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MessaggioInviato: lunedì 16 giugno 2008, 20:37 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Io ti propongo un secondo quesito, che a differenza del tuo non è da "professore" e OT, ma IT.

Se diamo per buono il testo di Ferreri (...scusa se ti permetto... :D Prima di rispondermi vorrei una tua conferma esplicita che lo dai per buono, ho il sospetto che tu abbia dei dubbi, ma io voglio partire da basi comuni altrimenti di che si parla?):

Lead Expression ha scritto:
Walter Ferreri ha scritto:
Probabilmente è poco noto che, per ottenere la stessa tolleranza, la superficie di uno specchio deve essere lavorata con una precisione 4 volte maggiore delle quattro superfici di un doppietto


Precisione 4 volte maggiore per avere lo stesso contrasto=>per avere uguale errore, la superficie deve avere un errore 4 volte minore=>a parità di correzione della superficie, l'errore è 4 volte maggiore (mi pare ovvio).


(lo so che non l'avevi letto, te lo riporto per comodità :D)

A parità di lavorazione, l'errore è 4 volte maggiore. O, se vuoi, a parità di lavorazione, nel doppietto l'errore è 4 volte minore.
Mi farebbe piacere che, prima di porre nuove domande (OT), rispondessi a queste (IT). Non siamo a scuola, ti ricordo :P

(PS: affinché il tuo termine di confronto sia corretto, il mezzo centrale deve essere una lente convergente, il fronte d'onda finale non piano, infine n1=n3=1 e n2=1.5. Diversamente, non parli di telescopi :) ma neanche di sistemi ottici :) ).

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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MessaggioInviato: lunedì 16 giugno 2008, 20:50 
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Ultima modifica di mauro_dalio il lunedì 16 giugno 2008, 21:19, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 16 giugno 2008, 20:58 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Se avessi letto il testo (prima o poi so che lo farai) avresti notato che lui considera l'errore risultante da tutte e quattro le superfici di un doppietto. Parla della correzione di ognuna delle superfici delle quattro. Parlo del testo, la figura l'hanno letta tutti, noto.

In ogni caso, l'esame di ottica l'ho superato con un 30 e lode, non ho intenzione di essere esaminato nuovamente da te con dei "consigli velati". Questa cosa mi indispettisce molto quindi mi capirai se non risponderò alle tue provocazioni (off topic).

Buona serata

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MessaggioInviato: lunedì 16 giugno 2008, 21:16 
[Rimosso come da richiesta del proprietario del messaggio]


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MessaggioInviato: lunedì 16 giugno 2008, 22:48 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
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Località: milano
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MessaggioInviato: martedì 17 giugno 2008, 6:42 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
Messaggi: 5486
Località: Mugello
Tipo di Astrofilo: Visualista
mauro_dalio ha scritto:
Lead Expression ha scritto:
Se avessi letto il testo (prima o poi so che lo farai) avresti notato che lui considera l'errore risultante da tutte e quattro le superfici di un doppietto. Parla della correzione di ognuna delle superfici delle quattro. Parlo del testo, la figura l'hanno letta tutti, noto.


Eh purtroppo il testo in questo punto può essere interpretato come dici tu. E' l'interpretazione più immediata a leggere il testo. Ma ce n'è un'altra che è evidente solo se parti dai principi fisici e spieghi perchè l'errore è e/(n-1).

E in ogni caso, se guardi la figura e leggi la didascalia queste ultime non sono in accordo con quella interpretazione:
La figura mostra UNA superficie con errore "e" che produce un fronte d'onda con errore "e/(n-1)". La seconda sperficie è perfetta.
E se la seconda superficie avesse un errore e2? Il rislutato sarebbe sempre e/(n-1)? Evidentemente no. Come si combinano e ed e2?
A buon senso ti pare che il risultato possa essere lo stesso indipendentemente da come è fatta la seconda superficie?
Oppure ci sarebbe un'altra possibilità: il disegno è incompleto ed è sottointeso che c'è un altro errore sempre uguale ad "e" sulla seconda superficie.


PPS se non hai intenzione di rispondere non giochiamo al gatto e topo. L'argomento c'entra con il topic. Cercherò di spiegarlo io (sperando di non lasciare ancora dubbi, ma spero di no).
La mia intenzione è mostrare che uno degli argomenti cardine usati in apertura del topic è sbagliato. Dopodichè tutto l'intervento iniziale cade.


:roll: a me sembra tu stia facendo un pò di confusione inserendo tutti questi "e se" tentando a bella posta di rendere complicata una semplificazione, ora se la semplificazione è fatta per aiutare la gente a capire, la tua complicazione che fine ha? :?

Mah :roll:


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MessaggioInviato: martedì 17 giugno 2008, 7:03 
Direi che non ci sono dubbi sulla errata realizzazione del disegno di Ferreri, dove non viene considerata la seconda superfice della lente.
Direi anche che come "svista" è parecchio grave, anche per il fatto che si trova su un libro commercializzato e non solo fra le pagine di un forum pubblico.
Ma specialmente perchè è fatta da chi fa divulgazione "scientifica" per professione.
Sinceramente a me basta un "indizio" simile per mettere in dubbio tutto il resto del contenuto del "trattato".
Fosse anche un errore di "eccessiva semplificazione", rimane comunque un palese errore, fuorviante e sibillino;
così come sibillino e fuorviante è nel testo parte delle spiegazioni.
Per esempio, in italiano dire "la superficie di uno specchio deve essere lavorata con una precisione 4 volte maggiore rispetto a quella richiesta alle 4 superfici di un doppietto" è ben diverso dal dire "la superficie di uno specchio deve essere lavorata con una precisione 4 volte maggiore rispetto a quella richiesta alla superficie di una lente" e genera grande confusione: 4x4 fa 16...
ne risulterebbe non solo che "la superficie di un obbiettivo a specchio deve essere lavorata con una precisione 16 volte maggiore rispetto a quella richiesta dalle superfici di un obbiettivo a doppietto", ma anche che la lavorazione dello specchio deve "migliorare" con l'aumentare delle lenti...
sinceramentequindi, trovando molto più "chiare" le spiegazioni di DaLio, se devo avere dei dubbi li avrei su quello scritto da Ferreri, che contrasta con quello che lui stesso ha disegnato nel suo libro...
che poi Ferreri abbia scritto dei libri non vuole dire molto...
li ha scritti anche Albano... ;)

PS: quella sui "testi scientifici" italiani non è una polemica, ma una "triste constatazione"...
tant'è che anche il buon Max ha dovuto postare una pagina di un testo francese per fare un po' di "chiarezza"...
non è una novità che in qualsiasi ambito scientifico se si vuol leggere un buon testo lo si fa in inglese o comunque in altre lingue, purtroppo...


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MessaggioInviato: martedì 17 giugno 2008, 7:47 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
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Località: Mugello
Tipo di Astrofilo: Visualista
Quindi non è vero che l'effetto dell'errore di lavorazione in uno specchio raddoppia perchè la riflessione fà sì che questa agisca, per così dire, due volte sul percorso della luce? :roll:

..o come dice Ferreri "perchè la riflessione richiede un cammino doppio, durante il quale il difetto di lavorazione è incontrato sia durante l'andata che durante il ritorno"?

Quindi lavorare una lente o uno specchio è la stessa identica cosa, cioè necessita lo stesso grado di precisione...

Riferito al doppietto non capisco perchè l'errore presente su un lato della lente debba esser presente necessariamente anche sull'altro... boh?

Quanto ai "treni" di lenti credo che abbiano ragione di esistere proprio per migliorare TUTTE le correzione dell'obiettivo, infatti dalla lente singola i rifrattori si sono evoluti in doppietti, tripletti, quadrupletti etc. etc.

Fede , io invece mauro lo capisco poco... ma ci provo perchè credo valga la pena, magari non sono d'accordo con il considerare "errori" che viziano addirittura tutto un testo quelle che sono semplificazioni e le stesse semplificazioni considerarle "cosa buona e giusta" quando chi le fà la pensa come noi, perchè anche mauro oltre alle complicazioni ha giustamente fatto delle semplificazioni, come tutti noi :wink:

In fondo si tratta di stabilire se siamo tra amici che voglino aiutarsi a capire o tra avversari che vogliono distruggersi :roll:


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MessaggioInviato: martedì 17 giugno 2008, 9:02 
Che c'entra questo col fatto che Ferreri parla nel testo di 4 superfici e nel disegno ne paragona ad uno specchio SOLO UNA?
E' come se parlassi del rumore di un 4 cilindri e come "esempio pratico" riportassi una Husqvarna, per paragonare un 4 tempi ad un 2 tempi...
poi qualcuno deve spiegarmi perchè la riflessione richieda un cammino doppio...
doppio rispetto a cosa?
...la focale è la focale, non cambia...
un telescopio newtoniano non è un campo da ping pong...
anche qui Ferreri si spiega malissimo, anzi non si spiega proprio...
tantopiù che poi conclude dicendo che praticamente nessuno si accorge della differenza fra uno specchio favorato in Lambda/8 e Lambda/32 (e anche qui, rsm? pvt?) ...
è come se si dicesse che per fare una buona pizza ci vuole assolutamente il forno a legna, ma poi se ne mangi una cotta a legna o a elettrico nessuno se ne accorge...
e allora è buona anche quella cotta a elettrico... ;)


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MessaggioInviato: martedì 17 giugno 2008, 9:03 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4615
Località: Padova
Fede67 ha scritto:
che poi Ferreri abbia scritto dei libri non vuole dire molto...
li ha scritti anche Albano... ;)

Se è per questo li ha scritti pure Romina: http://www.libreriauniversitaria.it/lib ... _power.htm :shock:

Donato.


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