bleo ha scritto:
massimoboe ha scritto:
bleo ha scritto:
Direi perchè, preso in America, mi costa circa 3.600 euro e perchè ne parlano un gran bene.
Per avere la stessa apertura su un prodotto artigianale ne devi spendere almeno il triplo.
Inoltre perchè per come la vedo io gli strumenti a specchi devono soprattutto raccogliere luce senza costare un capitale.
I capitali preferisco spenderli sull'apo da mettergli in parallelo che per ora è un Taka128.
Ovvero in uno vedo "bene" nell'altro vedo "tanto".
Almeno così la penso io.
Però se conoscete artigiani che fanno prodotti interessanti a prezzi interessanti io sono tutto orecchi!

IL "NE PARLANO UN GRAN BENE" E' SEMPRE UNA COSA SOGGETTIVA, FAREI VALUTAZIONI BEN DIVERSE SE DOVESSI COMPERARLO IO
CIAO
MASSIMO
Non essendo un astrofilo di vecchia data, anche se la passione ce l'ho fin da bambino, mi considero però un astrofilo curioso come un bambino. Mi piace provare ottiche diverse e capire di persona quelle differenze, pregi e difetti, propri di ciascun progetto ottico.
Per farlo occorrono diversi soldini e per fortuna quelli non mi mancano. Tuttavia a nessuno, neanche a me, piace buttarli dalla finestra.
Ulteriore punto a favore dell'ottica di cui parlo è che mi permette di guardare dentro un 14" senza impegnare un capitale, avendo un tubo comunque commerciabile, perchè acquistato con cambio euro-dollaro favorevole e al prezzo americano!
Dovessi accorgermi che quell'ottica non risponde ai miei desideri posso sempre rivenderla (visto che in Italia costa oltre 5000 euro) pagandola oggi 3.600 penso di avere margini per rivenderla senza rimetterci l'anima.
Se fossi un astrofilo di vecchia data, forse avrei già guardato dentro molti tubi e avrei le idee più chiare per fare valutazioni ben diverse come dici giustamente tu. Ma non essendolo, ho bisogno di fare esperienza, e questo mi sembra il modo migliore per farla.
Alla fine magari rivenderò tutto e mi terrò solo un apo da 4", perchè avrò capito che tanto, dal cielo sopra casa mia non si può pretendere un gran che, ma almeno lo avrò sperimentato di persona e non per sentito dire.
Ragionamenti da bambino? Forse sì, astronomicamente parlando lo sono (all'anagrafe aimè non più) e, a dire il vero, mi piace molto.
Il ragionamento pare corretto.
Il limite dei grandi diametri è il cielo, però a mio avviso vale la pena di aspettare la notte buona, fosse anche solo per una decina di volte l'anno.
Riguardo al post iniziale, anelli o barra, è qualcosa che ha roso anche me.
Io ho la AP 1200 su cui il C14 stava fissato con gli anelli in alluminio, artigianali, pesanti, robusti, al contrario della barra a coda di rondine, miserabile come quella della tua foto. Sopra la sbarra piatta che li raccordava entrambi, questa moolto più robusta (spessore e larghezza) di quella di sostegno.
Risultato:
- Quando mi sono accorto che l'ortogonalità non era precisa, vai a regolarla, diciamo "impossibile" o molto difficile.
- Secondo problema, quando si tratto di installare la fascia Kendrik o il tubo anticondensa, l'anello mi stava nei ......., non solo, essendo massiccia, assorbiva, la maggior parte del calore, quindi risultato misero.
- Quando come nel mio caso e anche il tuo lo strumento stà in cupola nel mio caso, o tetto mobile il tuo, gli sbalzi termici sono notevoli, ora quanto a dilatazioni, pur trattandosi sempre di alluminio siamo certi che il tubo si comporta come le sbarrè?
Peggio se la sbarra è una sola alla base del tubo, rispetto agli anelli sotto al quale sta uno strato di nastro soffice che permette al tubo delle leggere dilatazioni nei due sensi se necessarie.
Come ne sono venuto a capo.
Ho recuperato la piastra superiore degli anelli, sotto gli ho fissato la coda di rondine, sopra ho fissato gli anelli stessi. In modo fermo il posteriore, bullone da 8mm (culatta, base del primario) solo due giri di nastro sotto all'anello.
Quello anteriore, l'ho fissato un pò rientrato rispetto alla lastra di correzione, in modo che stringa non l'anello della stessa, ma il tubo.
L'anello anteriore è fissato con bullone da 8mm al centro e due bulloni da 6mm laterali che spingono, in modo da avere allentando uno e serrando gli altri, o viceversa, una facile regolazione dell'ortogonalità.
Naturalmente l'anello che stringe sul tubo è diventato largo per la presa.
Sotto a detto anello, sul tubo ho incollato una di quelle guarnizioni da finestre, quelle in gomma forata, ho fatto sopra un giro di nastro telato, ed ho chiuso l'anello.
Con questa soluzione l'anello posteriore fa lo sforzo principale sui due assi, l'altro aiuta senza portare tensioni sia sulla lastra che probblemi per l'uso della Kendrik, anche se quest'ultima la si può sostituire con un asciugacapelli.
Con questa ultima soluzione, mi trovo molto bene e ho la sensazione di una maggiore stabilità della collimazione.
Grossi diametri più bino per me sono il massimo.
Buone scelte Sergio