A me è capitato di vendere un ccd, il potenziale acquirente mi ha chiesto delle cose che io non sapevo. Gli ho spedito la camera in visione-prova. Alla fine me la ha rispedita perchè effettivamente presentava dei problemi a dei pixel dei quali io ero ignaro. Ho venduto di recente una montatura G11, si era interessato prima un'associazione astrofili. Prima di andare in vacanza ho lasciato per due settimane in prova la montatura. Alla fine me la hanno restituita per incompatibilità tra l'elettronica e il loro softwere di controllo remoto. La ho poi venduta ad un'altra associazione che è passata a casa mia, la ha vista, provata e presa. Tuttora mi mi sento con il compratore che si dice entusiasta dell'acquisto. Credo che per oggetti di un certo valore la correttezza o la serietà di ammettere se vi siano dei problemi o di riprendersi il materiale nel caso ignari dei problemi sia cosa dovuta, diversamente credo sia lecito pensare ad disonestà calcolata.
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