Cita:
Come si vede è difficile percepire differenze tra l’immagine ideale del rifrattore e quelle con l’ostruzione.
ad una prima occhiata forse sfuggono ma se si guarda con attenzione si vedono.
Anni fa ho condotto anch'io un esperimento del genere, in modo un po' più rigoroso e impiegando strumenti diversi (se non ricordo male ne uscì anche un articolo sulla rivista UAI) ottenendo risultati in accordo con quanto riportano i manuali di ottica, che situano il limite di percettibilità degli effetti dell'ostruzione attorno al 25% lineare, anche se è solo dal 30% che iniziano ad essere evidenti.
Più in generale, però, l'ostruzione centrale è solo uno dei tanti fattori che entrano in gioco nel generare le differenze tra uno strumento e l'altro, per questo si parla di
stacking della MTF. Mi sembra quindi un po' incauto sostenere che :
Cita:
Frasi del tipo “al confronto l’SC mi è sembrato un tantino meno inciso” “il rifrattore è un pelino più tagliente” “nel rifrattore l’immagine è più secca e contrastata” ecc. sono prive di significato e frutto di confronti effettuati , anche se in perfetta buona fede, con metodiche e presupposti errati.
visto che tu stesso sostieni di aver valutato esclusivamente l'effetto dell'ostruzione senza considerare altri fattori che possono invece influire pesantemente quando si fanno dei confronti.
Anche se non ti sono noti, esperimenti sull'effetto di varie ostruzioni sulla visibilità dei dettagli planetari sono documentati da parecchi decenni, ad esempio in questo articolo:
"Diffraction Effects due to Axial Obstructions in Telescopes", JBAA vol. 48, n.4, p. 163, di tale Horace Dall, uno degli inventori del Dall-Kirkham. Le conclusioni che ne trasse (siamo nel 1938) sono validissime ancora oggi.
PS:quando si riportano immagini tratte da altri siti web sarebbe corretto citare la fonte.
Renato C ha scritto:
Nel caso che qualcuno voglia prendersi la briga di ripetere il test devo ribadire l'importanza dell'uso di un rifrattore apocromatico. Questo perchè, come ho già avuto occasione di dire, l'aberrazione sferica porta anch'essa a un rinforzo degli anelli di diffrazione, e l'aberrazione sferica è più o meno sempre presente sia negli specchi sia nelle lenti dei rifrattori acromatici.
può essere presente in tutti gli strumenti, compresi gli apocromatici, il fatto di usare un apo non garantisce nulla.
andreaconsole ha scritto:
secondo me la "formula" D-d se la sono inventata dei rifrattoristi per screditare le altre configurazioni

o forse il contrario, dipende dai punti di vista
Comunque la formula risale a due articoli di Roger Sinnott pubblicati da Sky&Telescope nel 1993,
"Rules of thumb for planetary telescopes". A quanto ne so è il primo articolo apparso su una rivista divulgativa a trattare gli effetti dell'ostruzione, degli errori sul fronte d'onda, ecc. ecc. in termini di MTF, ed è una lettura molto istruttiva.
La formula D-d è comunque considerata pessimistica.