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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Astrofotografia a pellicola
MessaggioInviato: domenica 13 gennaio 2013, 10:25 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9618
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ho letto adesso questo post.

Grazie Giuba!
Quella foto è stata realizzata con la vecchia Kodak Ektachrome E200 formato 6x7cm, quando ancora
esistevano i laboratori fotografici professionali per lo sviluppo.

Oggi, per quanto ne sappia, non esisitono più e questo è il motivo principale per il quale ho abbandonato le riprese in analogico.
Continuo però a passare nello scanner, ogni tanto, le vecchie foto su pellicola e qualche volta con una elaborazione accorta,
maturata da anni di esperienza, escono risultati interessanti, come appunto la foto della Spada di Orione.

Le riprese analogiche purtroppo sono terribilmente vincolate dal laboratorio dei sviluppi: è difficile trovare, ammesso esistano ancora,
quelli che impiegano un ricambio continuo degli sviluppi. La freschezza del primo bagno di sviluppo dell'E6 è uno dei principali fattori da
considerarare per l'efficacia e la qualità dei risultati sulle diapositive con trattamento E6, unito logicamente dalla "freschezza" di produzione
delle pellicole.

Ogni confezione pellicola riporta la data di scadenza, occhio quindi a tenerne conto.

Le pellicole possono essere utilizzate anche quando scadute: l'importante però è sapere come sono state conservate.

Poco più di due anni fa per un utilizzo non astronomico, ho utilizzato un rullo di Fuji Velvia 50, scaduta da ben 8 anni! Dal giorno dell'acquisto
tale rullo è sempre però stato conservato in freezer, nella sua confezione sigillata originale, a -18° C. Al momento dello sviluppo il rullino non
ha risentito minimamente di nessun difetto: ne apparentemente nelle cromie; ne sulla sensibilità nominale e ne sul velo di fondo.

Probabilmente sarà stato un caso, però questa è stata la mia esperienza. Nel freezer conservo ancora decine di rulli 120 di Ekachrome E200 e
TP6415 , scadute ormai da 6-7 anni, in attesa di essere impiegati qualora scoprissi un laboratorio sviluppi degno di fiducia!
Anche via online. Ma temo che ciò non avverà più!
Cari saluti,

Danilo Pivato

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 Oggetto del messaggio: Re: Astrofotografia a pellicola
MessaggioInviato: domenica 13 gennaio 2013, 12:55 
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Iscritto il: giovedì 16 giugno 2011, 12:35
Messaggi: 178
Un paio d'anni fa ho scattato una fuji 800...interessante, ma aveva una grana un po' eccessiva per me ;) Le fuji 200 di solito le riesco a trovare.
Addirittura sono passato in un negozietto in montagna quest'estate ed ho chiesto di una pellicola; al che la negoziante tira fuori una Kodak. "Non è che ha una Fuji?" chiedo io: ebbene, ce l'aveva, ma di solito chiedono tutti le Kodak :D

Danilo, da cosa si nota uno sviluppo in un E6 "non fresco"?
Inoltre complimenti per lo scatto della nebulosa di Orione. La trovo bellissima, con i colori molto naturali.

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 Oggetto del messaggio: Re: Astrofotografia a pellicola
MessaggioInviato: domenica 13 gennaio 2013, 16:14 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3943
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Zubenelgenubi ha scritto:
Per il colore esistono le dia della Fuji Velvia 50 e 100 ISO e le Provia 400X (forse anche la 800x). Per queste almeno nelle grandi città non ci sono grandi problemi di reperimento e si possono comunque ordinare. Per lo sviluppo occorre attendere fino ad una settimana.

Le Fujichrome professionali si trovano, però oggi che hanno poco smercio c'è sempre il dubbio che siano in giro da tempo visto che con l'avvento del digitale i "freezerini" vetrati che i negozianti usavano per stoccarle sono spariti. Problematico è comunque lo sviluppo; forse a Milano qualche laboratorio professionale lo si trova ancora (una volta c'era quello in via Domodossola che serviva i professionisti che riprendevano le sfilate) ma il costo??? Se si trova uno che ha il minilab il servizio sarà scadente perchè di diapositive oggi non ne sviluppano più

Cita:
Si potrebbe provare a usare la HP5 della ilford anche se è bianco e nero e in giro si trovano ancora alcune pellicole kodak, come t-max 400, sempre bianco e nero.

Le Ilford BN sono sempre state ottima pellicole: la FP4 plus era dettagliatissima e la XP2 poteva essere sviluppata in C41 dai laboratori a colori (e si spendeva un cavolo). Niente però mi dava le emozioni della Kodak TRIX, specie nelle foto in studio

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 Oggetto del messaggio: Re: Astrofotografia a pellicola
MessaggioInviato: lunedì 14 gennaio 2013, 9:22 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9618
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
grephead ha scritto:
...da cosa si nota uno sviluppo in un E6 "non fresco"?



Il primo bagno di sviluppo dell'E6 esaurito generava nelle diapositive (molto dipendeva dalla quantità degli agenti chimici sfruttati - normalmente con una confezione per 600cc si sviluppavano dalle 4 alle sei pellicole 35mm da 36 pose) un abbassamento della saturazione dei colori, differenze cromatiche nelle basse luci, un ingrossamento della grana. In generale visualizzando per trasparenza una dia si notava lattescenza, una diminuzione del contrasto, dei colori, dominante cromatica e retinatura. Quest'ultima sovente era anche la spia di una differenza di temperatura tra i primi due bagni: il primo sviluppo e lo sviluppo cromogeno. C'è da dire però che il comportamente era dipendente anche dal tipo di emulsione (le Kodak rispondevano diversamente dalle Fuji), dalla conservazione, esposizione ecc. Le variabili in gioco erano così tante che per dare una risposta precisa e puntuale anche per dei bravi operatori non era in ogni caso affatto semplice. Grazie per l'apprezzamento!
Cari saluti,

Danilo Pivato

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 Oggetto del messaggio: Re: Astrofotografia a pellicola
MessaggioInviato: lunedì 14 gennaio 2013, 16:21 
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Iscritto il: giovedì 16 giugno 2011, 12:35
Messaggi: 178
Molto, molto interessante, grazie!

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 Oggetto del messaggio: Re: Astrofotografia a pellicola
MessaggioInviato: martedì 15 gennaio 2013, 17:28 
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Iscritto il: domenica 29 luglio 2012, 14:24
Messaggi: 125
Tipo di Astrofilo: Visualista
Potete consigliarmi una pellicola a bassa sensibilità per provare a fare qualche foto della luna? :D Anche bianco e nero va benissimo.
Comunque riguardo alla kodak sembra che interromperà la produzione di pellicole fotografiche a giugno, almeno così ho letto

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Telescopi: Dobson 8" Skywatcher; Konustart 60/700
Oculari: Skywatcher Long Eye Relief 25 mm e 10 mm, Planetary ED 8 mm, Planetary HR 6 mm
Accessori: Barlow Apo 2x, filtro autocostruito in Astrosolar, filtro Baader UHC


il mio blog"Il cielo all'oculare"


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 Oggetto del messaggio: Re: Astrofotografia a pellicola
MessaggioInviato: martedì 15 gennaio 2013, 20:57 
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Messaggi: 602
Località: Schio / Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista
Che bei risvolti ha preso il topic, grazie a tutti, molto interessante!
A milano al top ci sono Fahrenheit (http://www.studiofahrenheit.it/) e De Stefanis (http://www.destefanissrl.it/template.php?pag=1223). Si parla però di top di gamma e di prezzi elevati, "laboratorini" ce ne saranno di sicuro in giro, anche a prezzi più abbordabili.

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Giuiba, fulminatore di lampioni.

Osservo con: dobson GSO 10"... e un paio di occhi miopi.


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