Ciao a tutti,
sono Andrea Ricciardi, uno dei fondatori di Astrel Instruments, che produce la camera CCD AST8300. Ringrazio tutti per l'interesse verso il nostro prodotto: sarò lieto di rispondere ad ogni domanda riguardante la camera, ma solo domande di carattere tecnico perchè ho letto il regolamento del forum e devo assolutamente evitare di fare pubblicità: sarebbe sconveniente essere cacciato pochi giorni dopo essersi iscritto
[...]Quindi cominciamo col discorso del vuoto: la camera è dotata di un attacco per una pompa da vuoto manuale inclusa nella confezione (gli astrofili stagionati come me si ricorderanno sicuramente le pompe per ipersensibilizzare la technical pan col forming gas: le nostre per fortuna sono un po' più resistenti...).
Visto che molti si lamentano dei sistemi a dessiccante e una soluzione a vuoto permanente impone costi incompatibili con la fascia di mercato della AST8300, abbiamo pensato di fare il vuoto "on demand", nel senso che in qualunque momento, in pochi secondi, è possibile fare un vuoto non spinto dentro la camera, anche senza staccarla dal telescopio, usando la pompa. Una volta fatto il vuoto, la camera è molto ben sigillata, ed è in grado di mantenere un livello accettabile di vuoto per almeno una settimana. Il vuoto, oltre ad impedire ogni forma di brina, abbatte i moti convettivi che diminuiscono l'efficenza del raffreddamento e alla fine si guadagna pure qualche grado di delta T. Si può volendo optare per riempire la camera con un gas inerte, sempre tramite lo stesso attacco: questa è ad esempio la soluzione adottata dall'ESO per la loro applicazione, probabilmente useremo il Kripton.
Riguardo ai dubbi sul raffreddamento, il KAF8300 ha delle ottime performances in termini di dark current: con 42-45 gradi di delta T rispetto all'ambiente che noi otteniamo con il doppio stadio, potremo praticamente sempre lavorare intorno ai -20°: lo scorso weekend facevo questa temperatura col peltier al 68%. A questa temperatura la dark contribuisce per circa 0.01 e/s, ovvero 6 elettroni in una posa da 10 minuti. Il triplo stadio sarebbe stato un costo in più, in termini economici, di ingombro e consumo, che non abbiamo ritenuto opportuno scegliere a fronte di un vantaggio marginale.
Per qualunque altro chiarimento tecnico, sono a vostra disposizione: fate domande, perchè io posso solo rispondere, altrimenti il moderatore mi fa
Andrea
PS: ras-algehu: mi hai fatto ricordare tempi lontani, quando studiavo fisica e anche io frequentavo l'ARA, così lontani che seguendo il tuo link al sito, mi sono ritrovato solo nella prima "Foto dal glorioso passato dell’ARA ottenute da soci ed ex-soci di vecchia data"

Non mi ricordo più nemmeno dove stavamo, solo che il telescopio nella cupola alle nostre spalle era un 45cm e Giove quella sera non era niente male...