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Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 16 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Collisione tra stelle nel 2022
MessaggioInviato: mercoledì 11 gennaio 2017, 12:24 
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Iscritto il: martedì 12 aprile 2016, 12:48
Messaggi: 245
Località: Lombardia / Sanremo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao Lorenzo. Essendo un ricercatore (sebbene in tutt'altro campo scientifico) mi sento di sottoscrivere ogni singola parola.

Purtroppo però aggiungo che il mondo della letteratura scientifica degli ultimi 20-30 anni, parere mio (ma non solo), stia degenerando in quella che sembra essere sempre più una caciara.

Tralasciando per un secondo il discorso mediatico, resta un dato di fatto che ormai la produzione di paper scientifici in buona percentuale si basa sul presupposto che "è meglio fare un paper in più che uno in meno". Le cause di questo vanno cercate nell'attuale metodo per la misurazione del rendimento basato su numero di paper e citazioni.
Senza scendere nel dettaglio delle cause, sulle quali si potrebbe scrivere un libro, il risultato è una produzione scientifica inflazionata e frammentata. I lavori "validi" vengono frammentati in numerosi paper. Al tempo stesso durante le ricerche bibliografiche su incorre in paper ripetitivi o privi di vero contenuto scientifico rilevante.

Io stesso sono stato obbligato a scrivere paper su argomenti che (parere mio che l'ho scritto) non aumentavano il sapere scientifico in nessun modo. Al tempo stesso la ricerca che sto conducendo mi è stato chiesto di suddividerla in 6-7 (!) papers!

Arrivando al punto, in questa baraonda di produzione scientifica (alcune fonti parlano di un paper pubblicato ogni 20 secondi) è facile per i giornalisti trovare qualche appiglio per qualche notizia sensazionalistica.
Da un lato questo fa bene alla scienza, attirando l'attenzione di giovani ragazzi che si affascinano a questo mondo, dall'altro sono d'accordo con te che l'eccessivo sensazionalismo fa male alla ricerca portando a travisare ed esagerare papers appartenenti a quella miriade di paper "secondari" o "fatti tanto per fare"


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 Oggetto del messaggio: Re: Collisione tra stelle nel 2022
MessaggioInviato: mercoledì 11 gennaio 2017, 12:35 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Dipende tutto dalla serietà delle riviste. Se hanno uno staff di "referees" esperti sta a loro di non accettare lavori che abbiano scarsa innovazione e che siano una ripetizione di lavori già pubblicati (dai medesimi autori ovviamente). Ma qui siamo abbondantemente O.T. ...

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 Oggetto del messaggio: Re: Collisione tra stelle nel 2022
MessaggioInviato: mercoledì 11 gennaio 2017, 13:11 
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Iscritto il: lunedì 27 marzo 2006, 9:29
Messaggi: 1412
Località: Genzano di Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Luca Amerio ha scritto:
I lavori "validi" vengono frammentati in numerosi paper. Al tempo stesso durante le ricerche bibliografiche su incorre in paper ripetitivi o privi di vero contenuto scientifico rilevante.
Io stesso sono stato obbligato a scrivere paper su argomenti che (parere mio che l'ho scritto) non aumentavano il sapere scientifico in nessun modo. Al tempo stesso la ricerca che sto conducendo mi è stato chiesto di suddividerla in 6-7 (!) papers!


Publish or perish si dice :wink: io sono abbastanza nuovo a questo ambiente ma questa lezione la sto imparando a suon di H-index.
Sono anche rassegnato per natura, se questo è quello che mi si chiede per lavorare e mangiare purtroppo è quello a cui mi devo adeguare, non posso permettermi di far il bastian contrario e i sogni di una scienza diversa me li tengo nella mia testa o per una conversazione con un collega.
Ma confermo che non piace neanche a me il sistema in cui siamo inseriti. Lavoro da poco ma mi sono già trovato a pubblicare lavori tanto per pubblicarli, per cui ti capisco. Per un giovane, scusa ma non conosco la tua età ma parlando degli ultimi 20-30 anni immagino sia più avanti di me che non ero nato 30 anni fa, è forse ancora peggio.
Bene alla scienza non fa perchè ci obbliga perseguire progetti più piccoli e più sicuri per cui siamo sicuri di tirare fuori qualcosa. E come vedi non ci fa neanche una buona pubblicità.
Mi vengono in mente i film in cui lo scienziato è presentato sempre come quello che negli ultimi 5 minuti trova la formula per salvare il pianeta o che presenta nuove teorie rivoluzionarie; peccato che dimenticano sempre le notti passate a misurare o le bestemmie tirate davanti a programmi che non vanno e tutto il lavoro necessario per un solo microscopico passo :mrgreen:

fabio_bocci ha scritto:
Se hanno uno staff di "referees" esperti sta a loro di non accettare lavori che abbiano scarsa innovazione e che siano una ripetizione di lavori già pubblicati (dai medesimi autori ovviamente)

Questo è il lavoro dell'editor. Ma tranquillo che scendendo di importanza qualcuno che ti fa pubblicare lo trovi. Male che va paghi ed ecco il tuo lavoro pubblicato.

Beh una cosa sola rimane da fare... beviamoci su :beer: e leggiamo articoli perchè certe volte quello interessante capita.
E stasera montate i telescopi che è sereno :obs:

Mi tiro fuori dal OT prima che mi richiamino all'ordine, di solito sono sempre preciso :mrgreen: :silent:

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Our problems are manmade; therefore they can be solved by man. And man can be as big as be wants.
No problem of human destiny is beyond human beings.
Man's reason and spirit have often solved the seemingly unsolvable, and we believe they can do it again.

John F.Kennedy

Cieli sereni, Lorenzo!


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 Oggetto del messaggio: Re: Collisione tra stelle nel 2022
MessaggioInviato: mercoledì 11 gennaio 2017, 22:00 
@ LorenzoM
Perchè io cosa ho detto? Che anche nelle riviste peer review ormai si pubblica di tutto e che è venuto meno nella maggior parte dei casi il filtro fondamentale dei saggi della redazione. Tu pur senza citarmi mi rimbrotti duramente per averlo affermato, ma poi tu stesso dici che è inevitabile che questo accada. (e io non sono per niente d'accordo).
LorenzoM ha scritto:
Ti assicuro che i ricercatori, e questa volta mi ci infilo anche io, di sensazionalismo, in media, se ne fanno ben poco e vorrebbero evitarlo a tutti i costi... Non siamo alla ricerca di sensazionalismo, ma se vogliamo mangiare e fare il nostro lavoro dobbiamo acchiappare soldi, e come si dice, di necessità virtù. La ricerca è un mondo dove non si arriva secondi, o si vince o si perde. Se il mondo vuole il sensazionalismo per darci i soldi purtroppo noi dobbiamo adeguarci. Questa cosa non piace a molti di noi e sicuramente non fa bene alla qualità della ricerca ma dopotutto i ricercatori non si nutrono nè di aria nè di passione; ci piace mangiare al ristorante, fare regali alle nostre moglie/compagne/figli, nel mio caso ho anche l'aggravante di comprare telescopi.

Luca Amerio nel suo messaggio in modo assai più sincero e distaccato analizza lo stato attuale delle pubblicazioni scientifiche, ne ammette i limiti e riconosce che lui steso si è trovato costretto, suo malgrado perchè costretto, a pubblicare lavori scientificamente inutili o superflui.
Tu stesso in un secondo messaggio affermi:
LorenzoM ha scritto:
Publish or perish si dice :wink: io sono abbastanza nuovo a questo ambiente ma questa lezione la sto imparando a suon di H-index.
Sono anche rassegnato per natura, se questo è quello che mi si chiede per lavorare e mangiare purtroppo è quello a cui mi devo adeguare, non posso permettermi di far il bastian contrario e i sogni di una scienza diversa me li tengo nella mia testa o per una conversazione con un collega.
Ma confermo che non piace neanche a me il sistema in cui siamo inseriti. Lavoro da poco ma mi sono già trovato a pubblicare lavori tanto per pubblicarli, per cui ti capisco.

Quindi ti contraddici. Per quanto riguarda la formazione della Luna le teorie sono tante, la più affermata è quella di un unico impatto da un pianeta delle dimensioni di Marte (noto come "TEIA") e naturalmente anche qui vengono calcolati i momenti angolari dell'impatto, ma ce ne sono anche altre, come quella che la Luna si sia formata nello stesso disco di accrescimento della Terra (e quindi sia composta per lo più dagli stessi materiali) e che solo successivamente la Terra l'abbia catturata. La verità quale che sia non la sapremo forse mai o almeno finchè non potremo vedere da vicino quel che (al di la delle teorie) succede realmente in un disco protoplanetario.
Quanto alle predizioni di una prossima esplosione di supernova nel 2022, essendo questa basata sull'osservazione di quanto accaduto precedentemente all'esplosione di una singola (e una sola) supernova, credo che statisticamente la predittività sia di zerovirgola.

Ps. non siamo OT. Trattando il 3D di una previsione mi sembra corretto discutere anche dell'attendibilità o meno delle previsioni.


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 Oggetto del messaggio: Collisione tra stelle nel 2022
MessaggioInviato: mercoledì 11 gennaio 2017, 22:48 
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Iscritto il: martedì 12 aprile 2016, 12:48
Messaggi: 245
Località: Lombardia / Sanremo
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Non voglio essere duro come Renato. Non sono un astro fisico, quindi la mia opinione in merito è pari a 0. Ergo, non mi esprimo in merito ai due paper in questione, ma li prendo per buoni (essendo l'opinione degli autori e del reviewer più valide della mia)

Voglio solo sottolineare un'ultima cosa del processo di peer review attuale. Oggi giorno i reviewer sono persone come potrei essere io o un mio collega, a seguito di una selezione non particolarmente selettiva, correggono i paper altrui nel loro tempo libero e gratuitamente. Non lo fanno per lavoro e non hanno nessun tornaconto a fare più o meno selezione.
Inoltre, vista il numero spropositato di paper che vengono pubblicati, nessuno ormai ripete gli esperimenti dei paper altrui per validarne i risultati (esclusi i paper clamorosi come quello dell'EM Drive), ma la review si limita a validare la metodologia del paper.
Questo significa che controllano se quello che ho fatto sia giusto su carta. Se i risultati me li fossi inventati di sana pianta non se ne accorgerebbe nessuno subito! Questa cosa unita al "publish or perish" capite da soli cosa causa.
Le soluzioni ci sarebbero e non sono difficili da pensare. Solo che dietro i paper, mi dispiace fare il complottista che solitamente non sono, ci girano un sacco di soldi! (Una università arriva a pagare anche 6'000'000$ all'anno per l'accesso a un giornale. Ed esistono ed esistono 23'000 diverse riviste scientifiche)


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 Oggetto del messaggio: Re: Collisione tra stelle nel 2022
MessaggioInviato: venerdì 3 febbraio 2017, 19:26 
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Iscritto il: sabato 30 giugno 2007, 7:03
Messaggi: 413
Località: Garlasco (Pavia)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao a tutti, premetto che ritengo la notizia affidabile seppur nei limiti dell'eccezionalità dell'evento e ne sono entusiasta.
Passo subito al piano dell"astrofilo .. Se tutto andrà bene vedremo un evento eclatante, una nuova stella nel cigno .. di seconda magnitudine circa .. e magari oltre!?! Perché non sperare :)
Ma ancora più interessante è che sarà possibile seguirne l'evoluzione fotometrica durante questi anni .. Chiunque voglia anche con strumenti amatoriali .. "Vedere" i due astri avvicinarsi misurandone la riduzione del periodo ..
E poi? Avete idea della spettacolare v838 monocerotis? Storia forse simile ma a 20000 anni luce .. ma KIC 9832227 sarà a soli 1800 anni luce!! .. Quindi? Vedremo qualche cosa di simile? Probabilmente no, ma accidenti ...

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Alessio Carlini - Garlasco PV
Uso C8, C11 o Q10" o Z80f5.6 su CEM60 ed ASI294MC/Atik314L+/ASI224MC o Eos600d,L70-200f4
Il mio blog: http://alkaid.altervista.org/blog/
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