Seconda puntata.
Il nostro scopo è quello di vedere l'effetto di un gruppo ottico eccentrico o non allineato, giusto? Bene, ATMOS ci può aiutare ma bisogna capire come si fa a dire ad ATMOS che un gruppo di superfici è spostato o ruotato o tutte e due le cose.
Quindi, sebbene questo thread non sia un manuale di ATMOS, è necessario spiegare come descrivere la posizione delle superfici. La regola è semplice:
La posizione di una superficie è definita in modo relativo alla precedente.Vediamo con un esempio. Carichiamo il file "ApoTripl2.atm" che è il modello di un tipletto apocromatico con 4 superfici. Utilizzando il menu EDIT -> Tilt/Decenter imponiamo una rotazione di 5° alla prima supeficie, come nelle figura:
http://img819.imageshack.us/img819/817/ ... rficie.pngUploaded with
ImageShack.usPremiamo il bottone 2D e zoomiamo sul tripletto (come in figura) per vedere come si è disposto (a questo scopo abbiamo usato 5° di rotazione per rendere facilmente apprezzabile la disposizione spaziale del tripletto).
Possiamo facilmente notare che è ruotato tutto intero, ance se abbiamo inserito la rotazione di 5° solo sulla prima superficie (evidenziato in figura a sinistra sotto "Tilt A" in celeste chiaro). Se le superfici fossero definite con posizione e rotazione assoluta per ruotare l'intero tripletto sarebbe stato necessario ruotare e traslare tutte le quattro superfici. Ma siccome le superfici sono definite con coordinate relative, si ruota solo la prima superficie, e le altre che mantengono la posizione relativa, seguono automaticamente la rotazione.
Le coordinate sono relative anche per la posizione delle superfici lungo l'asse. Infatti, in alto a sinistra, il parametro "thickness" rappresenta la distanza della prossima superficie da quella corrente (lo spessore dell'elemento appunto).
Facciamo la prova del nove. Proviamo a ruotare tutte le quattro superfici del tripletto (notare che in figura le quattro superfici ruotate sono evidenziate in celeste sotto la voce "Tilt A"), come si dovrebbe fare se le rotazioni fossero assolute. Il risultato è questo:
http://img36.imageshack.us/img36/7389/t ... erfici.pngUploaded with
ImageShack.usIn questo caso, poichè le rotazioni sono relative, abbiamo che ogni superficie è ruotata di 5° rispetto alla precedente, e il tripletto via via si incurva. Si può infatti notare che le lenti sono più spesse in basso e più sottili in alto.
Dunque,
per ruotare un gruppo ottico si deve ruotare solo la prima superficie. Se poi ci sono altri elementi ottici che vogliamo riportare sull'asse originale dello strumento, questi andranno ruotati in senso opposto e traslati indietro sull'asse (cosa che spiegherò nel prossimo esempio).
Se per esempio volessimo studiare l'effetto di una barlow ruotata, dovremmo ruotare semplicemente e soltanto la prima superficie (se le ruotiamo tutte deformiamo la barlow).
Vediamo adesso la questione degli spostamenti laterali. Anche in questo caso la regola è la stessa:
gli spostamenti laterali sono relativi. Se vogliamo mettere eccentrico un gruppo ottico dobbiamo spostare lateralmente solo la prima superficie, le altre resteranno centrate a questa e quindi saranno spostate della stessa entità. Se dopo ci sono altri elementi ottici che vogliamo riportare sull'asse originale, occorrerà traslare di una quantità opposta il primo di questi.
Anche qua vediamo un altro esempio con lo stesso tripletto. Nel primo caso spostiamo lateralmente di 10 mm (per vedere bene l'effetto sul disegno) la seconda superficie. Il risultato è questo. La terza e la quarta superficie sono rimaste centrate rispetto alla seconda, e si sono quindi spostate in assoluto lateralmente della stessa quantità.
http://img713.imageshack.us/img713/7598 ... perfic.pngUploaded with
ImageShack.usInfine vediamo che cosa succede se spostiamo tutte le superfici (notare, evidenziato in celeste chiaro, lo spostamento imposto a tutte le superfici). Come è prevedibile si ottiene un gruppo deformato, dove ogni superficie è spostata rispetto a quella precedente.
http://img7.imageshack.us/img7/6066/dec ... perfic.pngUploaded with
ImageShack.usSe, riprendendo l'esempio precedente, volessimo studiare l'effetto di una barlo eccentrica, dovremmo traslare semplicemente e soltanto la prima superficie (se le trasliamo tutte deformiamo la barlow).