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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 12 ottobre 2010, 19:00 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
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Cita:
fulvio mete ha scritto:
(di tutti quelli che ho avuti non ce ne è stato uno che mi abbia convinto).


E come mai?


Il fatto è che quello schema ottico non è stato, a mio avviso, mai uno schema vincente, perlomeno a livello amatoriale.L'ultimo della serie, autocostruito con uno specchio da 25 cm ed un secondario da 50 mm per un rapporto di F 25, che avrebbe dovuto essere sulla carta un Killer planetario, sta ancora li perchè non riesco a farlo funzionare come si deve.

Cita:
fulvio mete ha scritto:
un newton a ridotta ostruzione è ottimizzato per osservazione lunare e planetaria, non certo per il cielo profondo.


Bèh 30mm sono pochi...almeno 31.8...ma perchè una ostruzione ridotta penalizza il deep? Problemi di campo in piena luce? Basterebbe limitarsi all'uso di oculari da 31.8 con 50° di campo. Si avrebbe piena luce godendo della bassa ostruzione...o no?


Penalizza per due motivi concorrenti:
1-Perchè il campo di piena luce, per forza di cose, è ridotto (mi sembra che per il mio newton sia 10 mm).
2- perchè inevitabilmente, aumentandolo anche di poco si viene a sfruttare tutta la superficie del secondario che ai bordi non è mai lavorato bene.

Ciò detto, ha ragione anche dob quando afferma che piccole variazioni nell'ostruzione non recano un danno visibile al contrasto dell'immagine nei sistemi newton, perlomeno se si rimane entro certi limiti.

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MessaggioInviato: giovedì 14 ottobre 2010, 13:10 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
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mah, il cassegrain puro, se è costruito bene, è uno strumento molto valido per osservazioni planetarie.
Basta pensare che i vari mewlon della Takahashi sono, in fin dei conti, dei cassegrain semplificati per limitare i costi di lavorazione del secondario.
hanno ostruzione alta (intorno al 30%) ma offrono immagini molto buone.
Il cassegrain, che è costoso dal punto di vista ottico, è un miglioramento sicuro: minore ostruzione, minori aberrazioni extra-assiali.
E' difficle da realizzare e far funzionare bene: questo è vero.
Io non ho ancora trovato nessun cassegrain puro fatto in modo adeguato, almeno a livello amatoriale.

Però la domanda di partenza mi suona strana: un newton a bassa ostruzione e un cassegrain a fuoco medio sono strumenti molto diversi, non possono essere paragonati a mio avviso.

Paolo

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MessaggioInviato: giovedì 14 ottobre 2010, 20:08 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
mah, il cassegrain puro, se è costruito bene, è uno strumento molto valido per osservazioni planetarie.
Basta pensare che i vari mewlon della Takahashi sono, in fin dei conti, dei cassegrain semplificati per limitare i costi di lavorazione del secondario.

Beh, Paolo
d'accordo sui Mewlon, solo che non sono Cassegrain puri, ma Dall-Kirkham, e quindi, come sai, un secondario sferico anzichè iperbolico.Quanto all'ostruzione, diventa accettabile solo per rapporti di F20/25, ma allora sorgono problemi di collimazione e di seeing (il mio cassegrain è un 25 cm f 25, e quindi 6250 mm di f, il che vuol dire che le sere in cui si può osservare si contano sulla punta delle dita).
Comunque, ottiche a parte, a mio avviso uno uno dei punti che non hanno fatto mai decollare il cassegrain è la necessità di una ottima precisione meccanica, che fa lievitare i costi.

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: giovedì 14 ottobre 2010, 23:25 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11261
fulvio mete ha scritto:
Cita:
mah, il cassegrain puro, se è costruito bene, è uno strumento molto valido per osservazioni planetarie.
Basta pensare che i vari mewlon della Takahashi sono, in fin dei conti, dei cassegrain semplificati per limitare i costi di lavorazione del secondario.

Beh, Paolo
d'accordo sui Mewlon, solo che non sono Cassegrain puri, ma Dall-Kirkham, e quindi, come sai, un secondario sferico anzichè iperbolico.Quanto all'ostruzione, diventa accettabile solo per rapporti di F20/25, ma allora sorgono problemi di collimazione e di seeing (il mio cassegrain è un 25 cm f 25, e quindi 6250 mm di f, il che vuol dire che le sere in cui si può osservare si contano sulla punta delle dita).
Comunque, ottiche a parte, a mio avviso uno uno dei punti che non hanno fatto mai decollare il cassegrain è la necessità di una ottima precisione meccanica, che fa lievitare i costi.


Quello si ma come ne più e ne meno di tante combinazioni ottiche difficili da collimare (vedi anche gli RC). la colimazione, se fatta bene la meccanica, si fa con pazienza. Rimane lo strumento per accellenza, tra i riflettori, per l'alta risoluzione.
Non scordiamoci che fino a poco tempo fa i cassegrain erano diffusissimi a livello professionale e fino agli anni 80 anche in tele amatoriali. tante volte si vendevano o da soli o in configurazione con newton. Ma poi passata la moda...... :D

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MessaggioInviato: giovedì 14 ottobre 2010, 23:43 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
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Lo schema DK ha permesso di rendere più limitata la spesa di realizzazione (parte ottica), inoltre Takahashi è riuscita a rendere quasi universale i suoi mewlon tirando un po' il rapporto di apertura e limitandolo a f12 (12,4). Così li ha resi concorrenziali nei confronti degli S-C classici.
resto comunque dell'idea che un cassegrain puro da 25 cm a fuoco lungo sia uno strumento principe per l'osservazione di soggetti poco estesi (pianeti e stelle doppie).
Ogni tanto uso un S-C (schema che non amo) da 25 cm. a f20 per osservare i pianeti e non posso che tesserne le lodi prestazionali. Immagini molo dettagliate e incise (ostruzione sotto 0,20).
Trovo comunque che chi è interessato al cassegrain non possa trovare in un newton a ostruzione limitata una alternativa. I due strumenti nascono con logiche diverse. Il newton è la strada economica per fare diametro e quindi dovrebbe essere votato al deep sky, con un campo di piena luce ampio e ben sfruttabile, il cassegrain resta uno strumento di nicchia che, però, offre nel suo campo applicativo prestazioni altissime.
Nessuno oggi sembra capace di costruirne alcuni "logici". I pochi che ci sono in giro sono carissimi per il semplice fatto che, prodotti in pochi esemplari, pagano una presunta difficoltà di progetto e investimento.
mah... così si dice per farsi pagare, a mio modo di vedere.
Reputo comunque decisamente superiori i cassegrain classici ai vari maksutov che sono diventati di moda qualche anno fa e a cui si attribuiscono miracoli che, francamente, non fanno.
In campo visuale perlomeno la semplicità è sempre vincente. Poche lenti o pochi specchi, focali lunghe e poi via sui pianeti... :-)


Paolo

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MessaggioInviato: giovedì 14 ottobre 2010, 23:49 
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c'è chi compra rifrattori a 4 lenti per guardare pianeti e stelle doppie...
farebbe molto meglio a prenderne 2 di lenti...
Stessa cosa dicasi per i riflettori: un cassegrain sarà sempre (a parità di qualità) superiore a un maksutov o a un SC.
E se i non ostruiti (vedi schiefspiegler e similari) non fossero impossibili da collimare e non avessero aberrazioni extrassiali inaccettabili sarebbero ottimi strumenti planetari.
Se solo si provasse a collimare un kutter o simili ci si scontrerebbe, purtroppo, con una realtà difficile da gestire.
Sovente il "classico", vince, almeno nelle applicazioni prettamente visuali dove non serve campo piano e velocità di relazione d'apertura.

Paolo

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MessaggioInviato: venerdì 15 ottobre 2010, 18:50 
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Stessa cosa dicasi per i riflettori: un cassegrain sarà sempre (a parità di qualità) superiore a un maksutov o a un SC.


Mah,Paolo, sarò stato sfortunato , ma per i tre che ho avuto ciò non si è verificato, anzi è stato il contrario.

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MessaggioInviato: venerdì 15 ottobre 2010, 18:55 
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Non scordiamoci che fino a poco tempo fa i cassegrain erano diffusissimi a livello professionale e fino agli anni 80 anche in tele amatoriali. tante volte si vendevano o da soli o in configurazione con newton. Ma poi passata la moda......

A livello professionale è un'altra cosa, Ras, le esigenze ottiche e meccaniche sono diverse.Quanto a quelli degli anni 80,di quel periodo io ho provato solo quel 150 mm f15,(mi pare) giapponese venduto con parecchi marchi, che era una vera schifezza.

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