barlow spinte, proiezione dell'oculare con tiraggi elevati, ecc.)
Ma oltre a eventuali aberrazioni introdotte da questi aggiuntivi, abbiamo anche grossi problemi meccanici in quanto le tolleranze sono veramente minime e basta uno spostamento di pochissimi micron dall'asse ottico ideale per avere segnale pessimo.
Per questo motivo è molto difficile vedere usare strumenti veloci sul planetario. Perché la meccanica non è mai ideale.
Altrimenti con una meccanica ideale uno strumento come il "veloce" andrebbe benissimo sia per il planetario sia per il deep

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MessaggioInviato: giovedì 14 aprile 2016, 13:44 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14850
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Beh, non considererei un RC uno strumento veloce. Infatti non l'ho mai capito: sulla carta non sembrerebbe particolarmente utile in nessun campo.
Certo capisco anche che con i sensori lenzuolo delle dslr non e' che si possa scendere tanto con la focale, perche' rimane ben poco da riprendere.

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MessaggioInviato: giovedì 14 aprile 2016, 14:00 
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Iscritto il: domenica 26 dicembre 2010, 17:37
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fabio_bocci ha scritto:
Proprio i R.C. 6" sono stati snobbati da tutti perchè hanno una elevata ostruzione. Però ho visto foto fatte con l'R.C. 6" e sono ottime, se si considera poi che costa ora 450 euro...


Non ringrazierò mai abbastanza chi li ha snobbati per aver fatto scendere il prezzo :D

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MessaggioInviato: giovedì 14 aprile 2016, 14:21 
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Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Infatti, Bass, ora un R.C. 6" secondo me vale bene la pena di provarlo, non si rischia proprio nulla. Proprio per questo mi sento di consigliarlo. Ha una focale ed un peso ben gestibili anche con una montatura non eccessivamente pesante.
Le prove fatte con Aberrator mostrano solo quello che il creatore del software vuol mostrare, non è che non ci creda, per carità, ce l'ho anch'io Aberrator, è solo che così non si dimostra nulla di reale.
Concordo con Renzo, in fotografia si debbono avere delle priorità diverse che non nell'osservazione visuale o nella ricerca dell'alta risoluzione. Chi vuole fare foto ai pianeti fa bene a non prendere un R.C. ma un'altra tipologia di strumento, altrimenti ci sarebbe solo un tipo di strumento, quello "ideale per tutto", e basta.

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MessaggioInviato: giovedì 14 aprile 2016, 14:26 
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Prima che il creatore di aberrator tenti il suicidio, dovresti spiegare meglio questa affermazione :D

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MessaggioInviato: giovedì 14 aprile 2016, 14:40 
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Non voglio mica dire che Aberrator dia risultati... aberranti... :lol: Però non sono dati sperimentali, ma solo frutto di un calcolo che prende in considerazione solo certi parametri teorici. Potrebbe benissimo verificarsi che un altro fattore che non viene considerato renda le immagini con il 37 ed il 50% uguali tra loro o con la risoluzione al contrario. E non mi riferisco a fattori esterni, tipo il seeing o una cattiva lavorazione dell'ottica, ma anche a qualcosa che è connaturato allo schema ottico dello strumento. Per dirne una, ma le immagini postate sono di un Maksutov "teorico" o di uno S.C. "teorico" oppure di un Newton "teorico"? che ha il 37 ed il 50% di ostruzione? Quello col 50% di ostruzione è uno "schifoso" Riccardi Honders che costa circa 8000 euro? Se è così, allora ti offro in cambio alla pari un bel Newton con ostruzione del 30%... :mrgreen:

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MessaggioInviato: giovedì 14 aprile 2016, 14:47 
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Nello specifico sono ottiche diffraction limited e collimate, diciamo strumenti ideali, ma come sai si possono simulare parecchi possibili difetti e anche l'impatto del seeing. Ma per fare un paragone che evidenzi un certo aspetto, lo devi ovviamente fare a parita' delle altre caratteristiche.
Lo scopo era infatti mostrare che, a parita' di tutto il resto, l'ostruzione ha un effetto non secondario in hires, e soprattutto quantificare questo effetto.

Che poi, scusa, che impatto ha in planetario lo schema ottico? Capisco in largo campo, dove compaiono le aberrazioni fuori asse, ma in hires uno schema vale l'altro, se la meccanica e la qualita' dell'ottica gli consentono di lavorare per il suo diametro.

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