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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 10:58 
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Iscritto il: venerdì 4 maggio 2007, 14:27
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Trovatemi un tele che sappia fare quello che fa un SCT a parità di ingombro:

1. Hi-res in modo eccellente.
2. Visuale: planetario e deep.
3. Foto Deep con alcuni limiti ma con i Meade e i Nuovi SCT Celestron c'è il blocco dello specchio primario, e il focus shift lo azzeri con un buon crayford o con un focheggiatore differenziale a manopola tipo il FISS, per la focale ci sono sia barlow che riduttori ottimi sul mercato.

Insomma provate a far fare tutte queste cose insieme ad un altro strumento a parità di costo e vediamo se ci riuscite.

Certo se prendo N strumenti specializzati è meglio ma dovendo investire i soldi su un solo tubo gli SCT sono ancora imbattibili IMHO.

_________________
Osservo e fotografo con: Tubi Ottici: Celestron C11 XLT, Celestron C9.25 Starbright XLT, Celestron C6 Starbright XLT, Meade 8" ACF OTA. Montature: Skywatcher AZ-EQ6, CG5 Advanced GT. Oculari: Meade UWA 5000 24mm e 12mm, Celestron X-Cel 25 mm, Siebert Ultra WA 13mm, Siebert Starglitter 6.3 mm. Cam Planetaria: Celestron NexImage 5. CCD: SBIG ST8-XME, SBIG ST2000-XM. Binocolo: Binocolo KonusVue Giant 20x80.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 11:19 
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Iscritto il: lunedì 23 aprile 2007, 23:13
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Vale75 ha scritto:
Il C9,25 e' nettamente superiore in tutto al fratellino C8 e a molti altri SC classici.


Ha il primario lavorato con tolleranze meno strette rispetto al C8, e dovrebbe fare la differenza. ma ha una focale più lunga, è più pesante ed ingombrante, e costa molto di più del C8. Non credo che sia nettamente superiore....

Sarebbe bello anche riflettere sul fatto che dagli 8" in poi, i vantaggi e lo scarso ingombro dei catadiottrici, si assottigliano drammaticamente: aumentano costi, ingombri, pesi, e le focali lunghe (lunghissime) sono difficili da gestire, se non si ha una Paramount..

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Vixen AX103s - Vixen Visac VC200L - Vixen FL55ss - Meade ACF 10" - Avalon Linear FR - QHY 294mm with CFW 3 - Astronomik LRGB Deep SKy Filters


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 11:25 
Vale75 ha scritto:
O qui si parla solo di SC celestron e meade?


Fondamentalmente parlo dei Celestron, che ho provato ed usato nella "forma" di C8 di vari generazioni, C9.25 e C11.
Tutti soffrivano di un terribile mirror shift, chi più chi meno, tanto da rendere necessaria su alcuni una correzione del GoTo osservando ad ingrandimenti "interessanti" nella fuocheggiatura.
E tutti restituivano sul deep immagini poco "pulite" rispetto ad un "volgarissimo" Lightbridge da 30.
Non ci sono molte possibilità comunque per 20 centimetri sul deep...
un esempio "classico" è osservare la nebulosa nella Lyyra:
con un 30 l'immagine è ben contrastata, nitida e definita.
Con un C9, pur acclimatato, era sempre troppo scura ed impastata per essere osservata ad ingrandimenti "interessanti".
Sui Meade RC o "derivati" non ho esperienza.
I Mak sono un'altra cosa, tanto che se dovessi volere uno strumento da pianeti, potei considerare uno schema simile per limitare il "carico" sulla montatura, ma comunque sempre su aperture "contenute", 150-180, dove comunque la concorrenza degli "apettini cinesi" mi lascerebbe non pochi dubbi.

Ripeto, non dico che un C8 sia una schifezza, per carità, ma secondo me oggi nell'attuale panorama dell'offerta ci sono soluzioni decisamente migliori, anche a costi inferiori.
Io sono più che convinto che chi sceglie un C8 oggi per il visuale lo faccia solo perchè il C8 "è il C8"...


Ultima modifica di fede67 il domenica 25 ottobre 2009, 11:28, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 11:26 
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Iscritto il: venerdì 4 maggio 2007, 14:27
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roberto_coleschi ha scritto:
Vale75 ha scritto:
Il C9,25 e' nettamente superiore in tutto al fratellino C8 e a molti altri SC classici.


Ha il primario lavorato con tolleranze meno strette rispetto al C8, e dovrebbe fare la differenza. ma ha una focale più lunga, è più pesante ed ingombrante, e costa molto di più del C8. Non credo che sia nettamente superiore....

Sarebbe bello anche riflettere sul fatto che dagli 8" in poi, i vantaggi e lo scarso ingombro dei catadiottrici, si assottigliano drammaticamente: aumentano costi, ingombri, pesi, e le focali lunghe (lunghissime) sono difficili da gestire, se non si ha una Paramount..


Diciamo che il C9 è il limite del compromesso trasportabilità/prestazioni. C11 e C14 richiedono dei paranchi, ma penso siano strumenti da postazione fissa.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 11:30 
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fede67 ha scritto:
Fondamentalmente parlo dei Celestron, che ho provato ed usato nella "forma" di C8 di vari generazioni, C9.25 e C11.
Tutti soffrivano di un terribile mirror shift, chi più chi meno, tanto da rendere necessaria su alcuni una correzione del GoTo osservando ad ingrandimenti "interessanti" nella fuocheggiatura.
E tutti restituivano sul deep immagini poco "pulite" rispetto ad un "volgarissimo" Lightbridge da 30.
Non ci sono molte possibilità comunque per 20 centimetri sul deep...
un esempio "classico" è osservare la nebulosa nella Lyyra:
con un 30 l'immagine è ben contrastata, nitida e definita.
Con un C9, pur acclimatato, era sempre troppo scura ed impastata per essere osservata ad ingrandimenti "interessanti".
Sui Meade RC o "derivati" non ho esperienza.
I Mak sono un'altra cosa, tanto che se dovessi volere uno strumento da pianeti, potei considerare uno schema simile per limitare il "carico" sulla montatura, ma comunque sempre su aperture "contenute", 150-180, dove comunque la concorrenza degli "apettini cinesi" mi lascerebbe non pochi dubbi.

Ripeto, non dico che un C8 sia una schifezza, per carità, ma secondo me oggi nell'attuale panorama dell'offerta ci sono soluzioni decisamente migliori, anche a costi inferiori.
Io sono più che convinto che chi sceglie un C8 oggi per il visuale lo faccia solo perchè il C8 "è il C8"...


RIpeto: il mirror shift LO AZZERI cambiando il fuocheggiatore e con una spesa di 100 Euro. Sulle immagini poco pulite onestamente non so cosa dire, con lo strumento ben collimato ho sempre avuto ottime esperienze specie sui globulari.
Sui Mak a parte gli Intes Micro che costano però un botto non vedo grossa scelta, gli SW sono otticamente molto buoni ma meccanicamente....il 150 è performante ma il 180 ha dei limiti di cella con cui già anche qualcuno del forum si è scontrato.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 11:32 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Infatti il C9 e' molto atipico ed e' proprio per la focale del primario (che e' circa 560 mm uguale a quella del C11) che lo rende migliore.
In un confronto il mio era appena appena piu contrastato di un meade 10", ma rispetto al C8 era proprio un'altra qualita' di immagine, piu secca e contrastata, tralasciando quel po di luminosita' in piu .
(Nel senso che se uno non l'avesse saputo nn avrebbe mai detto che erano entrambi 2 SC commerciali).


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 11:44 
DarkStar ha scritto:
Trovatemi un tele che sappia fare quello che fa un SCT a parità di ingombro:

1. Hi-res in modo eccellente.
2. Visuale: planetario e deep.
3. Foto Deep con alcuni limiti ma con i Meade e i Nuovi SCT Celestron c'è il blocco dello specchio primario, e il focus shift lo azzeri con un buon crayford o con un focheggiatore differenziale a manopola tipo il FISS, per la focale ci sono sia barlow che riduttori ottimi sul mercato.

Insomma provate a far fare tutte queste cose insieme ad un altro strumento a parità di costo e vediamo se ci riuscite.

Certo se prendo N strumenti specializzati è meglio ma dovendo investire i soldi su un solo tubo gli SCT sono ancora imbattibili IMHO.


Appunto, è questo il punto...
Un SC non fa tutte queste cose in maniera eccellente, anzi, per molti aspetti le fa solo in maniera "passabile"...
analizziamo inoltre cosa si va a spendere per avere uno SC in grado di fare belle foto...
con gli stessi soldi prendo 2 setup più "specializzati"... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 11:49 
DarkStar ha scritto:
RIpeto: il mirror shift LO AZZERI cambiando il fuocheggiatore e con una spesa di 100 Euro.

Dimmi dove trovi un fuocheggiatore decente da SC per 100 euro...
io sotto i 250 non ho mai visto nulla di "decente"... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 11:55 
Vorrei provare a dire la mia in questa interessante discussione.
Io credo che il valore aggiunto di un SC anche al giorno d'oggi sia dato dalla sua versatilità.
Come hanno già detto altri è il classico strumento che, con scarso ingombro, e notevole comodità di consente di fare in modo accettabile ogni tipo di osservazione visuale (ed eventualmente di dedicarti anche alla fotografia).
Dopodichè chi sta scrivendo è uno che ha venduto il suo CPC 9,25 perchè innamorato di altre configurazioni ottiche e delle immagini che le stesse sono in grado di restituire (pur con aperture di diametro sensibilmente inferiore, e quindi con minore risoluzione).
Si è parlato, ad esempio, di doppie: sicuramente con 23,5 cm ne separavo di più strette ma la figura di diffrazione data da un buon rifrattore è.... un'altra cosa!!!
Facendo un paragone un pò idiota l'SC lo vedo un pò come il medico generico, in grado di risolverti più o meno tutti i problemi... i vari apo piuttosto che dobson o RC o DK sono gli specialisti a cui devi necessariamente rivolgerti per esigenze molto specifiche... questo per dire che a volte la nostra incontenibile passione prende i connotati di vera e propria... malattia!!!! :D :D
Ciao.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il senso di un catadiottrico oggi
MessaggioInviato: domenica 25 ottobre 2009, 12:00 
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Iscritto il: giovedì 1 novembre 2007, 11:12
Messaggi: 1323
Località: da qualche parte in pianura padana
io sono affezzionato agli SC, che sono uno strumento tuttofare.
poi la comodità della compattezza non è un fatto trascurabile.
è un po di tempo che mi gira l'idea in testa di prendere tra qualche anno un C14 !


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