Caro Carlo
condivido pienamente le tue parole, che il Planetario sia il fiore all'occhiello della città non ci sono dubbi.
Tuttavia, permettimi di fare una puntualizzazione, che ritengo doverosa, proprio per evitare che nascano fraintendimenti.
Cosa sempre possibile, ahimè, quando non si conoscono le persone. Io ho 38 anni e sono ingegnere aeronautico. Sono quasi sempre in giro per l'Europa, visti gli innumerevoli progetti che seguo circa la costruzione di una nota azienda produttrice di aeromobili che ha sede a Tolosa e a Francoforte.
Da "giovane", passami questo termine, anche io sono passato dalla cosiddetta fase divulgativa, cosa necessaria in fase di scambi di esperienze, e per consolidare la pur sempre grande passione avuta verso l'astronomia. Ritengo tuttavia, che oggi, a RC, non ci sia un'associazione fatta per far ulteriormente crescere tutti coloro che avendo oramai età ed esperienza, non vogliono rimanere fossilizzati al puro aspetto divulgativo, ma che vogliono concretamente impegnare forze e strumentazioni in programmi di ricerca. La divulgazione è una bellissima cosa ma se rimane fine a se stessa si corre il serio rischio di non crescere. E va a finire che il singolo, soprattutto se non ha una laurea in materie scientifiche, o se non ha la possibilità di avere una sua strumentazione da utilizzare per usi dedicati, si perde "strada facendo".
Lo studio del cielo e l'adesione ai programmi di ricerca sono il passo successivo alla divulgazione astronomica. Non ti nascondo che, stando per buona parte dell'anno in Francia e in Germania, io ho la possibilità di relazionarmi con molti astrofili, sparsi nel globo, che fanno parte di circoli che portano avanti seri programmi di ricerca, di osservazione visuale, e di didattica. Astronomia a tutto campo, come è e come dovrebbe essere.
Capisco che nella nostra amata e vituperata (ingiustamente) Calabria, una realtà in cui a stento ci sono le strade, chiedere tutto questo tutto e subito sarebbe troppo.
Però è anche vero che quando si cresce (astronomicamente parlando) non si può passare tutta la vita ad insegnare i fondamenti dell'astronomia ai liceali.
Ciò è molto nobile, ma alla lunga, potrebbe annoiare tutti quegli astrofili che avendo età ed esperienza, e costose strumentazioni, preferiscono, o meglio preferirebbero investirle per avere la possibilità di altri scambi culturali.
ciao
