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 Oggetto del messaggio: Re: Prima luce SIMAK ZEN 190/1000
MessaggioInviato: venerdì 17 dicembre 2010, 13:18 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
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DrakeRnC ha scritto:
Pilolli ha scritto:
Non è una questione di difendere il c8 o meno, se quanto dici "a ricordo" è vero, quel c8 non era messo bene. E le centriche che hai postato mi sembra che lo confermino. Il residuo di sferica sembra notevole. Le centriche del mio c8 erano molto più nette, soprattutto nell'anello centrale.
Come dicevo, l'importante è che il nuovo zen ti piaccia e faccia bene il suo lavoro, ma mi sa che con il c8 non eri stato fortunato.


E' un C8 più o meno nella media. Non ho ottimizzato la centratura della lastra o altro, e l'immagine delle centriche non era certo presa per effettuare un test ottico (riprese in JPG, dimensione delle centriche intra ed extra differente, reticolo per la collimazione, ecc,), ma dandole in pasto al Test di Roddier ( http://www.astrosurf.com/tests/roddier/ ... elecharger ) ottengo questi valori:

PTV: Lambda/2,1
RMS: Lambda/9,6
Strehl Ratio: 0,654

Diciamo che ottimizzando il C8 (centrando perfettamente la lastra, ecc,) e prendendo delle immagini delle centriche come si deve, sarei arrivato ad un PTV di 3-3,5? da quello che leggo on-line, sono valori non certo eccelsi, ma neanche mostruosamente fuori dalla media dei C8 :)
Ti posto 2 analisi del fronte d'onda e dell'interferogramma, sempre ottenute col test di roddier.
Appena ho tempo, faccio la stessa cosa sul Simak, vediamo cosa viene fuori :)


Guarda, i valori che hai ottenuto sono in linea con quanto mi aspettavo.
Forse dopo l'ottimizzazione saresti arrivato a qualcosa di passabile, ma ti assicuro che c'è parecchia differenza tra lambda mezzi (un poco meno) e lambda/3,5. Una strehl di 0,65 non è "bene". Il minimo, secondo la vecchia scuola, per avere un'ottica decorosa è fissato a 0,82.


Cita:
Non è per fare polemica, non fraintendermi, è solo per parlare: il forum serve a questo, no? :)

Assolutamente senza polemica, anzi. Mi piace molto il fatto che tu sia andato ad approfondire. Si impara (o verifica) sempre qualcosa.

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Strumentazione
Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
Vixen NEXSXD - iOptron G70
Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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 Oggetto del messaggio: Re: Prima luce SIMAK ZEN 190/1000
MessaggioInviato: venerdì 17 dicembre 2010, 13:30 
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Iscritto il: venerdì 9 ottobre 2009, 21:10
Messaggi: 1242
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
Pilolli ha scritto:
Guarda, i valori che hai ottenuto sono in linea con quanto mi aspettavo.
Forse dopo l'ottimizzazione saresti arrivato a qualcosa di passabile, ma ti assicuro che c'è parecchia differenza tra lambda mezzi (un poco meno) e lambda/3,5. Una strehl di 0,65 non è "bene". Il minimo, secondo la vecchia scuola, per avere un'ottica decorosa è fissato a 0,82.


Non ho detto che è "bene", ho detto che è più o meno nella media dei C8 "non selezionati" :)
Ho preso spunto da un post di DarkFire di qualche giorno fa su un altro forum (se posso, posto il link) in cui con lo stesso test ha ottenuto un valore di PTV pari a Lambda/1,8 , e dopo aver ottimizzato lo strumento (collimato e centrata la lastra) è arrivato ad un PTV di 3,1 ed uno Strehl-ratio di più o meno 0,85. Ora, considerando anche le varie imprecisioni nell'acquisizione delle immagini che ho postato, mi aspetterei di ottenere più o meno gli stessi valori ottimizzando il mio ex-C8, quindi uno strumento di fatto "diffraction limited" :) Calcola anche che dopo averlo "vellutato" non ho certo rimontato la lastra al banco ottico con un interferometro :) e quindi uno spostamento di qualche millimetro ci può essere stato, in ogni caso, a questo punto, appena ho tempo devo incontrarmi con l'amico di associazione a cui l'ho venduto ed ottimizzarlo... è una questione di principio :)
Poi se posso posto il risultato finale.

Pilolli ha scritto:
Assolutamente senza polemica, anzi. Mi piace molto il fatto che tu sia andato ad approfondire. Si impara (o verifica) sempre qualcosa.


Concordo in toto :)

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Ciao a tutti,
Piero :)

Acro 152mm F8, Skywatcher Mak 127/1500, Bino Vixen BT80-MA
HEQ5 PRO, Testa Fluida Cullmann su stativo Manfrotto.
Canon 500D, MZ5M, SPC900NC.

http://www.studiomessineo.it/astronomia (in costruzione)


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 Oggetto del messaggio: Re: Prima luce SIMAK ZEN 190/1000
MessaggioInviato: venerdì 17 dicembre 2010, 15:02 
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Iscritto il: venerdì 9 ottobre 2009, 21:10
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mascosta55 ha scritto:
Io ho avuto la Simak 250 di Zen ma aveva lo specchio fisso. In effetti delle ventoline sarebbero state utilissime per la temperatura. Era uno strumento molto buono, specialmente se rapportato al prezzo, ed alcune delle foto che ci ho fatto sono sul suo sito. Unico vero difetto, il peso davvero eccessivo che metteva in crisi la mia G11.
M.


Sul sito Zen, il 240mm ha lo specchio mobile e la ventolina... mi sa che nel tempi ha modificato il progetto :)
Soprattutto il primario fisso ed il fuocheggiatore esterno sarebbe stato un'ottima cosa....
Per il peso, anche il 190 non scherza :) Anche se non penso sia molto più pesante di un Intes analogo.

mascosta55 ha scritto:
Romano non ha certo bisogno dei miei consigli, ma se cominciasse ad utilizzare tubi in carbonio, limare un po' di peso sulle parti metalliche ed adottare qualche accorgimento moderno, tipo le ventoline, avrebbe ancora più clienti. Ma forse ne ha già abbastanza così...
M.


Per il tubo in carbonio, forse si correrebbe il rischio o di avere un'intubazione inadeguata (poco rigida, ecc..) o un prezzo finale estremamente più alto. Il carbonio lo usano sugli RC commerciali con, da quello che leggo, buoni risultati, ma probabilmente un mak come questo, con un menisco davvero pesante, necessiterebbe di una intubazione talmente rigida ed ottimizzata, da incidere seriamente sul prezzo.
Nell'alleggerire le parti metalliche, anche qui non so, secondo me la scelta nasce dall'idea di favorire la stabilità meccanica rispetto al peso. scelta forse non condivisibile, ma secondo me neanche troppo criticabile :)
Riguardo le ventoline, concordo al 100%.

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 Oggetto del messaggio: Re: Prima luce SIMAK ZEN 190/1000
MessaggioInviato: venerdì 17 dicembre 2010, 15:37 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:06
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Ciao Piero, se sei d'accordo, possiamo aggiungere il link a questo tuo topic fra le recensioni degli strumenti, in quanto mi sembra ben fatto e molto oggettivo. Che ne pensi?

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Diego Barucco
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 Oggetto del messaggio: Re: Prima luce SIMAK ZEN 190/1000
MessaggioInviato: venerdì 17 dicembre 2010, 15:41 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 23:39
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Località: Roma
Tra l'altro lo specchio della mia 250 era fisso, ma poteva essere avanzato o arretrato, ruotandolo, di parecchi millimetri, in modo tale da modificare l'estrazione del fuoco di alcuni cm dato che il secondario amplifica. Non ho idea se ci fosse una distanza ottimale primario/secondario-menisco e quanto fosse peggiorativo allontanarsi da detta distanza. Fatto è che il sistema era assai pratico e di robustezza assoluta, dato che la filettatura che teneva il blocco del primario era contrastata da una flangia esterna assai robusta su cui era il focheggiatore rotante a basso profilo.

M.


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 Oggetto del messaggio: Re: Prima luce SIMAK ZEN 190/1000
MessaggioInviato: venerdì 17 dicembre 2010, 15:58 
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Iscritto il: venerdì 9 ottobre 2009, 21:10
Messaggi: 1242
Località: Bari
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Diego B. ha scritto:
Ciao Piero, se sei d'accordo, possiamo aggiungere il link a questo tuo topic fra le recensioni degli strumenti, in quanto mi sembra ben fatto e molto oggettivo. Che ne pensi?


Certo, provvedo subito :)
Anzi, grazie per l'invito :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Prima luce SIMAK ZEN 190/1000
MessaggioInviato: venerdì 17 dicembre 2010, 16:09 
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Iscritto il: venerdì 9 ottobre 2009, 21:10
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mascosta55 ha scritto:
Tra l'altro lo specchio della mia 250 era fisso, ma poteva essere avanzato o arretrato, ruotandolo, di parecchi millimetri, in modo tale da modificare l'estrazione del fuoco di alcuni cm dato che il secondario amplifica. Non ho idea se ci fosse una distanza ottimale primario/secondario-menisco e quanto fosse peggiorativo allontanarsi da detta distanza. Fatto è che il sistema era assai pratico e di robustezza assoluta, dato che la filettatura che teneva il blocco del primario era contrastata da una flangia esterna assai robusta su cui era il focheggiatore rotante a basso profilo.
M.


Non ho capito una cosa: ma il primario si poteva ruotare dall'esterno, senza aprire il tubo?
Geniale :)

Comunque si, in teoria il fuoco, per essere preciso e minimizzare le aberrazioni, necessita di una distanza ben determinata fra primario e secondario. I mak e gli SC, grazie alla geometria relativamente semplice degli specchi, sono piuttosto tolleranti rispetto a tale distanza, tant'è che si usa la fuocheggiatura sul primario. Altri schemi ottici più complessi, come per esempio i RC, anche con minime variazioni di tale distanza introducono una significativa quota di aberrazioni.
In ogni caso, anche negli SC e nei MAK, più il punto di fuoco è vicino alla distanza ottimale, migliori sono le prestazioni.

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 Oggetto del messaggio: Re: Prima luce SIMAK ZEN 190/1000
MessaggioInviato: venerdì 17 dicembre 2010, 18:15 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 23:39
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DrakeRnC ha scritto:
Non ho capito una cosa: ma il primario si poteva ruotare dall'esterno, senza aprire il tubo?
Geniale :)


Sì, si svitava il focheggatore, si allentava la ghiera esterna di blocco, si infilava una mano dentro, si ruotava il gruppo primario-tubo paraluce, si stringeva la ghiera e riavvitava il focheggiatore. Si poteva fare anche sul campo. Tra l'altro Zen mi diceva che i vari pezzi erano saldati sul tornio, per cui ruotando non c'erano problemi. Infatti la collimazione si faceva muovendo tutta la culatta dello strumento rispetto al tubo.

M.


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 Oggetto del messaggio: Re: Prima luce SIMAK ZEN 190/1000
MessaggioInviato: venerdì 17 dicembre 2010, 18:35 
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mascosta55 ha scritto:
Sì, si svitava il focheggatore, si allentava la ghiera esterna di blocco, si infilava una mano dentro, si ruotava il gruppo primario-tubo paraluce, si stringeva la ghiera e riavvitava il focheggiatore. Si poteva fare anche sul campo. Tra l'altro Zen mi diceva che i vari pezzi erano saldati sul tornio, per cui ruotando non c'erano problemi. Infatti la collimazione si faceva muovendo tutta la culatta dello strumento rispetto al tubo.
M.


Confermo, mi sembra geniale :)
Sul 190 non credo sarebbe realizzabile, ha l'attacco posteriore da 2" ed una mano non ci entra... ma chissà perchè ha cambiato sistema sul 240... forse c'erano problematiche che ci sfuggono.

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 Oggetto del messaggio: Re: Prima luce SIMAK ZEN 190/1000
MessaggioInviato: venerdì 17 dicembre 2010, 21:54 
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Località: Firenze
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Vedrai che il Simak anche in visuale sarà una cannonata. Il tempo di acclimatamento per i Mak è molto lungo, ma hanno un'ottica che si fa perdonare questo inconveniente. L'intubazione di questi telescopi, se sono di qualità, è sempre relativamente pesante perchè il tubo ha due grossi pesi alle due estremità e se si flette nel mezzo si può gettare tutto nella spazzatura. Fare un tubo in fibra di carbonio sarebbe, secondo me, una cattiva idea perchè rallenterebbe ulteriormente l'equilibrio termico, dato che come materiale è molto più isolante che non l'alluminio. Poi verrà anche una stagione un pò più mite no?

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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