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 Oggetto del messaggio: Re: I telescopi che riposano.
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2009, 10:07 
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Io il C9 lo tengo orizzontale sulla sua culla.

Però con sti tubi non si può mai stare tranquilli...

1. Se si puliscono o non si puliscono si rovinano.

2. Se si lasciano orizzontali si deformano.

3. Se stanno fuori prendono freddo e gli insetti gli fanno la cacchina sopra.

Un SCT comunque più che orizzontale non può stare, perchè verticale dal lato dello specchio ha la maniglia e il pomello del fuoco, rovesciato ci sarebbe il problema dello specchio che magari chissà potrebbe sotto il suo stesso peso dare ben altri problemi...

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Osservo e fotografo con: Tubi Ottici: Celestron C11 XLT, Celestron C9.25 Starbright XLT, Celestron C6 Starbright XLT, Meade 8" ACF OTA. Montature: Skywatcher AZ-EQ6, CG5 Advanced GT. Oculari: Meade UWA 5000 24mm e 12mm, Celestron X-Cel 25 mm, Siebert Ultra WA 13mm, Siebert Starglitter 6.3 mm. Cam Planetaria: Celestron NexImage 5. CCD: SBIG ST8-XME, SBIG ST2000-XM. Binocolo: Binocolo KonusVue Giant 20x80.


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 Oggetto del messaggio: Re: I telescopi che riposano.
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2009, 10:34 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
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Credo che l'unica soluzione sia un grill per telescopi. ;)

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 Oggetto del messaggio: Re: I telescopi che riposano.
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2009, 10:34 
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Iscritto il: venerdì 4 maggio 2007, 14:27
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Pilolli ha scritto:
Credo che l'unica soluzione sia un grill per telescopi. ;)


Un grill? Gli specchi sono indigesti... :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: I telescopi che riposano.
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2009, 13:04 
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Sono andato a riguardarmi il Manuale del Geometra, per il vetro "normale" (calcio-sodico) indica una viscosità di poco inferiore 800 GPa*s a 20° C (gigapascal per secondo), immagino che le attuali "mescole" vetrose utilizzate in ottica (sital & Co.), abbiano valori ben piu alti (che sul mio manuale ovviamente non ho :lol: ).
Facendo quattro calcoli, supponendo Il "solito" specchio posto in verticale, da 400 mm di diametro, 40 mm di spessore (1/10 D), con cella a 18 punti, sullo sbalzo massimo (punto d'appoggio --> bordo esterno dello specchio), per fare "abbassare" detto bordo di 1λ (1/2 micron) rispetto alla posizione iniziale, questo (ripeto posto in verticale) ci metterebbe circa 118 anni.
Ora alla luce di questo fatto, personalmente io non mi preoccuperei dell'afflosciamento dello specchio in qualunque posizione sia, però poiché non dubito di quanto riportato da Massimo, posso ipotizzare che il problema sia in uno o piu elementi meccanici.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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 Oggetto del messaggio: Re: I telescopi che riposano.
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2009, 13:33 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
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Angelo Cutolo ha scritto:
supponendo Il "solito" specchio posto in verticale, da 400 mm di diametro, 40 mm di spessore (1/10 D), con cella a 18 punti


E se invece il tele lo metti di fianco?

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 Oggetto del messaggio: Re: I telescopi che riposano.
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2009, 14:04 
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Teoricamente la posizione migliore è quella che mantiene le ottiche perpendicolari al suolo, cioè col tubo orizzontale. Questo per scongiurare i depositi di polvere e altro. Non tutti i telescopi però possono essere disposti in questo modo per ingombro e/o altre cause :oops:

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 Oggetto del messaggio: Re: I telescopi che riposano.
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2009, 15:03 
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Angelo Cutolo ha scritto:
Facendo quattro calcoli, supponendo Il "solito" specchio posto in verticale, da 400 mm di diametro, 40 mm di spessore (1/10 D), con cella a 18 punti, sullo sbalzo massimo (punto d'appoggio --> bordo esterno dello specchio), per fare "abbassare" detto bordo di 1λ (1/2 micron) rispetto alla posizione iniziale, questo (ripeto posto in verticale) ci metterebbe circa 118 anni.

Sarebbe interessante calcolare le flessioni per diametri e spessori differenti.

photallica ha scritto:
Teoricamente la posizione migliore è quella che mantiene le ottiche perpendicolari al suolo, cioè col tubo orizzontale. Questo per scongiurare i depositi di polvere e altro. Non tutti i telescopi però possono essere disposti in questo modo per ingombro e/o altre cause :oops:

L'avevo letto anch'io, però basterebbe chiudere bene o coprire l'OTA.

Ricordo di aver letto qualcosa riguardo alla "cella rotante" del grande rifrattore da 40" di Yerkes realizzata per scongiurare l'afflosciamento (non la flessione meccanica istantanea) del vetro nel tempo (dato che le lenti possono solo essere sostenute dal bordo) conosciuta come "Lens sagging".

"In very large apertures, there is also a problem of lens sagging, a result of gravity deforming glass" LINK

Donato.


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 Oggetto del messaggio: Re: I telescopi che riposano.
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2009, 15:19 
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Angelo Cutolo ha scritto:
Facendo quattro calcoli, supponendo Il "solito" specchio posto in verticale, da 400 mm di diametro, 40 mm di spessore (1/10 D), con cella a 18 punti, sullo sbalzo massimo .... per fare "abbassare" detto bordo di 1λ (1/2 micron) rispetto alla posizione iniziale, questo (ripeto posto in verticale) ci metterebbe circa 118 anni.


Che bell'hobby sarebbe con 118 anni di nuvole :?

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 Oggetto del messaggio: Re: I telescopi che riposano.
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2009, 16:18 
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doduz ha scritto:
Sarebbe interessante calcolare le flessioni per diametri e spessori differenti.

Piu che flessioni, è il calcolo dell'afflosciamento, un po come calcolare quanti secondi ci mette un certo quantitativo di melassa a percorrere un piano inclinato di un metro di lunghezza. :lol:
Pilolli ha scritto:
E se invece il tele lo metti di fianco?

In teoria è molto meglio in questa posizione ed il calcolo è anche piu facile.
Supponendo lo stesso specchio di cui sopra con superficie d'appoggio (i due tipici appoggi sul bordo) di circa 100 mm², per afflosciarsi di 1/2 micron ci dovrebbe mettere circa 440 anni.

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 Oggetto del messaggio: Re: I telescopi che riposano.
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2009, 22:22 
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Angelo Cutolo ha scritto:
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Ora alla luce di questo fatto, personalmente io non mi preoccuperei dell'afflosciamento dello specchio in qualunque posizione sia, però poiché non dubito di quanto riportato da Massimo, posso ipotizzare che il problema sia in uno o piu elementi meccanici.



Direi di no Angelo. Il concetto che tu esprime è corretto, mentre non è corretto l'approccio. Per prima cosa bisogna vedere se la struttura è progettata in modo corretto, in modo da distribuire uniformemente le forze, se si arriveremo a discutere sulla deformazione del bordo, se no avremo anche altre deformazioni. Il problema - che molti non considerano o sottovalutano, ma posso garantirti e dimostrarti reale e testato da astrofili di assoluta competenza (a te in mp posso anche dire chi sono e quale strumento è stato preso nel sacco), è nella costruzione della meccanica di sostegno e ancor più nel profilo dello specchio.
Ad esempio maggiori problemi li avremo con i monotubo che sorreggono i primari (e non a caso sono a sezione conica e i più astuti portano i bordi dello specchio a spessori limitatissimi.

Un 400 mm. spesso 40 mm. pesa 9,5 kg. stiamo parlando di un peso considerevole e la meccanica di sostegno deve essere adeguata a sostenere questa massa,senza deformarsi essa stessa. Se poi andate a valutare strumenti che fotografano con immagini da 10 micron al bordo immagine il problema emerge qualora lo strumento sia con cella monotubo o non sufficientemente sofisticata, molti confondono questo problema con delle microscollimazioni, senza poi riuscire mai a risolverlo ovviamente perchè lo cercano nel posto sbagliato.

Ci sarebbe molto da dire su questo tema.
Massimo

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non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
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Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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