Ciao Andrea, mi piacerebbe saperne di +.
In realtà non sono in grado di spiegarti come si passi dalla "necessità" di compiere determinati studi scientifici, di discernere determinati fenomeni alle specifiche ottiche finali, è un mestiere a se...
Mi limito a leggere la tabella che hai linkato che di per se offre interessanti spunti...
http://www.eso.org/sci/facilities/eelt/ ... esign.htmlvediamo che il campo limitato solo dalla diffrazione nel visibile (a 500 nm) è 30 arcsec, che salgono a 2 arcmin nell'infrarosso (a 2 micron), campi che guarda caso stanno in una proporzione di 1:4 come è lecito aspettarsi.
Non mi sembra poco considerato lo scopo dell'animale (esopianeti and Co).
E' interessante anche notare come su un coso del genere il valori di strehl richiesti siano estremamente bassi: 20% "contrattuali", 30% come GOAL. Noi astrofili ragioniamo a 80%, 90%, 99% di strehl!!!!!... ma con 10-15 cm di apertura è una barzelletta avvicinarsi alla diffrazione, con cento metri di diametro è un incubo e di più. Nonostante l'uso di ottiche adattive.
Questo naturalmente non vuol dire che la risoluzione non sia straordinaria, solo solo che è praticamente impossibile chiedere tutto quello che quel diametro potrebbe dare stando alla sola fisica delle cose che non pesano nulla.
Recentemente ad LBTO hanno stabilito una sorta di record planetario di strehl con ottiche adattive (su telescopi della classe degli 8-10) metri raggiungendo circa 80% alla lunghezza d'onda di 2 micron circa. Nel visibile questa prestazione sarebbe allineata con le specifiche di OWL.
http://www.lbto.org/AO/AOpressrelease.htmFare di + è davvero difficile per una serie di casini tecnologici, in primis il limite superiore alla densità superficiale di attuatori che può essere raggiunta su una determinata pupilla. In estrema sintesi è difficile cacciare un numero "arbitrariamente alto" di attuatori sotto lo specchio deformabile (che nel caso di LBT è il secondario) e questo pone un limite alla capacità di correggere i difetti "piccoli", "localizzati" del fonte d'onda, ossia della turbolenza cattiva.
Quanto alle specifiche di RMS che citi (0.052 arcsec RMS spot size e 1.4 micron RMS wavefront) non ho trovato il passaggio esatto... ma non avrei capito comunque LOL

Ciao, p.