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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 7 giugno 2011, 12:06 
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Vicchio ha scritto:
il cromatismo o meglio l'aberrazione cromatica è l'incapacità di focalizzare sullo stesso piano tutte le lunghezze d'onda della luce visibile creando una dispersione dell'immagine sul piano focale.


Che è proprio quello che si osserva, particolarmente per le brevi lunghezze d'onda (blu/azzurre).
Nemmeno io sono certo che si tratti di cromatismo (leggi sotto) da cui il "?!" nel titolo del thread.

Renzo ha scritto:
Per inciso i riflettori NON sono esenti da cromatismo se usati in fotografia. Non vi sono solo specchi sul percorso ottico ma anche lenti (correttori di coma e/o spianatori a seconda del tipo di progetto)


Infatti, guardate per esempio gli "aloncini" azzurri su queste immagini, fatte con un Takahashi Epsilon 180:
http://www.cuyastro.org/images/golias_m-42_full.jpg

O quelli del Vixen R200SS:
http://www.astrocaat.it/photo/immagini_home-10.shtml

oooops, ma questa è proprio di Renzo! La didascalia non cita ottiche rifrattive nel cammino ottico.
Se ciò è confermato, inizio a pensare che anzichè cromatismo si tratti di un fenomeno di scattering (luce diffusa) che mostra la pupilla dello strumento fuori fuoco.
Potrebbe essere che i rifrattori (o comunque gli elementi rifrattivi sul cammino ottico) rendono semplicemnte pià evidente tale effetto?

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MessaggioInviato: martedì 7 giugno 2011, 12:50 
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Partiamo dalla fine. La foto del Vixen è mia ed è stata fatta anni fa.
Gli aloni attorno alle stelle sono in parte dovuti al correttore di coma (che ha dato origine anche al baffo luminoso) e in maggior parte all'elaborazione
Di regola sugli schemi a riflessione l'alone colorato tende a vedersi di meno in quanto gli elementi rifrattivi sono più vicini al piano focale, seppur spesso siano di qualità non eccezionale sia come vetri sia come trattamenti antiriflesso.
Per quanto riguarda il discorso elaborazione cerco di spiegarmi meglio, per quanto sia difficile senza immagini delle varie fasi elaborative rendere bene il concetto.
Partiamo da un esempio semplice. Una stella luminosa azzurra e vicino una nebulosa debole.
Per far vedere meglio la nebulosa tendiamo ad aumentare il livello alle basse luci e cerchiamo di mantenerlo alle alte, in modo da non saturare la stella. La stella però di suo è abbastanza bianca nella parte centrale in quanto i livelli sono alti e il nostro occhio non percepisce il suo colore.
Infatti se rapportiamo in percentuale l'incidenza del segnale avremo che il blu potrà essere a 90 (su una scala di 100) mentre il verde e il rosso intorno a 80/85. Il rapporto fra i colori è abbastanza vicino a uno per cui tendiamo a vederli più o meno uguali e di conseguenza la stella sarà bianca.
Però nelle parti esterne questi valori potranno essere di 40 sul blu e 30 sugli altri colori e qui il rapporto è sbilanciato e si nota l'alone colorato che tenderà a sbiadirsi sempre più diminuendo l'intensità.
Senza elaborazione però i valori sarebbero stati ben più bassi (ho applicato uno stretch logaritmico) e perciò le stelle sarebbero apparse senza aloni.
Alcuni esempi possono essere su http://www.renzodelrosso.com/profondoci ... 3_2010.htm in cui gli aloni non sono dovuti a cromatismo (apo FS60C Takahashi). A riprova di ciò vi è anche un raw http://www.renzodelrosso.com/profondoci ... w_2010.htm
Altri aloni da elaborazione su http://www.renzodelrosso.com/profondoci ... a_2008.htm (TSA 102) e su http://www.renzodelrosso.com/profondoci ... l_2009.htm (FS60C)
Non entro nel merito di altre immagini altrui in quanto io so come sono le mie in partenza e alla fine, con tutto ciò che vi è di intermedio. Presumo che anche altri siano nelle medesime condizioni ma non posso ovviamente averne la certezza.
Se vuoi qualche grezzo per controllarlo te li posso far avere.

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MessaggioInviato: martedì 7 giugno 2011, 14:10 
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Iscritto il: venerdì 5 giugno 2009, 15:25
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Grazie per la spiegazione Renzo: ora mi è più chiaro cosa intendevi dire.

Il fatto che gli "aloni" siano più evidenti sulle stelle azzurre/blù è una mia impressione, od ha una qualche ragion d'essere di tipo fisico?

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MessaggioInviato: martedì 7 giugno 2011, 14:23 
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Credo che sia un po' di tutto.
In effetti di regola notiamo più gli aloni azzurri per contrasto (l'azzurro si stacca meglio del giallo sulle nebulose, per esempio, o su alcune galassie)
Ma vi è anche un fattore ottico dello strumento a cui accennavo prima
Poiché la definizione di apo non è quantitativa ma qualitativa (secondo il criterio di Abbe) non abbiamo una convergenza sul piano focale dei tre colori fondamentali ma una zona tridimensionale al cui interno questi vanno a fuoco. Visualmente questa zona è più ampia che fotograficamente per cui abbiamo molti strumenti che visualmente sono "apo" ma che in fotografia mostrano limiti.
Inoltre al di fuori di questa stretta zona, chiamiamola "di fuoco", i raggi possono essere molto divergenti e in modo molto diverso.
Perciò se la messa a fuoco non è maniacale rischiamo di vedere partire per la tangente un colore (di regola il più critico è il blu).
Basta guardare gli spot diagrams dei vari rifrattori per rendersene conto.
Per cui un leggero fuori fuoco, magari dovuto all'incertezza del seeing o alla fretta di scatto, può causare leggerissimi aloni che, stretchati in elaborazione, diventano molto più evidenti.

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MessaggioInviato: martedì 7 giugno 2011, 21:29 
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roberto_coleschi ha scritto:
Si potrà sempre affermare, però, che un buon riflettore non sarà mai affetto da cromatismo.... :)


E se usi un correttore di coma ?
Roberto

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