Diego, a proposito del discorso campionamento, leggo dal libro
Il CCD in astronomia che la formula della focale per il corretto campionamento è:
F=(d
px*206265)/(seeing"/2)
Dove F è la focale in mm, d
px la dimenzione del pixel della CCD in mm, mentre al denominatore si usa il valore del seeing in secondi d'arco dimezzato per il teorema di Nyquist. Quindi, ipotizzando una serata buona (per i cieli torinesi) con un seeing da 4", con una camera SBIG ST-8 con pixel da 0.009mm (9µm) avrei:
F=(0.009 * 206265)/2=998mm
Ora, avendo io un C8, con un riduttore/correttore Celestron F6.3 (ipotizzando di farlo lavorare alla distanza giusta) potrei impiegare una focale di 1279mm, per cui avrei un sovracampionamento e la luce delle mie stelle si sparegerebbe su più di due pixel.
Considerando poi la formula di Sidgwick e prendendo ad esempio il valore di lunghezza d'onda visibile più alto (il Rosso), il diametro del disco di Airy è:
d=F*λ*2.44=6.3*0.00065*2.44=0.0099918 ossia quasi 0.01mm
Detto questo, mi qualche passaggio: lunghezza focale impiegata mi dice quanto sarà grande il disco di Airy, ma come si correla con la focale di campionamento? Inoltre un sovracampionamento influenza anche la dimensione stellare nella ripresa?
@Renato, io non faccio resize delle mie immagini deepsky (al massimo le taglio). Inoltre, perché metti in correlazione il diametro con l'ingrandimento? L'ingrandimento è dato solo dalla lunghezza focale. O no?
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Simone Martina(a.k.a. gaeeb)- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
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